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Saggistica

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Il Libro “Propaganda”, pubblicato a New York dall’editore Horace Liveright nel 1928, alla vigilia della Grande Crisi, è considerato un classico della comunicazione e il più importante di Bernays perché nelle sue pagine si trova espressa la filosofia cui si è ispirato in tutta la sua lunga attività: “La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle idee delle masse è un aspetto importante del funzionamento di una società democratica”. I responsabili di questa manipolazione appartengono spesso a un “vero e proprio governo invisibile che regge le sorti del Paese” e che utilizzano la propaganda per “dare forma al caos”. Ai membri del “governo invisibile” spetta l’arduo compito di contenere le spinte disgregatrici provenienti dal basso. Nell’incipit del libro sta tutta la straordinaria forza dei classici di sparare all’orologio del tempo : “La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto, ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare.” ( 2008 - traduzione di Augusto Zuliani)



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Propaganda 2008-09-19 05:30:20 galloway
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galloway Opinione inserita da galloway    19 Settembre, 2008
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Non è solo propaganda

Nipote di Freud, Edward Louis Bernays (1891-1996) è una figura poco nota al pubblico italiano, eppure viene unanimemente considerato, insieme a Ivy Lee, colui che ha fondato negli Stati Uniti la scienza delle Pubbliche Relazioni. Nasce a Vienna, la sua famiglia vanta stretti legami di sangue con Sigmund Freud, la madre, Anna, ne è la sorella. “Propaganda”, pubblicato a New York dall’editore Horace Liveright nel 1928, alla vigilia della Grande Crisi, è considerato il libro più importante di Bernays perché nelle sue pagine si trova espressa la filosofia cui si è ispirato in tutta la sua lunga attività. Nel 1945 il Dipartimento delle Relazioni del Consiglio federale delle chiese di Cristo in America crea il premio The Edward L. Bernays per la leadership nella promozione dei rapporti interrazziali, un omaggio al suo lungo impegno antisegregazionista, iniziato nel lontano 1920.

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