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Corpi al sole
 
Corpi al sole 2020-04-17 13:26:27 lalibreriadiciffa
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
lalibreriadiciffa Opinione inserita da lalibreriadiciffa    17 Aprile, 2020
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Poirot in vacanza, ma mai in vacanza

Il nostro amato Poirot sa bene che il “il male si annida dovunque, sotto il sole”, quindi lo fa anche in un luogo idilliaco come l’Isola del Contrabbandiere e che la soluzione di questo intricato mistero si nasconde proprio dove non ci si aspetterebbe.
La scrittura della Christie, seppur moderna, inizia a far sentire l'età ma in ogni caso, i libri, contraddistinti da un certo “vecchio stile” sono piacevoli. Soprattutto quando leggendo ti immergi di libro in libro diventa un'esperienza con il fascino di un mondo ormai passato. In questo romanzo ci si destreggia tra ombrellini parasole, tè pomeridiani, cappellini e visite di cortesia, così come doveva essere un momento di vacanza negli anni Quaranta.
"Corpi al sole" ci regala infatti la foto di una vacanza di altri tempi, scandita da ritmi decisamente ageé rispetto ai nostri tempi moderni e sempre di corsa.

Il libro offre la migliore combinazione gli ingredienti tipici delle opere di Agatha Christie: un cadavere, la “camera chiusa” non raggiungibile dall'esterno - qui isolato e ricco di fascino, un gruppo ristretto di personaggi, dove ognuno può essere l'assassino e un mistero degno di un rompicapo.

"Corpi al sole", secondo me, può finire nella mia personale lista dei libri più belli letti dell'autrice. In ogni pagina vengono spostate le pedine, capovolgendo più e più volte la situazione, lasciando fino all’ultima riga con il fiato sospeso, come la nostra giallista del cuore sa fare bene.
“Chi ha ucciso la sirena del Jolly Roger?” è la domanda che ci pone l'autrice e con l'aiuto del l'intelligenza e della geniale ricostruzione di Poirot, anche se risulta più difficile del solito, il lettore viene accompagnato per mano fino alle ultime righe, proprio come afferma il detective “la soluzione all'ultimo capitolo”. La storia procede spedita fino alla fine e si chiude nel più classico dei modi.
La scrittrice ci insegna, parafrasandola, che il male si annida come un ragno nella tana pronto ad uscire al sole, ovunque. Così come nella quasi totalità dei suoi libri ci ha mostrato.

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