Il profanatore Il profanatore

Il profanatore

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La trama e le recensioni di Il profanatore, romanzo di Max Bentow edito da Sperling & Kupfer. Berlino. Una delle tante feste che animano i weekend della città più sexy e frenetica d'Europa sta finendo. Dopo aver salutato gli amici, la giovane padrona di casa si accorge che nell'appartamento c'è ancora qualcuno. Ma ormai è troppo tardi. Quando il commissario Nils Trojan arriva sul luogo del delitto si trova davanti una macabra messinscena: alla ragazza sono stati tagliati i capelli biondi, e sul cadavere c'è un uccellino sventrato. Nils è un uomo in crisi, dopo un difficile divorzio e il dolore di vedere la figlia affidata alla madre; la sicurezza e il fascino di un tempo hanno ceduto il passo a una serie di paure incontrollabili, che lo paralizzano con attacchi di panico così violenti da convincerlo ad affidarsi a una psicologa. La scena del crimine lo lascia senza fiato per l'orrore. Nel giro di pochi giorni, è chiaro che si trova alle prese con un serial killer: anche la seconda vittima è bionda e l'assassino ha allestito di nuovo l'inquietante rituale con l'uccellino sventrato. Ancora una volta non ci sono segni di scasso: l'assassino sembra in grado di entrare in ogni casa senza sforzo. Una bambina, però, ha visto in faccia il colpevole, ed è sconvolta. Nils si assume il compito di proteggerla e se la porta a casa, ma ben presto capisce che il killer cerca il confronto diretto proprio con lui. Sembra conoscere perfettamente tutte le sue paure più profonde, e non esita a servirsene a proprio vantaggio. Nils è spaventato, la Omicidi è in scacco e la città in grande agitazione. Finché... Il profanatore di Max Bentow segna l'esordio di un nuovo autore di talento sulla scena del thriller e infatti a pochi giorni dall'uscita ha scalato le classifiche dei bestseller in Germania, conquistando pubblico e critica.

Max Bentow è nato a Berlino nel 1966. Ha studiato all'Accademia d'arte drammatica e per anni è stato un attore teatrale acclamato dalla critica. Il profanatore è il suo debutto come scrittore, ed è il primo thriller della serie del commissario berlinese Nils Trojan.



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Il profanatore 2013-03-03 01:59:41 Francesco Bellucci
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Opinione inserita da Francesco Bellucci    03 Marzo, 2013

UN buon libro

* * SPOILER * *

Il protagonista di questo thriller poliziesco è Nils Trojan, un poliziotto di Berlino, in gamba sul lavoro ma un completo fallimento nella vita privata: un divorzio alle spalle; una giovane figlia che ama ma vede poco; una discontinua relazione sessuale con una giovane condomine amica della figlia e (dulcis in fundo) una enorme attrazione per la propria psicologa.

Un giorno come tanti viene chiamato sulla scena di un delitto e quello che si trova davanti è una scena raccapricciante: sul letto giace il corpo di una donna bionda, giovane con il corpo dilaniato da profondi tagli, le orbite oculari svuotate e con la testa semi-scuoiata. Nils non lo sa ma questo è solo il principio di una serie di omicidi, tutti di donne bionde e giovani, uccise in casa col medesimo modus operandi e con una firma indelebile del killer: un piccolo uccellino sventrato.

Il bello di questo libro è che è dall'inizio alla fine una corsa contro il tempo per cercare di salvare queste povere donne. inoltre è anche ricco di emozioni; in tante occasioni il nostro protagonista metterà allo scoperto i suoi stati d'animo, ovvero l'amore e l'apprensione di un padre verso la propria figlia, la rabbia verso questo spietato e inarrestabile serial killer e il proprio "dolore mentale" che non lo farà dormire la notte.

Giudico questo libro un buon libro, molto veloce e scorrevole, che mi ha fatto sempre restare sulle spine e che ha sempre acceso la mia curiosità, invogliandomi ad andare avanti pagina per pagina
Tralasciando gli aspetti positivi, A MIO AVVISO questo libro non è un bestseller, è solo un libro piacevole che si può leggere tranquillamente perchè non è impegnativo, quindi LO SCONSIGLIO VIVAMENTE A CHI, APPUNTO, E' PORTATO A LEGGERE LIBRI PER LO PIU' IMPEGNATIVI, ben strutturati .... insomma tagliando corto Bentow è un bravo giallista, ma non è Agatha Christie

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Il profanatore 2013-02-05 14:42:49 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    05 Febbraio, 2013
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C'è di meglio

Thriller molto scorrevole, storia non particolarmente complessa, a dire il vero all'inizio ho trovato tutta la vicenda un'esagerazione. Poi riflettendoci bene non che sia così improbabile che qualcuno si introduca in casa nostra con disarmante facilità , ma di solito si fregano l'argenteria o la tv al plasma, qui c'è un folle che uccide in modo macabro per motivi che scopriremo alla fine e che mi sembrano risibili , ma forse è sbagliato sorprendersi , in fondo viviamo in una società dove gente apparentemente a posto fa gesti sconsiderati per ragioni di cui non ci capacitiamo. Bentow pesca nel torbido che c'è dietro un volto perbene qualunque, nelle follie senza spiegazione apparente , non male la caratterizzazione dei personaggi (tranne il killer poco credibile purtroppo), niente di indimenticabile l'intreccio. Un discreto svago di cui rimarrà poco, successone in Germania ? Mah ...i tedeschi saranno di bocca buona in fatto di thriller, Deaver è un'altra cosa!

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Consigliato a chi ha letto...
A chi vuole un thriller scorrevole e non troppo complicato
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