Dettagli Recensione

 
Scia di sangue
 
Scia di sangue 2017-04-21 14:11:38 antonelladimartino
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
antonelladimartino Opinione inserita da antonelladimartino    21 Aprile, 2017
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

VENT'ANNI DI RABBIA

Le serie letterarie incatenano come le cattive abitudini: i personaggi diventano vecchi amici, si familiarizza con i luoghi e le città in cui si ambientano le storie, si segue fedelmente il ritmo, ci si adatta perfino ai difetti.

Karin Slaughter è un’ottima narratrice. Sa miscelare descrizione e azione, idiosincrasie e ferite interiori dei personaggi, ironia e suspense. È maestra nel costruire magnifiche sorprese, legandole a fili narrativi sottili ma robusti. Ha un indubbio talento nella cucina, ottenendo sapori forti, “al sangue”. Ma c’è un ingrediente con cui esagera sempre, ed è proprio il sangue: i suoi personaggi ne spandono anche troppo, subendo fratture e ferite e dissanguamenti che un essere umano reale non potrebbe mai superare in una vita sola.

Will Trent, il personaggio principale, può vantare il primato assoluto in vecchie cicatrici e nuovi ematomi. Non toglie volentieri la maglietta, per non mostrare i segni delle torture che gli hanno inferto quando era bambino. Ha molto da nascondere, ma non gli manca il coraggio di vivere e di lottare. Le sue debolezze concorrono a rafforzarlo, ma non lo aiutano ad amare, perché per amare bisogna mostrarsi nudi. Le donne che lo amano lottano e subiscono insieme a lui, accanto a lui e contro di lui, in una danza di attrazioni e repulsioni che non finisce mai di stupire.

I personaggi femminili sono complicati, talvolta ambigui, mai stucchevoli. Angie, la dark lady per eccellenza, bambina ferita senza speranza di redenzione, non è poi così nera come appare, ed esibisce per il suo pubblico un insolito miscuglio di passione e aridità, fragilità e forza. Sara, l’amante dolce e ardente, anche lei con un passato dal peso specifico altissimo, non manca di ostinazione e di rabbia; mentre la sua intelligenza non di rado lotta inutilmente con il suo cuore. Faith, collega e sorella, guerriera dagli amori fugaci e madre solitaria, complice assoluta nel lavoro e nella vita di Will. E infine Amanda, madre tirannica, irriducibile nel punire e nel proteggere, leader d’acciaio e di solitudine.

Atlanta è il teatro in cui questi quattro personaggi intrecciano le loro storie, e gioca con eleganza il ruolo di quinto personaggio principale. Il noir, ancora una volta, si rivela efficace nel narrare il dramma sociale con le brutture, le contraddizioni, le ineguaglianze, l’inesauribile ferocia.

Le serie letterarie creano dipendenza, ma non hanno effetti collaterali. Approfittiamone.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
altri della stessa serie e dello stesso genere.
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino
Teddy
Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio