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La storia delle "extraordinary renditions": l'offensiva della Cia dopo l'11 settembre per individuare presunti terroristi, catturarli e consegnarli ai servizi di sicurezza di paesi amici affinché se ne "prendessero cura" loro interrogando, torturando e (quando occorreva) facendo sparire per sempre i prigionieri. Così decine di persone sono state sequestrate e mandate in Siria, Giordania, Egitto, Pakistan, Marocco, Uzbekistan. Claudio Fava ha guidato la Commissione d'inchiesta voluta dal Parlamento Europeo, ricostruendo la geografia delle prigioni, la rotta dei voli, le testimonianze dei prigionieri, oltre che le menzogne, gli imbarazzi, gli spericolati e omertosi equilibrismi di governi e servizi segreti.



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Quei bravi ragazzi 2008-08-16 05:49:26 prupitto
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prupitto Opinione inserita da prupitto    16 Agosto, 2008
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QUEI BRAVI RAGAZZI

CLAUDIO FAVA,QUEI BRAVI RAGAZZI,SPERLING &KUPFER,2008
Le riflessioni politiche del volume-ideologicamente manichee-procedono di pari passo con il rifiuto tout court del realismo politico e delle sue implicazioni,inducendo il lettore a comprendere senza ombra di dubbio di trovarsi di fronte ad un saggio militante profondamente intriso di ostlita' antiamericana ed antiatlantica.D'altra parte,l'inchiesta della Commissione europea non ha contribuito a salvaguardare il rispetto del diritto internazione-ed in particolare delle Convenzioni di Ginevra-ma al contrario ha contribuito a screditare l'azione di contrasto americana ed europea di fronte alla opinione pubblica mondiale,determinando in primo luogo -unitamente alle risultanze della Procura di Milano e alle inchieste del Washington post e della ABC news-un grave conflitto tra istituzioni nazionali e sovranazionali e in secondo luogo una notevole perdita di credibilita' degli alleati di fronte agli americani finendo in tal modo per gratificare ideologicamente la diffusa ostlita' antiamericana contribuendo a rendere maggiormente efficace sul fronte della guerra psicologica l'offensiva di Al Quaeda e dei suoi alleati.Al di la' dell'affresco psicologico fatto dall'autore di alcuni protagonisti volontari o meno della vicenda-p.e.la l'operato di Pollari e' assimalta a quello di una patetica comparsa-e al di la' delle analogie-piu' volte ribadite-tra il modus operandi della mafia e quello della intelligence,le scelte politico-militari degli americani e degli alleati ci trovano-con buona pace del furore iconoclasta e giustizialista di Fava-pienamente solidali. in quanto dettate dalla ragion di stato.Le numerose omissioni,la secretazione dei protocolli di intesa con gli alleati,la delegittimazione politica della inchiesta della Commissione e delle convenzioni internazionali,il rifiuto di conferire credibilita' giuridica ai terroristi,l'uso degli interrogatori rinforzati-ampiamente applicati dai francesi durante la guerra di Algeria e dagli americani in America Latina-costituiscono scelte ispirate al realismo politico unico approccio possibile di fronte alla pericolosita' rappresentata dal terrorismo per tutte le democrazie europee. Contrariamente all'opinione dell'autore il modus operandi del governo inglese-dal Foreign Office all'MI6-e di Pollari e' stato conforme ai precetti della salvaguardia della sicurezza nazionale e al rispetto degli accordi bilaterali ed in ambito Nato. In conclusione- sia detto con esplicita ironia-la credibilita' delle valutazioni di Fava e' a tutti gli effetti equivalente a quella di Giulietto Chiesa e Gianni Mina' l'imparzialita' dei quali e' ampiamente nota.
GAGLIANO GIUSEPPE

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Quei bravi ragazzi 2007-11-16 22:43:49 Cuba68
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Cuba68 Opinione inserita da Cuba68    17 Novembre, 2007
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Il lato oscuro della CIA

Un saggio ben scritto e molto interessante, che fa luce sugli abusi compiuti dagli americani in territorio europeo, con i rapimenti di presunti terroristi. Fava è parlamentare europeo ed ha seguito in prima persona la ricostruzione della vicenda. Una denuncia inquietante, che dimostra come ancora oggi molti paesi europei siano succubi degli usa, ovvero siano stati a sovranità limitata.

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