Narrativa italiana Romanzi Il segreto del Morbillaio
 

Il segreto del Morbillaio Il segreto del Morbillaio

Il segreto del Morbillaio

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Un poeta. Il suo segreto. Uno scontro sbilenco e surreale. L'unico, grande, orgoglio di Vermiziano borgo fatto di geometrie iperboliche e personaggi eccentrici è Saturnetto Vinceslovo detto Morbillaio, che qui nacque, visse e vergò i suoi versi immortali. Ma cosa accade quando viene dissepolto un preziosissimo manoscritto inedito del defunto vate? Di tutto. Su un fronte il club dei vetusti "Amici del Morbillaio", che vuole proteggere l'immagine austera del letterato; sull'altro un bislacco gruppo di ragazzini decisi a scoprire la verità sul poeta. A corredo del romanzo le illustrazioni originali, opera dell'autore.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il segreto del Morbillaio 2010-04-03 19:40:11 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    03 Aprile, 2010
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Personaggi d'autore

Fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo visse a Vermiziano, paese di gente ignorante, analfabeta e polentona, Saturnetto Vinceslovo, da ricordare e da venerare per le sue qualità poetiche, tanto più sorprendenti qualora si consideri l’ambiente in cui si sviluppò a livello eccelso la sua qualità artistica. Prima che si vada a cercare su un libro di storia della letteratura italiana o su internet il nome di questo personaggio è doveroso premettere che è solo frutto della fervida fantasia di Danilo Giovanelli, autore di questo romanzo di genere fantastico che ha vinto nel 2008 il Premio iNarratori. Del resto bastano poche righe per comprendere che Saturnetto Vinceslovo non è mai esistito e sono quelle con cui si spiega il suo soprannome, Morbillaio, che nulla ha a che fare con la nota malattia infantile, se non per le piccole cicatrici che portava sul volto provocate dalle forchettate dei parenti, tutti presi dalle gran mangiate di polenta al punto che nemmeno riuscivano a distinguere questo cibo dal volto giallognolo del futuro poeta e quindi affondavano i rebbi dove capitava, anche nella carne del pargoletto.
A distanza di molti anni, morto già da tempo Saturnetto, la vicenda prende corpo partendo dalla scuola costruita in suo onore ed edificata sulla sua stessa vecchia casa.
Ogni pagina che scorrevo, prendendo le annotazioni del caso, mi veniva continuamente alla mente un romanzo ben più famoso, I ragazzi della via Pal di Ferenc Molnar. Non è che lo sviluppo della trama sia uguale, ma ci sono analogie in un ritratto garbato del passaggio dall’infanzia alla pubertà.
Impostato come un giallo il racconto non presenta tuttavia tensioni particolari o spasmodiche e anche lo scioglimento del mistero su cui è intessuta la fragile vicenda non è di quelli che faranno epoca fra gli appassionati.
Non era sicuramente uno scopo dell’autore imperniare il tutto sull’atmosfera del thrilling, perché lui voleva scrivere un romanzo i cui personaggi contano più della vicenda.
E sono protagonisti godibilissimi, azzeccati al meglio, una squadra di figure che, pur nell’evidenza caricaturale, riporta simboli di salti generazionali con una vena comica che induce il lettore ad amarli tutti.
Dal plurilingue Ebète, che mescola le parole in una sorta di personale esperanto, a Elio Sumello, gran secchione, ma simile a un batrace, dalla dotta Donnetta al bizzarro maestro Tomino è tutto un agitarsi di ombre che poco a poco schiariscono per essere focalizzate dalla mente e quindi diventare più familiari.
Sinceramente, a un certo punto ho quasi dimenticato la trama per godermi le situazioni, anche umoristiche, in cui i protagonisti si ficcano quasi spontaneamente, come se fossero liberi di costruire la storia, indipendentemente dalla volontà del loro creatore, che più che imporre suggerisce.
Ne esce un romanzo di straordinaria freschezza e assai gradevole, 179 pagine che volano via e con loro le inevitabili fantasie dei lettori, in un sano divertimento sia per gli adulti che per i ragazzi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
41
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Ricordatemi come vi pare
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
T
T
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
I giorni di Vetro
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
Ti ricordi Mattie Lantry
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ambos mundos
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Il mantello dell'invisibilità
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Chi dice e chi tace
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene

Copyright 2007-2024 © QNetwork - Tutti i diritti sono riservati
P. IVA IT04121710232