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Letteratura italiana

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La presentazione e le recensioni di Verticali, poesie di Bruno Galluccio edite da Einaudi. Quella di Galluccio è una poesia che tende a far affiorare «il lato rovescio del pensiero» attraverso vari modi: slittamenti semantici, spazi deformati, visionarietà onirica. In questo contesto entra in gioco anche una serie di metafore tratte dal linguaggio matematico che rimandano a un mondo di certezze e di perspicuità continuamente disatteso. Come nella poesia dedicata a Georg Cantor, vera e propria cerniera a metà del libro, dove alcuni aspetti di pensiero del grande matematico diventano l'occasione per una percezione diretta e acuta della complessità e del «confronto terreno fra infiniti». I versi di Galluccio muovono da una ferita esistenziale che trova espressione in varie forme di disagio quotidiano, dilatandosi e trasformandosi in simboli capaci di spostare verticalmente le immagini, le distanze, i nodi irrisolti. Senza fare esplicitamente una poesia metafisica, Galluccio recupera tutta la pregnanza di scorie e residui della realtà interiore ed esterna, come se il prolungamento di questi dettagli potesse condurre, non tanto a risposte pacificanti, ma a nuove domande, a nuovi problemi che nessun teorema sembra in grado di risolvere.



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Verticali 2013-02-09 08:13:08 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    09 Febbraio, 2013
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La poesia è transfinita

Quando da bambini ci insegnavano il concetto di numero provavamo sensazioni quasi banali, guardare quelle singole mele poste le une vicino alle altre, era intuitivo diventassero due nel paniere.Poi crescendo, ecco la vertigine, la scoperta dei numeri complessi,algebrici,transfiniti!
E' come quando a Capri percorri la strada per Villa Jovis ed alla fine dell'ascesa ti ritrovi davanti al salto di Tiberio, "vertigini verticali" ti regala quella pietra che precipita nell'infinito mare.Vorresti le ali di Icaro per lanciarti nel vuoto, ma è impossibile: impossibile? E la Poesia e la Matematica che cosa sono se non le ali
che Icaro bruciò per giovanile irruenza? Queste sono le emozioni che regalano le poesie di Galluccio, metafore aritmetiche, non a caso la poesia centrale della raccolta è dedicata ad un grande matematico Gerog Cantor, colui che creò la teoria degli insiemi,che ci ha fatto comprendere il concetto di numeri transfiniti che fece tremare la Chiesa, chissà perchè certa Chiesa di fronte a geni come Galilei o Cantor ,trema,mi viene da rispondere con i versi di Caproni:
"(...) So anche che voi non credete
a Dio.Nemmeno io.
Per questo mi sono fatto prete(...)"* .
In "Verticali" le emozioni sono tante come diversi sono i registri e i temi affrontati dal poeta e fisico napoletano, lui stesso dice in un'intervista, la poesia "funziona solo se ti fa perdere la strada", ed è così .

di Luigi De Rosa

esercizio lungimirante
fare calcoli sulle parti
riflettere su rimanenze
addentrarsi tra le parentesi
(sospendendo quel che premeva fuori)
e dire così addio all'eden degli interi

e impariamo che non possiamo sommarci
subito
ma dobbiamo prima denominarci
comunemente
conoscere la minima essenza condivisa
che ci moltiplichi

di Bruno Galluccio da Verticali, "Piano di emersione";Einaudi 2009



Una chiesa rassegnata
corpo di abbandono alla campagna.
Il tempo l'ha allontanata dagli uomini,
soltanto il sole si inginocchia
di fronte a mezzogiorno
depone un bacio sul volto screpolato.

Un uomo rosso in viso passa lì per caso
lascia cadere un cenno di preghiera
ripescata dall'infanzia.

di Bruno Galluccio da Verticali;
dalla sezione "Proiezioni" Einaudi 2009

* da "Lamento del preticello deriso" di Giorgio Caproni;Tutte le poesie,Garzanti 1999.

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Consigliato a chi ha letto...
Giorgio Caproni,Penna, Szymborska...
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