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Assassinio sull'Orient Express
 
Assassinio sull'Orient Express 2018-08-04 14:53:47 GioPat
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
GioPat Opinione inserita da GioPat    04 Agosto, 2018
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Vedo il male su questo treno

Hercule Poirot, noto investigatore belga, arriva a Istanbul ma una volta in albergo riceve un telegramma che lo costringe ad andare in Inghilterra a risolvere questioni importanti di lavoro, dunque prenota un posto sull’Orient Express diretto a Calais. La notte successiva Samuel Edward Ratchett, un passeggero americano in viaggio d’affari, viene trovato morto nel suo scompartimento. Dal momento che il treno è fermo in Jugoslavia per via dell’abbondante neve caduta sui binari, Poirot capisce subito che l’autore dell’efferato delitto è uno degli occupanti del convoglio in viaggio per Calais. L’investigatore per questo caso può contare solamente sul proprio ingegno e su quello dei suoi due collaboratori, nonché il signor Bouc, amico di vecchia data, e il dottor Constantine, un medico greco. Dunque Poirot comincia a cercare indizi in giro per gli scompartimenti e interroga i dodici passeggeri più il controllore a bordo della vettura, e passo dopo passo scoprirà che qualcuno cerca di depistare le indagini lasciando indizi in giro che facciano ricadere i sospetti sui passeggeri con gli alibi più forti. Tuttavia ricomponendo i pezzi del puzzle dati dagli indizi trovati e dalle deposizioni degli occupanti del treno, Poirot arriverà in fondo alla vicenda, che si dimostrerà più complessa di quanto egli creda, ma per farlo dovrà sfoggiare tutte le armi a sua disposizione.

Ho acquistato questo libro alcuni anni fa, tuttavia non lo avevo mai letto. Cercando una bella lettura all’interno della mia libreria mi sono imbattuto in questo capolavoro e ho deciso di leggerlo. Mi ha entusiasmato molto il modo in cui Agatha Christie è riuscita a raccontare, in poco più di duecento pagine, una storia di per sé molto complessa. Il fiore all’occhiello di questo giallo, a mio parere, sono i personaggi: la scrittrice ha dato vita a più di quindici personaggi, rendendo ciascuno unico a modo suo. I sospettati differiscono tra loro per comportamenti, provenienza, classe sociale, background e scelte di vita, nonostante ad un certo punto si scoprirà che tutti i sospettati, seppur così differenti tra loro, hanno qualcosa in comune a parte il bisogno di recarsi da un luogo ad un altro. Sono personaggi complessi, che non amano scoprirsi troppo e a tal proposito rendono l’opera ancora più accattivante poiché sono tutti sullo stesso piano e non si riesce, neanche una volta arrivati all’ultima pagina, a capire chi di loro possa essere maggiormente tacciabile di omicidio.

Lo stile del libro mi è piaciuto molto perché l’equilibrio riscontrato tra i dialoghi, molto presenti nell’opera, e le descrizioni, ha contribuito alla buona riuscita del racconto. La storia è suddivisa in tre parti: nella prima vengono narrati gli antefatti del delitto e il delitto stesso con conseguente inizio delle indagini, nella seconda parte vi sono le deposizioni dei sospettati e nella terza vengono messe insieme tutte le tessere del mosaico, le quali consentiranno all’investigatore e ai suoi aiutanti di risolvere il caso. Sono rimasto colpito positivamente da questa scelta, in quanto aiuta il lettore a scandire bene i tempi del racconto; in particolar modo ho apprezzato la scelta di dedicare un’intera parte alle deposizioni, che vengono spiegate in maniera chiara e approfondita. Tuttavia, dal momento che i sospettati sono tredici e ricordarsi le versioni dei fatti di ognuno risulterebbe impossibile, la scrittrice ripropone attraverso una sorta di riassunto fatto da Poirot, le deposizioni di ciascuno con relativo movente, alibi e prove a proprio carico che consentono al lettore di avere un quadro chiaro della situazione e provare, a quel punto, ad indovinare chi possa essere l’autore del delitto.

La trama è stata ben elaborata ed è ricca di intrecci, suspance e colpi di scena, in particolar modo nel finale. Nel corso del racconto, quando si ritiene che il mistero sia stato risolto, spunta un altro indizio che costringe il lettore a tornare sui propri passi e a far combaciare questo indizio con quelli precedentemente raccolti. L’unico aspetto del libro che non ho apprezzato, ma a parer mio è poco rilevante, riguarda la scelta di inserire, in particolar modo nella prima parte del racconto, frasi in francese, talvolta complesse, che potrebbero risultare fastidiose da leggere per chi non comprende la lingua.

Consiglio vivamente di leggere questo libro perché ogni capitolo, quando finisce, induce il lettore ad iniziare quello successivo ed è in grado di far immedesimare pienamente nella storia. Sono rimasto personalmente molto soddisfatto da questa lettura perché pur trattandosi di un’opera scritta negli anni Trenta l’ho trovata molto attuale e a tal proposito sono convinto che sia una storia che non morirà mai.

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Commenti

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Molto bello anche " Dieci piccoli indiani".
Piacevole recensione, la tua. Agatha Christie è sempre molto precisa e stuzzicante nella presentazione dei suoi personaggi, e dunque troverai questa caratteristica in quasi tutti i suoi gialli. Poi è vero che ce ne sono alcuni di livello superiore - praticamente il più alto che ancora oggi puoi trovare nel genere giallo - come quello da te commentato, o quello consigliato da Siti sopra, e almeno altri tre o quattro. Se non l'hai già fatto, il consiglio è di leggerli.
In risposta ad un precedente commento
GioPat
05 Agosto, 2018
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Lo leggerò senz'altro :)
In risposta ad un precedente commento
GioPat
05 Agosto, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
Non ho ancora letto altri libri di Agatha Christie ma lo farò presto, grazie del consiglio :)
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