Morbide guance Morbide guance

Morbide guance

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Kasumi è nata e cresciuta nell'Hokkaido, ma fugge ben presto a Tokyo. Sposatasi con un tipografo mite e serio, Kasumi cerca una via di fuga nelle braccia di un cliente del marito con il quale inizierà una relazione segreta e appassionata, che indurrà l'uomo a comprare una casa nell'Hokkaido per ospitare la donna e la sua famiglia. Nel corso di questo soggiorno, la figlia maggiore di Kasumi scompare senza lasciare traccia. Convinta che la scomparsa della bambina sia il meritato castigo per aver tradito il marito, le figlie e, anni prima, i genitori, Kasumi intraprende un viaggio alla ricerca della figlia che la ricondurrà alle sue origini.



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Morbide guance 2017-11-22 13:19:16 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    22 Novembre, 2017
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Lontano

Fugge lontano dalla casa in Hokkaido la giovane Kasumi, verso quella Tokyo cosmopolita che offre molto e pretende altrettanto.
Scappa dalle incertezze di un lavoro precario, in sposa ad un tipografo serio e gentile, lontano da quell’impeto felino che la spinge a tradire il suo uomo, pronta ad abbandonare le figlie in nome di una passione clandestina e irruenta.
E siamo di nuovo lontano, in Hokkaido, due famiglie riunite in uno chalet di montagna e la tragica scomparsa di una bimba.

Il romanzo offre uno spaccato di Giappone contemporaneo attraverso l’analisi psicologica di vite comuni che sbandano, a volte si rialzano, a volte crollano accasciate su se stesse dopo averne travolte altre. Kasumi sopravvive, ma ogni giorno si trascina un poco piu’ moribonda alla ricerca di quella figlia a cui non puo’ rinunciare. Un’espiazione dolorosa, trafitta dai sensi di colpa e dall’impotenza.
La vicenda non presenta elementi originali e la mancanza di una vera e propria indagine la allontana dal filone giallo. L’autrice tende a dilungarsi ed un colpo di cesoia avrebbe probabilmente impreziosito il bilancio, in ogni caso i connotati tipicamente giapponesi della penna della Kirino sono il punto di forza del romanzo. Il timbro di scrittura e lo spoglio dei protagonisti conferiscono un taglio ameno ed accattivante.
“ Le quattro casalinghe di Tokyo” continua a volare tre metri sopra il cielo di Natsuo Kirino, in ogni modo il genere a me piace anche in prove non eccellenti. Buona lettura.

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Morbide guance 2010-09-02 19:56:20 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    02 Settembre, 2010
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Morbide guance

Dopo il grottesco e urticante "Le quattro casalinghe di Tokio" Natsuo Kirino ci prova con le morbide guance di Kasumi e di Yuka, decisamente diverso nei contenuti ma sostanzialmente accomunate dal disagio disperato dei protagonisti. Come una lama affilata penetra docilmente nell'anima utilizzando strumenti o strategie che non faranno spargere sangue ma che ugualmente feriscono e fanno male. Il mistero della scomparsa della piccola Yuka ha fatto cambiare molte persone, si scava nelle vite di ognuno e da ciascuno emerge qualche presagio. Rimango sempre di più affascinata da questa autrice, così onirica e "chirurgica".
Mi viene in mente una frase di J. Lee Burke: "per quando orrendo o crudele possa essere un crimine, nel modo in cui lo commettono, gli esseri umani sono convinti di non avere scelta".

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Le quattro casalinghe di Tokio
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