Narrativa italiana Romanzi Più forte di me
 

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Letteratura italiana

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Improvvisamente il marito le annuncia che vuole andarsene a vivere con un'altra donna. È finita. Per l'equilibrio già estremamente precario della nostra eroina è una gran botta. E beve. Tutto quello che lei tentava di tenere assieme crolla di colpo e il girotondo un po' allegro e un po' sinistro delle sue giornate, il suo balletto personale con l'autodistruzione prende un'accelerata. E beve. Tocca il fondo. Crolla. Nella clinica dell'Olivier dove l'amico Fred l'ha fatta ricoverare, tenta di guardare la vita da un'altra prospettiva. Pian piano nascono legami veri e profondi con la banda di matti disperati e ubriaconi che come lei sono lì a ripulirsi. Le quattro settimane previste per la cura sono quasi alla fine quando arriva "Igor il terribile", uno sbandato appena uscito di galera. lnfrangendo una delle regole base, nasce un amore fatto di sesso e disperazione. E questo complica terribilmente le cose.



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Più forte di me 2013-03-28 12:20:29 Ally79
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Ally79 Opinione inserita da Ally79    28 Marzo, 2013
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Vite disastrate.

Premessa:
se nella vita non siete mai stati nel letame fino al collo non leggete la Campo.
Se siete sereni ed equilibrati non leggete la Campo.
Se la vita vi sorride e scorazzate felici nei prati come Heidi non leggete la Campo.
Se odiate gli autori scurrili non leggete la Campo.
Se avete la fissa della regola grammaticale non leggete la Campo.
Se in certi giorni le nevrosi non vi si attorcigliano fino ai capelli non leggete la Campo.
Insomma la faccio breve:se siete sempre stati mentalmente sani ,del genere che uno psicoterapeuta con voi non saprebbe cosa farci, non leggete la Campo.

Questa donna è una folle e io adoro le donne folli.
(Tra l’altro,non so se vi risulta,ma io ho notato che sono molto più spesso le scrittrici ad essere completamente pazze.Forse è disinibizione,forse passione,forse è solo che siamo più contorte.Fatto sta…)
Questo romanzo è brutale.
In primo luogo per i temi trattati:l'alcolismo e le sue varie derivate.
In secondo luogo proprio per i toni,per lo stile narrativo.Nulla ci viene risparmiato in crudezza,ma personalmente trovo che ciò ci venga ripagato in onestà.
C’è vita dentro queste parole.Una vita misera,difficile.Perchè capita.Perchè cosi funziona.
Perché a volte oltre i torti che ci vengono dagli altri ci sono quelli che noi stessi ci infliggiamo.
C’è malattia,disagio psicologico,mancanza d’amore,disistima personale,autodistruzione.
Ma attenzione non è il resoconto di un disastro,l’autrice non ci “marcia”sopra:semplicemente per raccontare come si esce dall’inferno bisogna prima spiegare cos’è.

Alle ultime righe ho sorriso e avrei voluto esultare come un campione di boxe dopo la vittoria.
Perché se siamo bravi ,tenaci e forti la nostra rivincita sulla vita ce la prendiamo.
Eccome se ce la prendiamo.E ha un gusto esaltante.

Io ho trovato una nuova pazza da amare.A voi la scelta di conoscerla o meno.

P.s.:Momento sdolcinato.Questo libro è un regalo della mia meravigliosa amica Eva.
Mentre lei è in Sicilia a tracannare arancini,cannoli e quanto altro voglio ricordarle anche qui quanto infinitamente le voglio bene.In media ce lo diciamo almeno due volte al giorno…ma abbondare nelle espressioni d’amore non è mai peccato.Grazie sorella interrotta ;-)

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