Narrativa italiana Romanzi Le nostre assenze
 

Le nostre assenze Le nostre assenze

Le nostre assenze

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Due ragazzini scoprono una tomba etrusca e decidono di scavarla di nascosto da tutti dopo la scuola. Vent'anni dopo una bambina viene rapita in America e rinchiusa nella stanza di una pensione, insieme a un gattino di nome Spunky. Cosa unisce i due eventi? "Le nostre assenze" è il racconto di questi due decenni e degli avvenimenti che hanno coinvolto tre generazioni di una famiglia toscana, di un uomo in fuga dai campi di concentramento, di una donna che ritrova il suo primo amore dopo una vita intera. Ma è anche la storia di un padre incapace di affrontare il proprio ruolo e di una madre troppo giovane per proteggere il figlio, di un ragazzino povero che vive nelle case popolari "al di là della rete" e di una sete di vendetta che consuma tutta un'esistenza.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.5  (2)
Contenuto 
 
3.5  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le nostre assenze 2022-05-23 16:58:50 Mian88
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    23 Mag, 2022
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Assenze e presenze nelle assenze

«Raccontava di quando gli avevano messo i punti; era stato tenuto fermo da tre infermieri. Insomma, si atteggiava a ometto. Uno che ha visto mezzo mondo e te lo racconta con poca voglia tenendosi per sé il più bello, perché tanto non sapresti capirlo mai.»

Piccola ma doverosa premessa: Sacha Naspini torna in libreria con “Le nostre assenze”, opera classe 2012 che volontariamente è stata riampliata e riformulata per la inedita pubblicazione con E/O, casa editrice che si sta prodigando di ripubblicare tutti i titoli dell’autore precedentemente usciti con altri marchi editoriali. Questo ha comportato una rilettura dell’opera in chiave più matura e una conseguente rielaborazione della stessa. Per questo, arriva adesso tra gli scaffali in una formula completamente rinnovata.
Premetto di aver letto in passato l’edizione a cura di Elliot editori e di essere rimasta altrettanto affascinata dall’edizione 2022 a cura delle Edizioni Est/Ovest. Naspini ha la grande e unica capacità di riuscire ad arrivare ai suoi lettori con grande empatia e forza narrativa. Questo dipende anche dal fatto che lo scrittore introduce all’interno dei componimenti tanto di sé. Come, appunto, in “Le nostre assenze” dove il riferimento autobiografico è chiaro e inequivocabile.
Tra queste pagine a parlare è un ragazzino. Un giovane di nemmeno dieci anni che vive in quel della Toscana, teatro e scenario consono alle varie opere, senza nome effettivamente conosciuto, che vive in una realtà familiare disfunzionale. Se la madre lo ha avuto in giovanissima età, il padre è fin troppo spesso assente e la nonna, Bina, è l’unica ad essergli vicina. Anche nei momenti di dispetto maggiore. Sovrappeso, dispettoso, irruento, è il giovane, in particolare nei confronti di Michele che vive in una specie di discarica alimentandosi delle merendine che gli fornisce il protagonista e abbigliato con i suoi abiti smessi. I piccoli antieroi vivono nel territorio per eccellenza dei tombaroli cacciatori di tombe e reperti etruschi. Lo stesso padre del ragazzino non è da meno in questa arte. E come può il figlio insieme al succube Michele sottrarsi al sogno di trovare quel tesoro capace di assicurare ricchezza e prestigio? Non desideriamo forse tutti trovare quel tesoro sepolto che possa darci serenità, gioia, felicità e appagamento? Quel tesoro che ci completi e renda pieni e satolli di emozioni?
La storia prosegue con rapidità, con tono drammatico, con forza. Si lascia il paese, ci si sposta a Follonica, poi ancora a una dinamica famigliare che sarà oggetto di legami e sentimenti. Un fatto sconvolgerà il giovane ma rappresenterà per lui anche un momento di rinascita.
Una storia violenta, complicata ma anche di grande impatto emotivo. Al tutto si somma una penna che scava nel profondo, che tocca le corde più intime e oscure, che non fa sconti. Il tutto con una visione lucida e cristallina.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Le nostre assenze 2012-06-04 09:01:40 gracy
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
gracy Opinione inserita da gracy    04 Giugno, 2012
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Bambini deviati....

Premesso che ho letto qualche anno fa "I cariolanti" dello stesso autore, un grandioso libro dove la scrittura creativa, il personaggio Bastiano erano un comune denominatore che ha mantenuto alti i livelli dalla prima all'ultima pagina. Il dolore e la percezione del vuoto, del macabro che si insidia nell'uomo ha origini ataviche ed anche in questo romanzo "le nostre assenze" la percezione è la stessa ma con una differenza, le prime cento pagine ti mettono ansia perchè qualcosa di sinistro e diabolico sta succedendo riga dopo riga. E' sempre colpa dei genitori se i figli sono buoni, se sono cattivi, se sono intelligenti o se sono dei codardi, ma se subentrano le assenze di chi è la colpa? Di Bastiano e dei cariolanti sicuramente! Peccato, è mancata la sua presenza e il suo spettro non è l'amico di Michele. Poi finisce col risaltare situazioni non solo poco credibili, ma molto estreme e che lasciano il gusto amaro fino a quando mi sono detta che il finale forse era troppo "americano".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante