La biblioteca dei sussurri
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
La casa sul fiume Dora
Desy Icardi dopo aver avuto un ottimo riscontro di pubblico con L’annusatrice di libri e La ragazza con la macchina da scrivere, torna in libreria con un nuovo, accattivante, romanzo intitolato La biblioteca dei sussurri, edito da Fazi.
Un libro di cui non si può che essere entusiasti; un inno ai libri e alla lettura che giunge dopo aver parlato del senso dell’olfatto e del tatto nei suoi due precedenti romanzi, ora si dedica al senso dell’udito.
Racconta una fiaba dei giorni passati. Narra, infatti, la storia della piccola Dora, nata a Torino e vissuta nella casa vicino al fiume Dora, appunto. Una casa del tutto particolare, dove le caratteristiche principali erano che vi si faceva un gran fracasso:
“Eravamo gente comune, che nella casa sulla Dora faceva cose comuni, solo che le facevamo emettendo il maggior fracasso possibile: sbattevamo le porte, ci lanciavamo lungo le scale facendo rimbombare ogni gradino, trascinavamo le sedie sul pavimento costringendole a gemere e ci chiamavamo a gran voce spiegata da una camera all’altra come se una sterminata distanza ci separasse.”
Con la piccola Dora vivono il padre Luciano e la madre Bianca, la zia Maddalena e il figlio Fulvio, e la prozia Dorina, detta Dorina degli spifferi:
“Lei e la casa sulla Dora erano una cosa sola; la prozia non se ne allontanava mai per più di qualche ora, salvo la prima domenica di ogni mese quando si metteva in ghingheri e dopo la messa andava a far visita a certi suoi cugini che vivevano in città, trascorrendovi la giornata. In quelle ore senza di lei, il vecchio mobilio della casa scricchiolava più del solito, quasi piangesse la sua prolungata assenza.(…)Nel paese del Monferrato dov’era nata e vissuta fino al giorno delle sue nozze, la prozia era nota come “dorina degli spifferi”, e così continuò ad essere chiamata anche nel nostro quartiere e in tutti gli angoli di Torino nei quali mostrò le sue singolari abilità d’ascolto”. Con loro ci sarebbe dovuto anche essere lo zio Bruno, marito di Maddalena, ma lui fa solo comparse saltuarie dovute al suo lavoro di rappresentante di caramelle. Nella casa sulla Dora, però, fa spesso la comparsa la Morte, chiamata dalla prozia “Catlina”:
“La morte visitava spesso la nostra casa; si insinuava con discrezione strisciando lungo le pareti per accomodarsi silenziosa e compunta sul divano; ogniqualvolta zia Maddalena si aggravava. Quando poi superava la crisi, la morte si alzava dal divano con aria delusa di una zitella che dopo aver atteso tutto il pomeriggio la visita di un corteggiatore realizza finalmente che non si presenterà.
L’aspetto di Catlina non era spaventoso come ci si potrebbe immaginare; (…)addosso a lei splendevano però decine di gioielli, quelli che – diceva la prozia- gli avari avevano tenuti nascosti con cupidigia, pensando di serbarli per sempre, senza fare i conti con la propria mortalità.”,
e quando Catlina si prende proprio lo zio Bruno, per la nostra protagonista inizia un periodo di sofferenza e di silenzio. Per cercare di superare la tristezza, il cugino Fulvio la porta in visita alla Biblioteca Civica Centrale, dove fanno conoscenza con uno strano, quanto saggio, personaggio: l’avvocato Edmondo Ferro:
“L’avvocato Ferro è una vera leggenda tra i lettori della biblioteca, di lui si dice che abbia incominciato a leggere a soli tre anni e che sia risoluto a non morire prima di averne compiuti centotrè, cioè un secolo tondo di lettura. Si racconta anche che possieda una ricchissima biblioteca privata.”
Con l’avvocato Dora inizia un percorso di lettura e di formazione assai intrigante e potente al punto di cambiare per sempre la sua esistenza. Che accadrà’
La biblioteca dei sussurri è un inno all’amore per i libri e alla lettura che mi ha assolutamente conquistato con grazia e persuasione. Per chi ama i libri è letteralmente un invito a nozze. Ad esempio mi ha colpito “la lista degli innamorati” che l’avvocato Ferro compila , ovvero:
“Nella mia lunga vita non sono stato abile nel maneggiare l’amore, mi permetto tuttavia di suggerirti la lettura dei romanzi dai quali ho tratto i migliori insegnamenti, che ahimè non ho avuto la saggezza di mettere a frutto. Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Anna Karenina di Tolstoj.Leggendo questa “lista degli innamorati” sperimenterai i diversi modi di intendere l’amore.”
Nei tempi attuali delle mode dei corsi di scrittura creatura, Desy Icardi entra in punta di piedi nelle menti dei lettori, e accanto ad un preciso percorso di lettura formante una coscienza narrativa di tutto rispetto, ci racconta, con perizia e metodo, il percorso di esistenza di vita di una persona chiamata Dora. Con lei inizieremo e finiremo un cammino di vita non solo destinato a lasciare un profondo solco nel campo della narrativa, ma anche un segno nei lettori di ogni forgia. Vivamente consigliato, si resta ammaliati da tale lettura.