La verità La verità

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Da ormai sette anni, Sarah vive sola con il suo bambino: dopo essere partito per un viaggio d’affari in Sud America, suo marito Philipp è scomparso, precipitando Sarah in un incubo. Fino a quando, improvvisamente, viene annunciato il ritorno di Philipp, lasciato libero dopo essere stato per sette anni nelle mani di una banda di rapitori. La notizia diventa un caso mediatico. Sarah è incredula e frastornata, e si prepara ad accogliere il marito. Ma quando il portello dell’aereo che dovrebbe restituire Philipp alla sua famiglia si apre, accade l’impensabile: a scendere la scaletta non è Philipp. È un uomo che Sarah non ha mai visto prima. Che cos’è successo? Chi è questo estraneo che si spaccia per Philipp? E, soprattutto, che intenzioni ha? Se dello sconosciuto Sarah non sa nulla, lui invece sembra sapere tutto di lei, e la minaccia. Se si azzarderà ad aprire bocca denunciandolo alla polizia, perderà ogni cosa: suo marito, suo figlio, la sua stessa vita. Uno psicothriller elegante e inquietante.



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La verità 2017-09-04 13:48:55 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    04 Settembre, 2017
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E' MIO MARITO OPPURE NO?

La verità è un thriller molto particolare, che mi ha colpito sia in maniera positiva che negativa, l’autrice utilizza una prosa che in alcuni punti rende la storia monotona e priva di suspence.
I protagonisti di questo romanzo sono Philipp e Sarah, che sono marito e moglie e hanno un figlio di nome Leo.
L’uomo è scomparso da ormai sette anni durante un viaggio di lavoro in Sudamerica, nessuno ha più sue notizie fino a che un giorno, Sarah riceve una telefonata dal Ministero degli Esteri dove le viene detto che suo marito sta per tornare a casa.
La donna è veramente sorpresa e confusa da questa notizia, ormai dopo tanti anni aveva perso la speranza di poter riabbracciare Philipp, ma quando lo vede non lo riconosce, è convinta che l’uomo che è sceso dall’aereo non sia suo marito.
Infatti, lei lo chiama “lo sconosciuto”, “l’impostore”, cerca di parlargli, di smascherare la sua vera identità e cerca in tutti i modi di capire chi sia e cosa voglia da lei, ma l’uomo non sembra intenzionato ad aiutare Sarah.
In un intreccio di accuse, di sospetti e di dubbi e di ambiguità la storia confonde il lettore che non riesce a capire quale sia, appunto, “la verità”.
L’inizio devo dire è stato molto coinvolgente ma dopo poche pagine la tensione della trama cala molto e la narrazione diventa piatta, statica e ferma su uno stesso punto dal quale non si riesce ad uscire, sembra quasi che l’autrice abbia perso le idee oppure che abbia deciso di tenersele per la seconda parte del libro.
La parte finale del romanzo è veramente molto intensa e ricca di azione, che invece, manca nella prima parte dove non succede molto.
Questo si può definire un thriller psicologico, nel senso che l’autrice dà molta importanza alla parte interiore dei personaggi, descrivendoli nei loro stati d’animo e facendoli sembrare innocenti e colpevoli allo stesso modo, in questo devo dire che è stata molto brava ma in alcuni punti l’ho trovato veramente noioso e ripetitivo.
I capitoli sono molto brevi e si alternano tra la voce narrante di Sarah e quello dello sconosciuto/Philipp.
Sinceramente questa scelta è stata abbastanza infelice, i capitoli della parte maschili sono secondo me troppo corti e sinceramente non aggiungono nulla alla storia, anche se rendono la narrazione più scorrevole.
Mi aspettavo di più, mi aspettavo qualcosa di diverso, non ho amato il fatto che ci fosse scritto che questo romanzo era la risposta tedesca al libro “La ragazza del treno”, in quanto entrambi i thriller non mi sembrano “indimenticabili”.

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