Mai dimenticare Mai dimenticare

Mai dimenticare

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Con Mai dimenticare, Michel Bussi torna in Normandia, nelle favolose falaises che fanno di questa regione affacciata sulla Manica un luogo unico al mondo. E come sempre nei romanzi del giallista francese, luoghi e siti naturali di magica bellezza possono trasformarsi in miraggi, trappole micidiali, inganni. Il giovane protagonista, che è in Normandia per allenarsi per i Giochi paraolimpici (ha una gamba artificiale in seguito a un misterioso incidente), assiste alla drammatica e tragica caduta di una ragazza dall’alto di una falaise e tenta inutilmente di soccorrerla sulla spiaggia sottostante. Da quel momento un succedersi vorticoso di fatti incalzanti rischia di trasformarlo da testimone a colpevole. Emergono dal passato, suo e della vittima, personaggi e storie che confondono le acque. Altri testimoni svaniscono, mentre un’altra ragazza sembra volerlo aiutare. Ma nei libri di Bussi tutto è illusione, e solo il coraggio, l’ostinazione e la sottigliezza investigatrice del protagonista riusciranno, forse, a salvarlo da questa trappola mortale.



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Mai dimenticare 2019-04-01 07:54:15 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    01 Aprile, 2019
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Le fil rouge

La storia si apre con un suicidio che sembra un omicidio, che si svolge con modalità analoghe ad un cold case di dieci anni prima. Il ritmo è incalzante, il meccanismo è ad orologeria, nella prima parte assolutamente coinvolgente, nella seconda parte un po’ dispersivo, forse anche per confondere il lettore, per aprire a più possibili soluzioni, per poi ritrovare brio quando ormai si è in dirittura d’arrivo. Il rapporto fra narratore e lettore è diretto, i capitoli che hanno come titoli delle domande che creano un collegamento con il capitolo precedente ed a cui il lettore vuole trovare una risposta sono stimolanti, il filo conduttore della sciarpa rossa è un elemento ricorrente. Coincidenze impossibili, labirinto di specchi, equazioni a dieci incognite, dilemma del prigioniero: alla fine, in questo bailamme dove nulla è razionale, tutto ha un suo perché.

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Mai dimenticare 2018-01-26 10:22:58 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    26 Gennaio, 2018
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Un giallo intrigante

Assai inquietante l’ultimo libro di Michel Bussi: Mai dimenticare. Un incubo che soffoca, questo libro.
Il narratore è anche il protagonista stesso della vicenda narrata: si chiama Jamal Salaoni: un ragazzo magrebino, con protesi al carbonio, come ogni mattina, si sottopone ad estenuanti allenamenti, perché ha un sogno da realizzare: scalare una montagna importante, il Monte Bianco. Mentre sta correndo vede una bella ragazza, succintamente vestita, in alcuni punti i vestiti sono anche strappati, che piangendo gli manifesta la sua intenzione di gettarsi dalla scogliera. Lui cerca di dissuaderla, e le getta una sua sciarpa rossa per tirarla su. Ma è troppo tardi: lei scivola giù dalla falesia. Il problema è che i soccorsi, intervenuti tardivamente, trovano la ragazza strangolata proprio con la sciarpa di Jamal, su cui trovano le sue impronte, oltre ad essere stata violentata. Per lui è l’inizio di un travaglio sempre più avvincente: trova in continuo buste con all’interno articoli che riguardano un caso analogo avvenuto nello stesso luogo, con la morte o suicidio di una ragazza violentata, e poi strangolata, e poi gettata dalla scogliera. Poi i testimoni che erano con lui spariscono improvvisamente, e non si trovano o non ricordano. Jamal inizia ad indagare, si inoltra in un mistero fitto, dove nulla è come appare, tra un passato e un presente che ha molti lati oscuri e poca chiarezza.
Sono cinque atti per un’unica rappresentazione originale, in grado di tenere sempre sveglia e desta l’attenzione di chi legge. Dettagli precisi, studiati nel profondo, Mai dimenticare, è una lettura appassionante ed intrigante, con un ottimo scavo psicologico ed introspettivo nella mente e nelle azioni dei personaggi che animano il romanzo. L’ambientazione paesaggistica oltralpe è dettagliata, e minuziosamente descritta, e ha un forte valore simbolico. Un ottimo giallo per chi ama ed apprezza il genere.

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Mai dimenticare 2017-12-02 08:07:24 malamaur
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malamaur Opinione inserita da malamaur    02 Dicembre, 2017
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Un po' inverosimile

Incontrate una bella ragazza sul ciglio di una scogliera?
Non tendetele la mano!
Potrebbero credere che l’avete spinta

Cosi comincia il noir di Bussi. Se ci si lascia trasportare, senza occhio critico, nella narrazione, il romanzo si legge bene, è gradevole e ad ogni salto temporale una nuovo tessera del puzzle sembra non incastrarsi nel quadro generale, ma dona suspence e crea curiosità. La trama coinvolge già dalle prime pagine e non smette mai di sorprendere, con trucchi da illusionista che celano la verità dietro a dubbi e strani personaggi. Se lo si guarda invece con occhio un po' più cinico o critico la storia non è affatto facile, i salti indietro nel tempo e i rapporti di polizia non fanno che ingarbugliare una storia che appare, verso la fine del libro quanto mai poco verosimile.
Qual e? la verita?? Chi e? l’assassino? Come tutti i libri di Bussi il caso si chiude solo nelle ultime pagine. A mio avviso non certo il migliore scritto dell'autore. Una lettura comunque piacevole, il romanzo "gira" e sorprende!

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Michel Bussi
Fred Vargas
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