Non tornerai mai più Non tornerai mai più

Non tornerai mai più

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La trama e le recensioni di Non tornerai mai più, romanzo di Hans Koppel edito da Piemme. Venerdì sera. Ylva sta tornando a casa dopo un drink con i colleghi, l’iPod nelle orecchie e la musica ad alto volume.A un tratto un’auto la affianca, cogliendola di sorpresa. Conosce la donna al volante e l’uomo sul sedile posteriore, anche se non li vede da anni, da quando da Stoccolma si è trasferita nella cittadina in cui ora vive con Mike, suo marito, e la figlia Sanna. Quando i due le offrono un passaggio, ha un attimo di esitazione ma non se la sente di rifiutare. Ringrazia e sale.Poi il buio.Quando riprende i sensi, Ylva si ritrova imprigionata in una cantina, legata a un letto, gli occhi puntati su un televisore fissato al soffitto. Allora capisce: quello che vede sullo schermo è il giardino di casa sua e lei si trova a pochi metri da lì. A breve Mike inizierà ad allarmarsi per la sua assenza e Sanna a chiedere perché la mamma non torna. Un gioco sadico che i suoi aguzzini le infliggono tra sevizie di ogni tipo. Una violenza cieca, in apparenza. Se non fosse per quell’episodio del passato che Ylva ha cercato in ogni modo di dimenticare, ma che qualcuno, evidentemente, ha ancora ben impresso nella memoria.

Hans Koppel è lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.



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Non tornerai mai più 2014-01-10 12:11:49 Monika
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Monika Opinione inserita da Monika    10 Gennaio, 2014
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Inverosimile.

Una donna sparisce nel nulla e nessuno fa niente per scoprire che fine abbia fatto. Il marito, succube della moglie, uomo inutile e privo di personalità, i primi due tre giorni dopo la scomparsa non fa che piangere, sembra stia per morire, poco dopo si rende conto di non essere mai stato così felice e sereno nella sua vita. Così tutti, figlia compresa, si dimenticano di questa donna scomparsa, augurandosi addirittura che sia morta. Poco credibile. Il finale poi una delusione.

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Non tornerai mai più 2013-12-30 07:58:17 drysdale
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drysdale Opinione inserita da drysdale    30 Dicembre, 2013
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Un thriller svedese

“Un thriller spietato. Un libro che in Svezia ha fatto scalpore”. Così recita la seconda di copertina del libro, invogliando al suo acquisto.
In Svezia, a quanto pare, è in atto una proliferazione di autori del genere giallo/thriller. Petter Lidbeck, con il suo vero nome (questo) scriveva, fino a qualche anno fa, esclusivamente romanzi per bambini. Con un certo successo, a quanto pare. Poi la sua casa editrice – come si legge in una intervista rilasciata nel novembre 2012 – iniziò a pubblicare anche romanzi per adulti e lo invitò a misurarcisi. Così, tanto per non esser da meno al fenomeno pilota Stiegg Larsson, il nostro non solo si è riciclato come autore di thriller, ma, con lo pseudonimo di Hans Koppel, ha messo in cantiere addirittura una trilogia, della quale “Non tornerai mai più” ha costituito il primo passo seguito poco dopo dal secondo, “Ora sei mia”, pubblicato da Piemme lo scorso ottobre.
La storia non è molto complessa e neanche particolarmente originale. Un terzetto di bulli di scuola, con la complicità di un quarto componente di sesso femminile, Ylva, sottopone ad abusi sessuali una compagna, esperienza che condurrà quest’ultima al suicidio. I suoi genitori si vendicano, successivamente, nei confronti dei tre autori, per poi sequestrare Ylva, nel frattempo sposatasi e divenuta madre di una bambina. L’idea della coppia di sequestratori è quella di stravolgere la mente della donna, con la segregazione e la violenza, anche sessuale, fino a portare anch’essa al suicidio.
Il libro - che non capisco per quale motivo avrebbe fatto tanto scalpore in Svezia dato che la storia non è certo più truculenta di tante altre, letterarie e non, che l’hanno preceduta – non sarebbe neanche tanto male. Qualche personaggio, però, ha dovuto sacrificare la propria credibilità alle esigenze narrative dell’autore, assumendo comportamenti poco comprensibili (vedi quello dei due agenti investigatori, modelli stereotipi d’imbranataggine) se non addirittura irrazionali (la moglie del sequestratore sa perfettamente che tra marito e prigioniera la violenza è stata da un pezzo sostituita da erotismo hardcore ma, chissà perché, continua a sperare che quest’ultima si suicidi).
In definitiva, un romanzo senza troppe infamia e lode: lo leggi in un pomeriggio e più o meno nello stesso tempo lo rimuovi dalla mente. In giro, comunque, c’è sicuramente di molto peggio.

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Non tornerai mai più 2013-03-12 21:47:38 Marta*
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Marta* Opinione inserita da Marta*    12 Marzo, 2013
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Suspance fino alla fine

Un libro come si deve che ti porta fino alla fine con il fiato sospeso. Finale inaspettato.... Riesce a togliere il sonno, non solo per la descrizione accurata di alcune scene cruente e dure ma anche perché non ci si riesce a staccarsene. L'ho letto in un giorno!!!!
Tutti i protagonisti sono scansionati nel dettaglio (sembra quasi di conoscerli e ci si immedesima!!) e riescono a provocare sensazioni contrastanti, cariche di sentimenti di rabbia, frustrazione, speranza.
Lettura consigliata a chi è alla ricerca di un libro capace di catturare l'attenzione dalle prime righe, regalare emozioni contrastanti. Questo libro è bello anche perché riesce a raccontare una storia che sembra reale..

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