Narrativa italiana Romanzi Da un altro mondo
 

Da un altro mondo Da un altro mondo

Da un altro mondo

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Mentre si aspetta l'arrivo di un anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l'Europa. Ma il narratore segue i destini di pochi uomini. Anzi: di una donna, di un ragazzo e di un bambino. Da quando suo figlio è scomparso, Karolina è una donna disarmata, inguaribile nella sua ricerca. Inizia a capire chi era quel ragazzo quando accende il suo pc e vede filmati violenti che farebbero tremare ogni madre. Khaled è un ragazzino di Aleppo, arrivato in Europa con il fratello e la promessa di un lavoro. Ora è rimasto solo e non ha più niente di cui aver cura, a parte il suo trolley rosso. È lì dentro che tiene il suo segreto. E chi sono quei bambini che vengono dal mare, hanno la stoffa dell'evanescenza e lo sguardo triste? Ma tutti i personaggi del romanzo di Evelina Santangelo sono spiriti nascosti, e hanno da raccontarci qualcosa d'importante che la forza della letteratura fa detonare, pagina dopo pagina, verso un finale sorprendente.



Recensione della Redazione QLibri

 
Da un altro mondo 2018-10-22 20:21:03 Flavia Buldrini
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Flavia Buldrini Opinione inserita da Flavia Buldrini    22 Ottobre, 2018
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tutta un'altra storia

Ciò che Evelina Santangelo ci prospetta, ambientato nel prossimo futuro, in un non lontano 2020, è davvero un altro mondo, il quale si affaccia dagli occhi spauriti dei “bambini viventi”, la cui leggenda sconvolge e agita gli animi di una compassata Pianura Padana, come infestata dai fantasmi di quell’infanzia altra che non ha conosciuto altro che il dolore e la morte e mette in subbuglio la tranquilla ordinarietà scolastica, tra maestre e genitori spaventati e le Forze dell’Ordine in continua allerta. Inoltre, queste inquietanti suggestioni popolano la solitudine di un anziano vedovo soprannominato Orso che vive con il suo cane Lupo e sollevano la violenza cieca degli skhinead che danno alle fiamme un campo rom. Frattanto, si seguono a distanza due storie parallele che avranno epiloghi insospettati: un ragazzino, di nome Khaled, che attraversa dal Nord al Sud tutta l’Italia con un trolley rosso che non molla mai, che poi si svelerà in modo agghiacciante contenere il cadavere del fratello Nadir, morto tragicamente in un incidente sul lavoro, che il giovane vuole riconsegnare, dal porto di Palermo, alla sua terra e ai suoi cari; ciò in cui alla fine, nonostante tante traversie, riesce. Poi è il dramma angoscioso di Karolina a Bruxelles, la quale, per inseguire le tracce di suo figlio Andreas scomparso, irretito dalla propaganda jihadista, smarrisce progressivamente le coordinate della propria esistenza, fino a vederla frantumarsi in un’improvvisa detonazione davanti al Palazzo di vetro, ad opera di un attentatore, che si rivelerà essere un povero disperato, Omar, strumentalizzato ai fini della barbarie terroristica, che era stato anche amico di Khaled, aiutandolo a trovare il passaggio per la Sicilia, sfruttando proprio le sue conoscenze e risorse economiche ‘altolocate’. Ciò che si legge dietro le righe è, dunque, che, nonostante le notevoli disparità, tutte queste campionature umane sono accomunate da un’ontologica miseria, che è anche alla radice di ciò che finisce per ipostatizzarsi in strutture di male dietro cui si trincerano inconfessabili paure e debolezze. Inoltre, quello che all’esterno appare come indizio di chissà quale terrificante minaccia, in realtà è solo l’espressione della problematicità e della condizione di precarietà di ogni individuo. Il merito di uno scrittore è, infatti, quello di indagare, in controluce al “vero storico”, secondo l’incisiva definizione del Manzoni, il “vero poetico”, vale a dire la vicissitudine umana, intrisa di lacrime e sangue, che sottentra alla cinica aridità della cronaca.
Affiora, dunque, da queste pagine, attraverso un lucido visionarismo, un’umanità dolente e inerme, atterrita dalla propria stessa immagine che, proiettata sul grande schermo della Storia, assume sinistri riflessi di autodistruzione e di morte, amplificati dalla grancassa della fittizia ideologia che l’avalla, alla stregua di una maschera grottesca che cela la nuda verità che non si ha il coraggio di guardare in faccia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0  (2)
Contenuto 
 
5.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Da un altro mondo 2019-09-01 14:17:41 Chiara77
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    01 Settembre, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Fantasmi

Il romanzo di Evelina Santangelo, “Da un altro mondo” è un testo che sicuramente si guadagna un certo livello di attenzione e sconcerto da parte del lettore. Almeno questo è ciò che è successo a me: pensavo di trovarmi di fronte ad una narrazione convenzionale, che tocca temi ed argomenti attuali con sensibilità ma si ferma lì. Invece non è una narrazione convenzionale, è certamente un romanzo che parla di argomenti attuali e scottanti, che tocca nervi scoperti della nostra società con grande sensibilità, ma ha l'ambizione di non fermarsi a questo, ha l'ambizione di essere letteratura.
In effetti l'autrice lo dichiara nella “nota finale su fatti reali”: questo libro nasce da una domanda molto significativa che lei si è fatta, “cosa significa fare letteratura in tempi bui” ? “Da un altro mondo” è la risposta a questa domanda.
Ci sono tre storie parallele nel romanzo che si susseguono da una parte all'altra dell'Europa: c'è Karolina, una donna di mezza età che vive a Bruxelles e che deve affrontare la scomparsa del figlio Andreas, c'è Khaled, un ragazzino immigrato clandestinamente per lavorare in un cantiere edile, c'è Orso, un anziano molto scorbutico che vive nella Pianura Padana emiliana. Ciò che colpisce di più dei personaggi è la loro solitudine. Vivono in un tempo e in luoghi come sospesi, fuori dalle normali coordinate spazio-temporali. Tutti e tre sono accomunati dall'impossibilità di trarre conforto e aiuto dai propri simili: nessun familiare o amico che li comprenda e li sostenga. La società stessa li respinge, vivono in luoghi dove è stato perso, sembra, il senso di solidarietà, di empatia, di rispetto verso gli altri. É un mondo che non è reale, è un mondo ovattato, sotterraneo, dove vivono i fantasmi. É un mondo che ha perso la capacità di accogliere e proteggere ed è diventato spettrale, dove creature immateriali si manifestano guardando gli uomini con le sembianze silenziose e atterrite di bambini morti.
Evelina Santangelo ha voluto raccontare alcune ossessioni e paure che pervadono il nostro tempo in modo diverso: ha dato concretezza agli spettri e, allo stesso tempo, ha raccontato cose inverosimili e assurde che invece sono accadute veramente. Tutto ciò dà vita ad un romanzo originale e forte. Ci colpisce e ci porta con sé fra realtà e immaginazione alla ricerca di una chiave di lettura alternativa su ciò che avviene intorno a noi e dentro di noi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Da un altro mondo 2018-12-15 22:37:54 Mian88
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    16 Dicembre, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Mondi a confronto

Tre storie di uomini e donne i cui destini sono soltanto apparentemente separati. Bruxelles. Una donna, una madre, Karolina, che da quando suo figlio Andreas è misteriosamente scomparso non riesce a darsi pace tanto che pur di ritrovarlo inizia una ricerca che la conduce nei luoghi più bui e estremisti dacché soltanto accettando quella violenza, quel mondo jihadista che il giovane ha abbracciato, potrà ritrovarlo. Khaled, adolescente originario di Aleppo, arrivato in Europa con il fratello Nadir per fuggire alla miseria e con la falsa promessa di un lavoro che di fatto non è altro che sfruttamento, che cela ancora odio, che cela ancora discrimine, che cela ancora soprusi, brutalità, morte, viaggia da nord a sud; deve raggiungere la Sicilia. Ma dov’è finito quel fratello di cui tanto parla? Cosa ne è stato di lui? Perché è solo e perché ha quale unica compagnia il suo trolley rosso? Perché vuol a tutti i costi arrivare a Palermo? E poi ci sono loro, i “bambini viventi” in quel della Pianura Padana, con le sue ombre, con la sua nebbia, con quei fantasmi che odorano di morte in quella quotidianità scolastica. Ed ancora, suggestioni, solitudini, Orso che vive con il cane Lupo, la folle veemenza e aggressività degli skhinead che si accaniscono con i rom colorando di rosso i cieli, un rosso dettato dalle fiamme che si irradiano verso l’alto. Questi sono i protagonisti, gli ingredienti che costituiscono “Da un altro mondo”.
Tre storie apparentemente incanalate su binari paralleli destinati a non incontrarsi mai ed invece accomunate da un unico denominatore comune che le porta ad intrecciarsi inesorabilmente tra loro: la miseria. Una miseria radicata, invincibile, che corrode, che genera odio, che è sfruttata per manipolare e alimentare il male e per celare, ancora, debolezze, paure, fragilità.
Non è semplice la lettura di questo romanzo a firma Evelina Santangelo. Non è semplice perché seppur sia ambientato in un futuro prossimo, il 2020, è caratterizzato dalla capacità unica di delineare la precarietà in cui ciascun individuo vive, con cui ciascun individuo è chiamato a fare i conti in quella che la nostra attuale realtà. Equilibri che si spezzano, schemi che vanno in frantumi, certezze che vengono meno, cadute su cadute. La sua difficoltà è dettata, ancora, dall’inerzia, dall’umanità inerme, dall’indolenza di quel genere umano che per quanto si osservi allo specchio, sembra sempre più incline a volgere verso l’autodistruzione, verso la morte. Un decesso lento, inesorabile, preceduto dal decadimento fisico e morale, dalla malinconia, da quella speranza che viene meno e non lascia posto ad alcuna possibilità di rivalsa.
A cornice di uno scenario duro, rude, crudo e di una trama solida e ricca di contenuti e spunti di riflessione si aggiunge uno stile narrativo preciso, minuzioso, chiaro e privo di fronzoli.
Una perfetta fotografia della realtà odierna, un testo che mira a toccare le corde più intime e che invita chi legge ad auto-interrogarsi. Un elaborato che sinceramente lascia il segno.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante
Il cognome delle donne