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La trama e le recensioni di Tabù, romanzo di Casey Hill edito da Mondadori. Reilly Steel, giovane investigatrice forense di origine irlandese nata e cresciuta in California, viene chiamata a dirigere il laboratorio della Scientifica di Dublino. È una donna brillante, intelligente e molto bella, la cui esistenza è stata segnata da una terribile storia familiare, culminata nella sparizione della sorella minore, che ancora la perseguita in tutti i suoi peggiori incubi. Lasciandosi alle spalle la frenesia di San Francisco, Reilly spera di riuscire finalmente a mettere da parte i fantasmi del passato e ripartire da zero. Ben presto, però, questo desiderio si rivela un'illusione: Reilly inizia infatti a occuparsi di una serie di morti misteriose, in apparenza scollegate tra loro, che stanno terrorizzando l'intera città. Ad affiancarla nelle indagini c'è il detective Chris Delaney, anch'egli tormentato da un segreto: un grave problema di salute con cui si trova a dover fare i conti. Analizzando e confrontando gli eventi, Reilly e Chris capiscono di essere di fronte a un serial killer che obbliga le sue vittime a infrangere i tabù più inviolabili, come l'incesto o il cannibalismo. In una frenetica caccia all'assassino, grazie alle sue notevoli doti intuitive Reilly scopre che il colpevole è molto più vicino a lei di quanto creda. Una trama originale, una protagonista affascinante, forte e vulnerabile al tempo stesso, e una Dublino inedita e ricca di atmosfera fanno di Tabù un thriller avvincente, che richiama i classici del genere firmati da Patricia Corn well e Kathy Reichs. I lettori appassionati di indagini medico-legali resteranno elettrizzati dalle avventure di Reilly Steel, un'investigatrice dalle capacità straordinarie.

Casey Hill è lo pseudonimo dei coniugi Melissa e Kevin Hill. Melissa è autrice in Irlanda di diversi romanzi femminili di grande successo, tra cui Un regalo da Tiffany. Con il marito Kevin, Melissa ha deciso di creare una nuova serie di thriller con protagonista Reilly Steel. La coppia vive a Dublino con la figlia Carrie



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Tabù 2012-09-18 14:19:06 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    18 Settembre, 2012
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IDEA MOLTO BUONA MA.....

Titolo molto accattivante: TABU’! Dentro di me ho pensato che un thriller con un titolo simile doveva essere mio…. Buonissima l’idea di un serial killer che va a fare leva sui nostri tabù, che, oltre a compiere delitti terribili ed inspiegabili,già “scandalosi” per definizione, vada ad aggiungere scandalo allo scandalo.
Siamo in Irlanda, più precisamente nella città di Dublino, dove la giovane Reilly Steel si trasferisce dalla California , chiamata a dirigere il Laboratorio della Scientifica. La giovane donna nasconde un passato segnato da gravi tragedie, in primis, Reilly deve crescere in fretta, si ritrova all’età di 8 anni a dover badare alla sorellina di 3, in quanto la madre abbandona la famiglia. Così Jess,la sorellina, oltre a perdere la mamma, perde anche la sorella maggiore, come compagna spensierata di giochi.
Reilly successivamente dovrà affrontare una tragedia ancora più grave.
Il lavoro scelto rimane una conseguenza diretta del vissuto che ha caratterizzato la bambina e l’adolescente.
Reilly si ritrova strettamente a collaborare con la polizia in seguito a vari omicidi efferati, per i quali l’assassino prende, per così dire spunto, dalle opere di S.Freud, e per questo, viene definito il killer dei tabù.
Le prime 100 pagine non mi hanno, da subito, risucchiato e intrappolato, come una thriller dovrebbe fare; successivamente la storia ha un’evoluzione più veloce, più ricca di avvenimenti e tensione.
Mi piace l’idea di Freud, anche se rimane appena accennata, per giustificare i vari decessi;Il killer ad un certo punto,sembra che prenda di mira proprio Reilly: ma perchè? Ha seguito il suo eccellente modo di lavorare e quindi sfida ulteriormente una delle persone che possono arrivare ad incastrarlo? Oppure ci sono motivazioni del tutto differenti?
Questo thriller è scritto a 4 mani da Melissa e Kevin Hill, nella vita marito e moglie.
Devo dire che non amo particolarmente storie scritte da più autori, a mio parere vi è sempre una trama molto fitta di particolari, informazioni, indizi, che non sempre trovano spiegazione o motivazione esauriente e rimangono dettagli in sospeso o appena accennati, come fili non intessuti o frettolosamente inseriti nella trama, così da rendere la vicenda un po’ dispersiva.
La storia, ai miei occhi, appare non perfettamente messa a fuoco. Mi sarebbe piaciuto che gli autori mi avessero fatto entrare meglio nei personaggi, mi sarebbe piaciuto che si fossero soffermati di più sulla descrizione delle varie personalità, vissuto e caratteristiche, per rendere gli “attori” più reali ai miei occhi. Permane la sensazione che molti particolari non siano stati perfettamente sviluppati.
Mi sarebbe piaciuto entrare nella testa del killer, “assistere” alle uccisioni, sentire i suoi pensieri e le sue emozioni; ma questo la storia non lo permette, il libro si sviluppa principalmente sulle indagini partendo dalla scena del crimine, la figura del killer è secondaria.
Peccato! In mano a Connelly o Deaver l’idea di fondo, si sarebbe trasformata in un thriller mozzafiato di sicuro.
Rimane comunque un thriller accettabile, con un assassino svelato poco dopo la metà ed un epilogo non da thriller a mio parere, lascio a voi decidere se essere d’accordo con me o meno.

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