Dettagli Recensione

 
La casta dei giornali
 
La casta dei giornali 2009-05-04 18:24:43 prupitto
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
prupitto Opinione inserita da prupitto    04 Mag, 2009
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

BEPPE LOPEZ LA CASTA

Nelle intenzioni dell'autore-giornalista militante-il volumetto avrebbe dovuto rappresentare una sorta di pamplhet incendiario contro la casta dei giornalisti ma nella realta' sia le premesse-pienamente condivisibili sia I dati contabili- raccolti con certosina pazienza ed imparzialita'-non rappresentano elementi di portata rivoluzionaria ma sono piu' prosaicamnete il frutto del senso critico applicato alla realta' giornalistica.Nonostante Lopez riveli la propria faziosita' politica verso I periodici del centrodestra -riservando invece toni apologetici verso Scalfari-,nonostante l'autore non risparmi frecciate velenose al “Corsera” e al “Sole 24Ore”(i concorrenti diretti della” La Repubblica”) rivolgendosi invece con parole affettuose nei confronti de “il Manifesto”,l'autore fa emergere con chiarezza e nettezza alcune considerazioni di carattere generale di indiscutibile interesse.Da un lato rileva infatti l'intreccio inestricabile tra informazione giornalistica e potere politico che,grazie ai finanziamenti elargiti ai periodici,si assicurano la possibilita' di controllare l'opinione pubblica ;dall'altro lato la dipendenza della oligarchia giornalistica dal potere economico-si pensi a De Bendetti,Berlusconi, gli Angelucci,Tronchetta Provera,Caltagirone etc-e da quello dei partiti(e persino da correnti di partito) determina da parte dei giornali una percezione falsata della realta'che si concretizza ora attraverso la censura preventiva,la enfatizzazione o la strumentalizzazione delle notizie di particolare interesse.Al di la' degli escamotage giuridici attuati dai periodici per garantirsi le sostanziose prebende dello stato-alcuni irresistibilmenti esilaranti-i contributi statali hanno arricchito gli editori gia' ricchi consentendo loro di promuovere battaglie volte a influenzare la vita politica del paese.E' difficile -dopo aver letto I dati relativi ai contributi statali-sottrasi all'idea che in un regime di autentica concorrenza difficilmente I periodici riuscirebbero a sussistere come e' difficile negare che in un regime di libero mercato sarebbero difficilmente sostenibili gli stipendi d'oro di non pochi direttori di gironali.,stipendi che rappresentano un vero e proprio schiaffo alla precariata' di moltissimi giovani del nostro paese.

GAGLIANO GIUSEPPE

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Complici e colpevoli
Cacciatore di mafiosi
L'ultima notte di Raul Gardini
Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa
Una terra promessa
Jenin. Un campo palestinese
La società signorile di massa
Dio odia le donne
Stai zitta
I cantieri della storia
Oriente e Occidente
Lo scontro degli Stati civiltà
Manuale del boia
Red mirror
Invisibili
Discorso della servitù volontaria