Adulterio Adulterio

Adulterio

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Linda ha 31 anni e, agli occhi di tutti, la sua vita è perfetta: vive in Svizzera, uno dei paesi più sicuri del mondo, ha un matrimonio solido e stabile, un marito molto affettuoso, figli dolci e educati, e un lavoro da giornalista di cui non si può lamentare. Ma d’un tratto inizia a mettere in dubbio questa sua quotidianità, la prevedibilità dei suoi giorni. Non riesce più a sopportare lo sforzo che le richiede fingere di essere felice. Tutto questo cambia quando incontra per caso un suo innamorato degli anni dell’adolescenza: Jacob.



Recensione della Redazione QLibri

 
Adulterio 2014-06-19 13:18:06 SARY
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SARY Opinione inserita da SARY    19 Giugno, 2014
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Tradimenti e felicità

Linda è una nota giornalista svizzera, sposata con un uomo splendido e madre di due meravigliosi bambini. Nel volgere di pochi giorni, il suo benessere cede il posto ad un male inspiegabile, un profondo senso di solitudine le divora l’anima, cosa può fare per uscire indenne dal buco nero? Intraprendere una relazione extraconiugale, nella speranza di ritrovare l’Amore e la serenità. Sarà la soluzione migliore?
La ricerca della felicità attraverso il tradimento del proprio coniuge non è il messaggio migliore che lo scrittore abbia trasmesso dagli inizi della sua carriera. Stimavo il Coelho che parlava dell’Amore universale inteso come sentimento puro che abbraccia il mondo nel massimo rispetto di tutti. Ricordo con commozione alcune sue opere, intrise di piccole perle di saggezza, ricorrevo ai suoi scritti per provare un senso di benessere bevendo avidamente ogni parola, per godere degli effettivi curativi. Questo romanzo cos’è? Un banale tentativo per spiegare il malessere che dilaga e un espediente per giustificare l’adulterio.
Una trama con uno spessore impalpabile, a tratti volgare, a tratti patetica. Addirittura si sfiora l’eresia, si legge ad un certo punto che è lecito tradire il marito per cercare la via della luce che porta all’amore, quindi dritti a Dio, perché Dio è amore. (Coelho ma hai perso la ragione? Vuoi una mano a ritrovarla?). So che tutto ciò che ha pubblicato lo scrittore è il frutto del suo percorso interiore, pertanto, una domanda sorge spontanea: hai provato anche questo? Hai viaggiato, visto, fatto tanto per trasmetterci così poco? Più avanza il suo cammino verso l’illuminazione, maggiore è il danno, perde smalto e credibilità. Ognuno è libero di fare ciò che crede, non è necessario vomitarlo in un libro e farlo passare per qualcosa di speciale.
Sicuramente l’autore scrive bene, è colto e vissuto; sono presenti citazioni pertinenti e riflessioni che lasciano spazio a varie interpretazioni, non necessariamente negative o di bassa lega. I capitoli sono brevi ed in generale la lettura è scorrevole. Il titolo racchiude l’essenza del libro e la copertina è di cattivo gusto.
Concludendo, Coelho è ambiguo, in lui risiedono due persone, il saggio e il libertino, uniti formano un profeta discutibile, uno da lasciare fuori dalla porta, come del resto questo libro.

“L’amore non è soltanto un sentimento, è un’arte. E, come qualsiasi arte, non è sufficiente l’ispirazione, ci vuole anche molto impegno.”

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Adulterio 2019-02-06 15:44:12 marinablu
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marinablu Opinione inserita da marinablu    06 Febbraio, 2019
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L'AMORE ADULTERATO

Linda che è giovane e bella, Linda che è una giornalista, Linda che ha due splendidi bambini, lei che ha un marito perfetto, ricco e amorevole, Linda che vive nella sicura e prospera Ginevra….Linda, che praticamente è il cliché della vita perfetta, vive la sua situazione, lo stereotipo del benessere, con “difficoltà”, combattuta tra la noia più assoluta, il pensiero ricorrente che la vita possa essere sempre così, una linea piatta dove le emozioni si intorpidiscono e a controbilanciare ciò la paura di perdere tutto quello che ha, quel microcosmo di paradiso affettivo e terreno di cui lei è cittadina, la mancanza di certezza che questo altissimo stato di benessere possa rimanere immutato in futuro…e quando si ha paura di perdere qualcosa o qualcuno che si fa? Quando la situazione in cui vivi comincia a starti stretta, quando ciò che hai incomincia a pesarti come un mattone sullo stomaco (sebbene l’intera umanità consideri proprio la vita di Linda un’utopia irrealizzabile) e nonostante tutto hai paura di perderlo, quando il tuo tutto lo percepisci come un vuoto, come lo colmi quel vuoto?
…Ebbene Linda sceglie di colmarlo con l’ebbrezza dell’adulterio consumato con l’ex fidanzatino dei tempi del liceo, Jacob, che nel frattempo è diventato un potente uomo politico consumato dalla società, la cui parte più intima è stata grattugiata dalla necessità di dover apparire con un immagine che non gli appartiene e l’indolenza nei rapporti umani ha preso il posto dei sentimenti.
Allora…l’argomento di fondo, come dice il titolo, è l’adulterio….è ovvio che per chi si approccia a un libro con un titolo così sarebbe semplicistico soffermarsi a giudicare le scelte della protagonista, ma inevitabile è stato per me fare paragoni con i grandi esempi di adulterio che troviamo in letteratura, si pensi a Madame Bovary, ad Anna Karenina o all’ intreccio nelle Affinità elettive di Goethe, per non parlare di Stella in Follia di Patrick McGrath…insomma la letteratura, e non solo, ci offre delle vere e proprie “eroine” del campo, sebbene facciano scelte non condivisibili, nonostante siano personalità lontane da chi legge e in taluni casi si possa addirittura provare antipatia per loro, comunque restano e sono “Protagoniste”; invece la Linda che ci propone in questo romanzo Coehlo è “poco vivibile”, misera di consistenza e in realtà anche molto banale.
Il tema principale, l’adulterio, forse è stato trattato con un po’ di superficialità, che insieme a un’ambientazione poco credibile e a una protagonista poco-protagonista rende nel insieme questo romanzo disarmonico e debole di contenuti.
La vena mistica di Coehlo è, a tratti, appena accennata e anche in questo caso (….scusate ma io stavolta proprio non sono riuscita a farne a meno) paragonandolo al Coehlo di Undici Minuti, di Brida, Lo Zahir o Veronica decide di morire e tanti altri dei suoi romanzi, sembra quasi che abbia usato un’altra penna, forse più commerciale, non sono riuscita a riconoscere quelle parole che ti entrano dentro come una lama, riescono a coinvolgerti e a farti vivere con il protagonista il susseguirsi degli eventi, è come se il Coehlo che parla alla pancia del lettore fosse andato in ferie, solo nelle pagine finali sembra ci sia stato un moto di ribellione, dell’autore intendo, in cui è voluto uscir fuori a tutti costi e ha, in parte, salvato il romanzo addolcendo il gusto che lascia in bocca al lettore.

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Adulterio 2017-02-06 17:02:33 Vincenzo1972
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Vincenzo1972 Opinione inserita da Vincenzo1972    06 Febbraio, 2017
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Volevo scopare. Punto.

All'inizio è stato poco appagante.
Anzi, se mi fermassi solo alla prima impressione, un aggettivo con cui definirei questo libro è: impotente.
Già, impotente. Fiacco, svigorito, incapace di stimolare l'interesse e il piacere in chi legge, di soddisfare le sue fantasie, o aspettative che dir si voglia, alimentate magari da una copertina ammiccante o un titolo allusivo o dalla nomea dell'autore, o da una combinazione di questi fattori.
Che sono esattamente gli stessi fattori che mi hanno sedotto e convinto a comprare questo libro.
Tuttavia, non l'ho abbandonato alla prima défaillance, anzi sono stato fin troppo comprensivo ed indulgente resistendo sino all'ultima parola, reprimendo la noia e la delusione che crescevano progressivamente con lo scorrere delle pagine. Come farebbe un buon amante.
Ci sono stati momenti durante la lettura del romanzo in cui ho seriamente dubitato che l'autore fosse lo stesso Paulo Coelho di 'L'alchimista' o 'Lo Zahir'.
Non perchè mi aspettassi molte analogie con queste opere in cui, peraltro, l'amore assume una connotazione spirituale ed idealistica che poco si sposa con un tema molto più carnale ed edonistico come l'adulterio.
Ma forse, proprio per questo motivo, ero convinto che un autore come Coelho avrebbe trattato l'argomento con una prospettiva diversa, magari audace e poetica nello stesso tempo.
Invece, per buona parte del libro, la banalità regna sovrana, a partire dai personaggi.
"Non mi sono ancora presentata. Molto piacere: il mio nome è Linda. Ho 31 anni, sono alta un metro e settancinque e peso sessantotto chili; ogni giorno, mi vesto con gli abiti più belli e raffinati che il denaro possa comprare - grazie alla generosità di mio marito. Gli uomini mi desiderano, le donne mi invidiano. Eppure, ogni mattina, quando apro gli occhi su questo mondo ideale che tutti sognano e pochi riescono a conquistare, so che la giornata sarà disastrosa."
Linda, la protagonista, vive a Ginevra, è giornalista per una testata di prestigio, è sposata (felicemente?) con un uomo di successo, ama la sua famiglia e conduce una vita agiata ed invidiata da molti.
Ma da qualche tempo si sente diversa, insoddisfatta, incompleta: ha tutto quello che una donna potrebbe desiderare e nonostante ciò avverte un vuoto profondo, una specie di buco nero che risucchia dall'interno la sua energia privandola dell'entusiasmo e della gioia di vivere.
E' annoiata, arrabbiata, dorme poco e male, ma non sa perchè, non capisce.
Sin quando, per puro caso, incontra per un'intervista Jacob Koning, ora imprenditore e politico emergente, prima suo ex-fidanzato ai tempi del liceo.
E senza neanche passare per i dovuti preliminari, senza neanche attendere un seppur minimo tentativo di corteggiamento da parte di Jacob, Linda è già inginocchiata davanti a lui.
Adulterio! Tradimento!
Cosa sarà mai passato nella mente di Linda per barattare suo marito, la sua famiglia con una fellatio?
E' proprio quello che la stessa Linda cercherà di capire, prima da sola, poi con l'aiuto di uno psicologo ed infine interpellando uno sciamano (di cui non faccio il nome perchè vuole che rimanga segreto, immagino per problemi fiscali visto che non rilascia fattura; ebbene sì, anche in Svizzera ci sono problemi di evasione fiscale!).
Non sperate però di trarre giovamento o qualche utile consiglio per la vostra vita matrimoniale dall'introspezione psicologica di Linda, se non la consapevolezza ed ulteriore conferma che le dinamiche che conducono all'adulterio sono sempre le stesse, quasi fossero regolate da una legge fisica, universalmente riconosciuta.
Prima si manifestano sensazioni contrastanti, e basta poco per scatenarle, una parola, un gesto, un incontro casuale: paura verso il futuro, verso un cambiamento che possa turbare la tranquillità e l'agiatezza conquistata, ma al tempo stesso il terrore che la propria vita si annienti nella monotonia della routine quotidiana, fatta di figli, lavoro ed un marito che infonde sicurezza ma non suscita più desiderio e passione.
Così subentra l'apatia, un senso crescente di malcontento, la voglia di cambiare, di mollare tutto e tutti prima che sia troppo tardi, prima che le catene stringano nuovamente la morsa appena allentata.
"Non siamo chi desidereremmo essere. Siamo ciò che la società richiede, gli individui che i nostri genitori hanno deciso che fossimo. Ci adoperiamo per non deludere nessuno, abbiamo un immenso bisogno di essere amati. E, di conseguenza, soffochiamo la parte migliore di noi. A poco a poco, la luce dei nostri sogni si trasforma nel mostro dei nostri incubi. E diventiamo schiavi delle cose non realizzate, delle possibilità non vissute."
Non ci sarà più un'altra occasione e si diventa fragili, deboli e al contempo euforici, la ragione è messa a tacere, per questo basta poco per cedere, uno sguardo diverso, una conversazione fuori dalle righe, un contatto fuggevole e il danno è fatto.
E dopo? Dopo ci sono i sensi di colpa certo, ma anche il ricordo indelebile di quanto successo, la gioia di sentirsi nuovamente vivi, la passione che ancora brucia alimentata dalla trasgressione, dal rischio, da un mix di avventura ed ignoto forse persino più intrigante di quello adolescenziale.
Ma non c'è niente di nuovo in tutto ciò e questo libro sarebbe potuto essere l'ennesimo e, a tratti, piacevole racconto di un adulterio consumato se l'autore non lo avesse esasperato con considerazioni spicciole di natura filosofica-spiritualistica, nel tentativo quasi di giustificare l'adulterio come un male spesso inevitabiile per il raggiungimento dell'Amore Vero, del progetto universale della Santa Mano!
E ciò che mi ha fatto più sorridere è che Linda giunge a tali conclusioni, conquistando così l'apice della sua pace interiore, non grazie al sopracitato sciamano evasore bensì dopo aver compiuto un volo in deltaplano tra le alpi svizzere durante il quale fa amicizia con un'aquila che le parla infondendo in lei l'energia dell'Eternità e lo Spirito del Potere!!
E per quanto il volo in deltaplano tra i monti sia un'esperienza sicuramente molto intensa che ho provato personalmente e che vi consiglio vivamente di fare almeno una volta nella vita, vi garantisco che difficilmente avrete modo e tempo durante il volo di parlare con un'aquila!!!
Quindi, mi chiederete voi, cosa c'è di buono in questo libro di Coelho?
Effettivamente ben poco.
Vi lascio con una frase, l'unica forse incisiva e brillante in tutto il libro:
"Ma, in fondo, è accaduta una cosa davvero semplice: sono andata a letto con un altro uomo perchè volevo assolutamente farlo. Soltanto questo. Nessuna giustificazione intellettuale o psicologica. Volevo scopare. Punto."

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Adulterio 2016-01-27 19:43:23 Phoenix25
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Phoenix25 Opinione inserita da Phoenix25    27 Gennaio, 2016
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il volo liberatore

Come un diario in prima persona, il romanzo racconta pensieri, azioni ed emozioni di Linda, affermata giornalista di Ginevra, sposata con figli. In crisi "esistenziale" rincontra un amore del passato, Jacob che la farà cadere in quello che sembrerà un abisso senza fine.

Premetto che é il primo libro di Coelho che leggo..non ne sono rimasta entusiasta (sicuramente ne leggerò altri prima di chiudere o meno con l'autore); molto introspettivo e psicologico, ruota attorno al tradimento di Linda, tradimento che personalmente non vedo come un coinvolgimento emotivo, ma solo come una voglia di fuga da una routine familiare consolidata.
Nel diario non leggo un trasporto come immagino nelle vere storie d'amore e di tradimento, ed è per questo motivo che non sono rimasta sorpresa di come si conclude l'opera.

Tra i personaggi, non ne ho trovato nemmeno uno che mi abbia colpito per la personalità: il marito è passivo, l'amante caldo e coinvolgente come un comodino e lei ha un'illuminazione divina giusto quando prende il volo col deltaplano. Sono contenta che Linda abbia ritrovato il sereno, ma una trentunenne già così sul baratro, mi ha messo un po' d'ansia.

Lo stile è scorrevole, fluido come il susseguirsi dei pensieri e le parole utilizzate rispecchiano in pieno l'altalena di sensazioni della protagonista; ma spero di rivalutare Coelho nelle altre sue opere.

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Adulterio 2014-10-29 11:35:17 marygiò02
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marygiò02 Opinione inserita da marygiò02    29 Ottobre, 2014
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L' amore è la forza più potente al mondo!

“Perché l’ amore è come un caleidoscopio, quel gioco che ci affascinava da bambini. E’ in continuo movimento e non si ripete mai.”

E’ la storia di Linda, giovane donna in carriera, che ha agli occhi di tutti e di se stessa una vita perfetta: vive in Svizzera, uno dei paesi più sicuri al mondo, ha un matrimonio solido e stabile, un marito affettuoso, figli dolci ed educati, un lavoro da giornalista. La sua vita si potrebbe definire quasi fiabesca; Linda vive in una campana di vetro, protetta dalla sua quotidianità, dalla prevedibilità dei suoi giorni, finché non inizia a sentire il peso dell’ abitudine e della ripetitività meccanica delle sue azioni. Si sforza di essere felice, ma la felicità non è sinonimo di finzione.
A dare un input a questa monotonia, è l’ incontro, casuale, di un suo innamorato degli anni dell’ adolescenza: Jacob, divenuto un uomo politico di successo.
Linda deve riuscire ad ottenere dall’ uomo, un’ intervista per il suo giornale e riuscire a strappargli qualche informazione sulla sua vita personale; è qui che in Linda si risveglia un sentimento dimenticato ormai da tempo: la passione.
Dopo una serie di incontri tra i due, inizia l’esplorazione all’interno delle emozioni umane e in questo caso della protagonista, alla ricerca della redenzione e del suo equilibrio psicologico.
Il romanzo ruota attorno a una domanda: esiste l’ amore vero? Quello puro, di cui ci hanno sempre parlato? O esso è solo una nostra costruzione? Nel caso esistesse, è possibile che sminuisca e affievolisca con il tempo?
Nodo che alla fine viene sciolto in una visione ottimistica della vita ma che non sempre è attuabile.

Dopo aver letto e apprezzato i precedenti successi di Coelho, tra i quali: L’ Alchimista, Aleph, Il Cammino di Santiago, le Valchirie ecc.., mi dico delusa da questo romanzo. Leggendo la trama, particolarmente avvincente, sembra quasi che l’autore voglia avventurarsi nella psiche umana, ma il libro delude questa aspettativa. A mio avviso, infatti, i personaggi sono totalmente piatti, senza una personalità ben definita. Tra essi, ho apprezzato il marito di Linda, che mostra tenacia nel mantenere solido il proprio matrimonio, il quale non soltanto ama sua moglie ma ne ha una profonda stima.
Rispetto agli altri romanzi, ho trovato ‘Adulterio’ , scritto e pensato in una maniera quasi sbrigativa. Solo negli ultimi capitoli, l’ autore descrive con maggiori dettagli e accuratezza il cambiamento che la donna stava subendo e attraversando; sono queste le pagine più interessanti del romanzo.
Ci sono alcune riflessioni particolari e interessanti del romanzo: L’ amore come realtà e non come illusione e la follia a cui questa illusione ci spinge, ma nel complesso, il romanzo non mi ha entusiasmato o colpito completamente. E’ incompleto.
Detto ciò, si tratta pur sempre di un parere personale, quindi…

BUONA LETTURA!

Maria Giovanna

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Adulterio 2014-09-17 08:04:54 irenecarmina
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irenecarmina Opinione inserita da irenecarmina    17 Settembre, 2014
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claustrofobia emotiva e tradimento

Scrittura semplice e non eccelsa, lettura scorrevole, è un libro senza troppe pretese che non segna. Non l'ho trovato scabroso, come ho letto da più parti, ma evidentemente il moralismo spicciolo è un seme che si è insinuato nella società quanto le riviste di gossip dal parrucchiere. Il titolo del libro, espediente di vendita, non è centrato: è un libro sulla perdita di se stessi, di stimoli, sulla routine del vivere che rischiia di appiattire le forme e ingrigire i colori. è un libro sulla depressione e lo spiraglio di speranza che si intravede è trattato in modo tutt'altro che approfondito. Il senso generale di claustrofobia emotiva aleggia lungo tutto il libro, ma non resta inciso. L'adulterio è solo una scappatoia, non il baricentro letterario: il raggio più che l'epicentro. Non c'è l'amore di Yair e Myriam, di Franz e Milena, di Sibilla e Dino. è più un tentativo di perdizione sessuale e psicologico da sfumature di grigio. E nonostante ciò, Coelho (nessuna grandezza secolare in lui) è in grado di parlare a molte donne che troveranno conforto nelle pagine di un libro che pare sussurrare: non sei sola, non sei un mostro, è capitato lo stesso a me!

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Adulterio 2014-09-15 16:54:15 fede.book21
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fede.book21 Opinione inserita da fede.book21    15 Settembre, 2014
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Pensieri di una donna depressa...

Questo libro viene narrato tutto dalla protagonista, come se fosse un diario.
Paulo Coelho è sempre stato bravo a trattare temi delicati e discussi, in questo caso però tradimento, depressione e infelicità, sono molto forti e non sarà facile farsi amare dal pubblico soprattutto femminile.
Non credo che troverà l'approvazione del lettore in molte parti del racconto, però una cosa gli va riconosciuta: per essere uno scrittore che scrive i pensieri di una donna, lo fa con una maestria difficile da trovare. Spesso la mente femminile è descritta e analizzata bene solo da altre menti femminili, invece Paulo ci riesce a pieno e molto spesso in alcuni pensieri mi ci sono riconosciuta.
Purtroppo è il libro che mi è piaciuto meno dell'autore, non tanto per le scelte fatte dal personaggio ma più che altro perché a momenti la lettura mi annoiava.
Se siete curiose di sapere come questa donna riesce ad uscire da depressione, tradimenti e ritrovare la passione matrimoniale perduta, dategli una possibilità, altrimenti c'è di meglio.

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Adulterio 2014-07-07 19:17:56 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    07 Luglio, 2014
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Adulterio di Paulo Coelho

Bellissimo questo libro, che parla di una storia d'amore, raccontata in prima persona da Linda (l'autore è riuscito a entrare nei meandri della mente di una donna in modo sopraffino), la protagonista femminile: donna realizzata nel privato e nel lavoro, la cui vita è talmente sublime, da rasentare la perfezione. Per questo lei, a un certo punto, entra in crisi, desiderando di essere imperfetta e volendo avere accanto un uomo imperfetto (cosa che suo marito, invece, non è). Linda inizia a sentire una solitudine esistenziale, che la porta a voler vivere una vita diversa: più imperfetta, più carnale, più umana, ma anche più viva. La routine l'ha avvinta in una spirale depressiva, che le fa sentire un'apatia e un vuoto esistenziale, mai provati prima. Per questo decide di buttarsi a capofitto in questo adulterio, che la anima della passione che non provava da tempo, che la aiuta a rivitalizzare un rapporto intimo con il marito, ormai da tempo assopito. Un tradimento che la aiuta a rivivere sensazioni ormai dimenticate, una passione vera e carnale, il desiderio di possedere il corpo e la mente di questo nuovo amante. Questa nuova esperienza la aiuta ad avere la spinta per il cambiamento, la spinge a capire la propria vita e i propri sentimenti, a leggersi nel profondo, fino a comprendere ciò che vuole veramente. Questo "errore", rendendola più umana, la aiuta a redimersi e a trovare la giusta via per la ricerca della felicità propria e della propria famiglia. Questo non è un modo per giustificare il suo tradimento, sia chiaro, ma al mondo non dobbiamo comportarci come i farisei, anche perché il Vangelo ci porta ad esempio la parabola del Figliol Prodigo.
Bellissima l'analisi, da parte dell'autore, dell'interiorità di Linda: passionale, profonda, vera e sincera. Mi è piaciuta molto questa donna imperfetta, che impara ad avere fiducia in sé stessa, ad amarsi e ad amare. Questa donna che non ha bisogno di nascondersi dietro a bugie o falsi moralismi. Questa donna che si accetta per quello che è, nella sua imperfezione (come tutti noi), ma che si ama, nonostante tutto.
Bella la metafora del volo purificatore, che avvicinandoci al cielo, ci aiuta a redimerci, perché più vicini a Dio.
Bellissimo questo romanzo, che consiglio a tutti quelli che sanno comprendere e accettare la propria imperfezione, che ci aiuta ad essere umani e a saper perdonare.
Lo consiglio vivamente (come consiglio anche, dello stesso autore, l'Alchimista e Il Cammino di Santiago).

Le frasi o le espressioni che mi sono particolarmente piaciute:
"Sono riuscita a trasgredire le regole, e il mondo non mi è crollato addosso! Da tempo, non ero così felice";
"...le anime in pena posseggono la peculiarità di riconoscersi e attrarsi reciprocamente, condividendo i loro dolori";
"Ho fatto qualcosa che non mi ero mai permessa prima, e così ho cominciato ad abbattere i muri che mi imprigionavano";
"Sono libera. Non ho né passato, né presente, né futuro. Sto scivolando nell'eternità";
"Ora sono qui, in un ventre materno che racchiude il nulla e il tutto".
Aspetto con impazienza il prossimo romanzo di Paulo Coelho, che non mi stanca mai.

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