Dettagli Recensione
Un cupo finale
L’ultimo capitolo della saga di Pip si rivela un epilogo intenso e coraggioso, capace di rispettare le attese e, allo stesso tempo, di sorprendere.
L’autrice sceglie una strada più cupa e drammatica rispetto ai primi volumi, segnando una netta cesura con l’atmosfera iniziale della serie. È una scelta rischiosa, ma estremamente efficace: il lettore si trova davanti a un racconto che non cerca più di rassicurare, bensì di scuotere.
Assistiamo alla definitiva trasformazione di Pippa: non più l’adolescente curiosa e incerta che avevamo conosciuto, ma una giovane donna disincantata, matura, capace di azioni e decisioni dure, persino spietate. Questo passaggio segna non solo la sua crescita, ma anche quella della saga stessa, che dimostra di sapersi evolvere e non restare intrappolata in schemi ripetitivi.
La trama è costruita con ritmo serrato, degno dei migliori thriller. Alcune sequenze trasmettono un’ansia palpabile, che si riflette direttamente nel lettore e rende la lettura quasi fisica, come se fosse impossibile staccarsi dalle pagine.
È un romanzo che segna la fine di un percorso e lascia un segno. Non è un finale consolatorio, ma uno che rispetta l’intelligenza del lettore, offrendo tensione, dramma e la consapevolezza che crescere, per i personaggi come per noi, significa spesso confrontarsi con la parte più buia della realtà.
Indicazioni utili
Commenti
| 1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
| 1 risultati - visualizzati 1 - 1 |





























