Dettagli Recensione

 
L'uomo che odiava Sherlock Holmes
 
L'uomo che odiava Sherlock Holmes 2015-08-14 17:50:15 cuspide84
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    14 Agosto, 2015
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ROMANZO D'APPENDICE

Londra, 1893. Arthur Conan Doyle sta scrivendo uno dei suoi romanzi che hanno come protagonista il noto Sherlock Holmes, a dir la verità quello che sta concludendo dovrebbe essere l'ultimo della serie: il rapporto di amore-odio che lo lega a doppio nodo al suo personaggio, lo sta portando alla rabbia più assoluta, allo sconforto e al disprezzo del genere umano. I suoi lettori hanno infatti umanizzato talmente tanto il detective da ritenerlo una persona in carne ed ossa e, come presto si scoprirà, non accetteranno di buon grado la fine scelta per lui dal suo autore.

L'apertura di un pacco bomba destinato alla sua persona e la misteriosa morte di alcune donne inducono A. C. Doyle nei mesi successivi a immedesimarsi nella sua creazione e a indagare il crimine insieme all'aiuto del suo amico Bram Stoker, che per l'occasione diventerà il fido Watson.

New York, 2010. Gli irregolari di Baker Street si stanno riunendo per discutere di una fantastica scoperta: il diario perduto di Arthur Conan Doyle è stato finalmente ritrovato! Ma... il suo scopritore è stato assassinato nella sua camera d'albergo, una scritta "elementare" , fa presumere che dietro l'omicidio ci sia lo zampino degli sherlockiani; parte così un'indagine che porterà Harold White, uno degli ultimi irregolari, sulle tracce dello scrittore e delle sue indagini, per scoprire assassini dei giorni presenti e passati.

Un romanzo che si legge volentieri grazie all'altenarsi di capitoli ambientati nel passato e nel presente, la trama riferita ai giorni nostri è spesso scontata e priva di una base lineare, a volte Harold sembra troppo stupido e privo di personalità per portare avanti un'indagine, cosa che invece si ritrova in Doyle nella Londra dei suoi tempi... come detto nella recensione che precede questa, la nota positiva di questo libro è quella di far venir voglia di riprendere in mano i romanzi di Arthur Conan Doyle, da Uno studio in rosso a Il mastino dei Baskerville... per il resto non ho trovato altre note positive, quindi non mi sento di consigliarvi più di tanto questo romanzo.

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