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Blacklands

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Steven Lamb ha dodici anni anni, e passa il suo tempo a scavare buche nell'Exmoor. Spera di trovare il corpo di suo zio. Sono passati quasi vent'anni da quando il piccolo Billy, allora undicenne, è scomparso, probabilmente vittima del serial killer Arnold Avery, ora in carcere. Eppure, la nonna materna di Steven lo sta ancora aspettando, mentre la famiglia intorno a lei va in pezzi, incapace di superare una perdita così crudele. Per chiudere finalmente i conti con il passato, Steven decide di scrivere ad Avery una lettera anonima, chiedendo indicazioni sul luogo in cui ha sepolto Billy. Ma quando Avery capisce che ha di fronte un bambino, in lui ritorna prepotente l'istinto del killer.



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Blacklands 2014-08-25 09:16:15 grego
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grego Opinione inserita da grego    25 Agosto, 2014
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vi dico perché mi è piaciuto...

Scusate, non amo scrivere recensioni, ma desideravo dare il mio sostegno a questo libro. Perdonate l'eccesso di sintesi
La trama è avvincente e la scrittura scorrevole e gradevole.
Quello che mi ha impressionato è stata la delicatezza con cui la scrittrice è riuscita a raccontare la mente malata del pedo-serial-killer senza superare i limiti.
Mi rimarrà nella memoria anche l'abilità di rendere la "corruzione" degli equilibri familiari a seguito di un drammatico evento quale quello alla base della storia.
bello.

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Blacklands 2013-11-26 20:18:45 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    26 Novembre, 2013
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Innocenza e inganno

In una cittadina della brughiera inglese 18 anni fa un serial killer uccise e seppellì dei bambini, il corpo di alcuni di essi non fu mai ritrovato. E' il caso di Billy, 11 anni , la cui madre da allora vive un'esistenza segnata dal dolore di non sapere pur nella certezza che il figlio è stato ucciso. Sono passati tanti anni e il nipote , il piccolo Steven, ha la stessa età di Billy allora e vive soffocato da questa atmosfera di tristezza e rassegnazione che aleggia in casa. Steven è un bambino tranquillo, un po' schivo, il suo carattere non ha slanci che gli permettano di superare questo invisibile muro di dolore e severità. Decide allora che l'unico modo per riportare il sorriso in famiglia è trovare il corpo dello zio Billy, ma dopo una serie di infruttuose ricerche scavando a casaccio nella brughiera fa una cosa sconvolgente: scrive direttamente alla fonte, all'assassino di quei bambini rinchiuso in carcere da 18 anni, chiedendogli , senza menzionare la sua parentela con una delle vittime, dove ha seppellito il corpo di Billy Stevens.
Inizia una partita a dama tra l'innocenza del bambino e la perversa astuzia dell'omicida nel quale si scatena qualcosa di inconfessabile e pericolosissimo.
La tensione sale lentamente ma è coinvolgente anche la descrizione della vita nelle famiglie dove si è consumato un simile dramma, il muro di dolore invisibile ma assolutamente tangibile.
Un thriller non serratissimo ma originale nell'idea e negli sviluppi.

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Blacklands 2012-07-25 22:00:25 Hypo
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Hypo Opinione inserita da Hypo    26 Luglio, 2012
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Terre di morte

Molto piacevole, una volta superate un po a rllento le prime pagine si parte alla grande e si arriva alla conclusione in totale scioltezza. La categoria è quella del "thriller fanciullesco", il grosso della storia vede la difficile situazione famigliare di Steven, un ragazzo cresciuto nell'ombra di una tragedia e completamente immerso nella sua speciale missione di "scavatore" . Ottima l'ambientazione arida ed ancora più preciso il modo in cui Belinda Bauer entra nella testa dell'assassino di turno. Bisogna anche dire che nulla stupisce, niente lampi di genio o cose del genere. Però nel suo piccolo questo "Blacklands" cattura e nemmeno poco. Un poco asfissiante e pesante a tratti, la sensazione è quella di avere l'aria centellinata (e nemmeno colline e ampi spazi aiutano in tal senso) lungo tutta la lettura. Il finale ben architettato prende e regala suspence senza dare però assoluti colpi di scena.

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Blacklands 2011-10-22 13:43:06 kabubi81
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kabubi81 Opinione inserita da kabubi81    22 Ottobre, 2011
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blacklands

Che bella sorpresa questo romanzo d'esordio di Belinda Bauer! Un thriller ben scritto, con personaggi ben delineati, sentimenti forti e suspense palpabile... Il protagonista Steven sarebbe un ragazzino come tanti, preso di mira dai bulletti della scuola, con un migliore amico che lo sovrasta per carattere e stazza, un po' geloso del fratellino minore.... Ma la sua vita è stata segnata prima della propria nascita dalla scomparsa prematura dello zio Billy, rapito e ucciso da un killer finito dietro le sbarre. A casa di Steven la vita si è fermata quel giorno, perchè per andare avanti bisognerebbe trovare e dare giusto omaggio al corpo del ragazzino, e Steven decide di contattare via lettera l'assassino per farsi rivelare dove riposi.... Libro godibilissimo e originale, consigliato!

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