Saggistica Politica e attualità Il Sessantotto al futuro
 

Il Sessantotto al futuro Il Sessantotto al futuro

Il Sessantotto al futuro

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di Il Sessantotto al futuro, saggio di Mario Capanna edito da Grazanti. Il Sessantotto è ormai storia e resta al centro della discussione culturale e politica. E' stato l'origine di tutti i mali contemporanei o la straordinaria stagione di speranza che ci illumina ancora? Mario Capanna, che di quel movimento è stato protagonista, ne rilancia i valori profondi, le verità e l'istintiva saggezza. Mostra come la voce del Sessantotto parli oggi con un'attualità accresciuta, in proporzione all'aumento dei pericoli che minacciano la specie umana e la Terra. E ci esorta a ripartire proprio da lì, per costruire di più e meglio: da quei ragazzi che di fronte alla violenza e alle ingiustizie hanno saputo dire: "Il re è nudo!", da quella rivoluzione pacifica che ha spezzato di slancio cinismi e ipocrisie per cambiare la nostra visione del mondo. Ci offre un esempio: la vicenda di Soriano Ceccanti, un ragazzo che proprio nel '68 ha subìto una feroce prepotenza, ma ha saputo tenere vive la lotta e la fiducia nel futuro.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0  (1)
Contenuti 
 
1.0  (1)
Approfondimento 
 
1.0  (1)
Piacevolezza 
 
1.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il Sessantotto al futuro 2008-08-10 04:52:04 prupitto
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuti 
 
1.0
Approfondimento 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
prupitto Opinione inserita da prupitto    10 Agosto, 2008
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

MARIO CAPANNA IL SESSANTOTTO AL FUTURO

Il volume merita solo una osservazione conclusiva:l'unico elemento degno di menzione e' l'onesta' dell'autore relativamente alla incapacita' del sessantotto di modificare la realta'.Un affermazione-quetsa-che da solo avrebbe dovuto invalidare gran parte delle tesi del volume.

Gagliano Giuseppe

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il volumetto e’ caratterizzato da una enfasi ridicola a livello lessicale e contenutistico(si pensi alla espressione vibrazioni perduranti a pag.41),da involontarie autoironie(la’ dove parla della necessita’ di diffidare degli estremismi),da una interpretazione della realta’ storica del sessantotto e di quella contemporanea profondamnete viziata da stereotipi e da integralismi ideologici.Naturalmente la tecnica della rimozione storica costituisce -a tutti gli effetti- una procedura usata dall’autore molto disinvoltamente in relazione alla esaltazione della violenza e alla sua pratica durante il sessantotto o in merito alla presunta nonluntas dei protagonisti sessanttottini di volere solo rovesciare il potere senza conquistarlo.Quanto alle critiche rivolte dall’autore alla democrazia rappresentativa e al mercato, queste non solo altro che banali riedizioni della ideologia socialista dell’ottocento che l’autore riproprone senza alcun pudore dimenticando di rilevare il naufragio della democrazia diretta proprio durante il sessantotto a causa della demagogia populista profondamente radicata nella assemblea.Scontata- infine- l’adesione dell’autore alla tesi storiografica della discontinuita’ tra sessantotto e sessantasette,discontinuita’ che cela-in verita’ molto ingenuamente-un semplice dato di fatto:il ‘77 fu solo l’epilogo assolutamente coerente della violenza teorico-pratica del sessantotto.Quanto alla mancanza di visioni manichee da parte dei protagonisti del ‘68 anche questa affermazione e’ semplicemente risibile:da un lato fu formulata una condanna senza appello all’imperialismo e al capitalismo e dall’altro lato fu fatta propria una esaltazione acritica e dogmatica della Cina,della guerriglia terzomondista,di Stalin e persino del controterrorimo praticato da tutti i movimenti di liberazione spacciato per reazione legittima.Infine-e questa e’ forse la conclusione piu’ patetica del volume-l’autore riprende la tesi della compresenza di Capitini-maldestramente e grossolanamente-allo scpo di legittimare una sorta di unione mistica tra individio e comunita’ ,unione che ha la sua conclusione nella scontata condanna verso l’impero del male e cioe’ verso la politica estera americana.Un ‘ultima osservazione infine:la critica ai pentiti opportunisti se appare ragionevole ad una prima lettura ad una lettura piu’ approfondita si palesa per cio’ che e’:l’impossibilita’- da parte di Capanna- di accettare che vi siano anche pentiti sinceri che non hanno tratto un beneficio particolare dalla condanna senza appello al sessantotto.<br />
<br />
GAGLIANO GIUSEPPE
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Complici e colpevoli
Cacciatore di mafiosi
L'ultima notte di Raul Gardini
Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa
Una terra promessa
Jenin. Un campo palestinese
La società signorile di massa
Dio odia le donne
Stai zitta
I cantieri della storia
Oriente e Occidente
Lo scontro degli Stati civiltà
Manuale del boia
Red mirror
Invisibili
Discorso della servitù volontaria