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L'isola della paura
 
L'isola della paura 2018-08-28 19:23:56 Valerio91
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    28 Agosto, 2018
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Una storia solida, intrigante e imprevedibile

Shutter Island è la prova schiacciante del fatto che guardare un film prima di aver letto il libro da cui è stato tratto, è pura follia. Ahimè, mi sono reso colpevole di questo misfatto, ma a mia discolpa posso dirvi che quando ho visto il film con Leonardo Di Caprio non sapevo dell'esistenza del libro.
Mettendo da parte il supporto cinematografico, posso dirvi che Dennis Lehane ha dato vita a una storia intrigante, che procede in maniera incalzante ma, soprattutto, è carica di colpi di scena. Se qualcuno non dovesse aver visto il film, prima, credo rimarrebbe assolutamente spiazzato dalla piega che prendono gli eventi e dagli improvvisi e inaspettati capovolgimenti di fronte, che non sembrano assolutamente forzati. Lehane ha creato una storia che regge alla perfezione e che dà al lettore la soddisfazione di aver letto qualcosa di davvero ben struttrato.
Lo stile dell'autore, oltretutto, non è sempliciotto come ci si può aspettare, ma abbastanza curato e che non si esime dallo scatenare qualche riflessione.
Prima di leggere questo libro, comunque, preparatevi a una storia difficilissima da digerire, ma davvero molto bella e intrigante.

Teddy Daniels è un federale, inviato insieme al suo partner Chuck a Shutter Island, su cui è costruito un complesso psichiatrico dove vengono curati criminali infermi mentalmente e, molto spesso, pericolosi.
La missione di Teddy e Chuck è quella di scoprire che fine ha fatto Rachel Solando, una delle pazienti dell'ospedale, colpevole dell'assassinio dei suoi tre figli, che sembra essere scomparsa nel nulla in modo inspiegabile.
Le indagini di Teddy e Chuck procedono in un clima di tensione che si può percepire distintamente, nonostante i medici e nello specifico il dottor Cawley si sforzino per mostrarsi quanto più disponibili è possibile. Rachel Solando non è l'unico problema, in quel posto; qualcosa di oscuro si nasconde dietro il silenzio degli inservienti e dei dottori, qualcosa che il lettore non potrebbe mai immaginare, a meno che non abbia visto prima il film!
Dunque, se non avete già apprezzato questa storia sul supporto cinematografico, vi consiglio assolutamente di leggere prima il libro, e poi osservare come Di Caprio e Ruffalo hanno dato questa storia alle immagini.

"Agente, quanta violenza pensa che possa sopportare un uomo prima di spezzarsi?"
"Non lo so, dottore. Me lo sto chiedendo anch'io, più o meno."

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Commenti

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Valerio, sinceramente ho trovato il film scandalosamente preconfezionato (cioè fatto per andare incontro ai gusti del pubblico e non per rendere un buon servizio al libro)...
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Valerio91
30 Agosto, 2018
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Non saprei, immagino sia una questione di gusti. Tra l'altro non l'ho trovato molto diverso dal libro, a parte nel finale, che nel film lascia spazio a un dubbio che nel libro non mi pare ci sia.
A me non sono dispiaciuti entrambi :)

Vale.
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Rollo Tommasi
30 Agosto, 2018
Ultimo aggiornamento:
30 Agosto, 2018
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Capisco. Non ho letto il libro, e credevo fosse stato trasposto in maniera "libera" (devo pensare, per quel che mi dici, che non mi piacerebbe neanche il libro). Ciò che ho trovato poco credibile è l'aspetto psicologico dei personaggi, che m'è sem rato patinato e pretenzioso, e alcuni cosiddetti "colpi di scena". Ma - sono d'accordo con te - è spesso una questione di gusti. Resta non a caso piacevole seguirti in quel che recensisci.
... Tra l'altro - lo aggiungo solo come particolare curioso - da qualche giorno ho terminato un libro di McGrath (che scrive notoriamente di problemi psicologici o psichiatrici) a cui darei lo stesso giudizio negativo e la stessa motivazione data sopra per "Shutter island".
Vita93
31 Agosto, 2018
Ultimo aggiornamento:
31 Agosto, 2018
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Ottima recensione, Valerio.
Considero Lehane un nome tra i più validi nel genere poliziesco.
Ti consiglio anche "Mystic river", altro gran bel romanzo da cui è stato tratto l' omonimo ed eccellente film di Eastwood con Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon vincitori di numerosi premi.
Mi hanno parlato bene anche della serie incentrata sul detective Patrick Kenzie.
Da uno dei libri della serie, "La casa buia", è stato tratto l' ottimo film "Gone baby gone" con il premio Oscar Casey Affleck.
Oltre al genere thriller, Lehane si è cimentato con successo anche nella narrazione di ampio respiro con "Quello era l' anno".
Insomma, a mio avviso, si tratta di uno scrittore di tutto rispetto.
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Valerio91
03 Settembre, 2018
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@Rollo
Sei gentilissimo, Rollo, e anche io ti seguo con non minore piacere. Leggeremmo tutti gli stessi scrittori, se non fosse per il gusto personale, e di certo il confronto sarebbe molto meno interessante... l'importante è sempre confrontarsi con rispetto e obiettività :) Riguardo a McGrath ho letto soltanto follia, e devo ammettere che non mi ha fatto proprio impazzire... ho sviluppato un'enorme antipatia per la protagonista (ma anche per il protagonista maschile), e la storia non mi ha lasciato molto, né per quanto riguarda le riflessioni né tantomento per la piacevolezza della lettura.

Vale.
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Valerio91
03 Settembre, 2018
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Grazie Iacopo, per i complimenti e per i consigli che mi hai dispensato nel tuo commento. In effetti la mia conoscenza dell'autore si limita a questo titolo, ma a quanto mi pare di capire può valere la pena approfondire la sua opera e quel che ne è stato tratto.
Mi segno tutti questi titoli, che si aggiungono alla mia infinita wishlist. Grazie mille!

Vale.
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