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Quando cadono le stelle Quando cadono le stelle

Quando cadono le stelle

Letteratura italiana

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Un attore famoso, alcolizzato e depresso in privato, ma in pubblico simbolo del "sogno americano", riceve una notizia personale che gli cambierà la vita per sempre. Il più grande artista del mondo, durante l'occupazione nazista, rende immortale la figlia della donna di servizio di un hotel su una spiaggia di Juan-les-Pins, in Francia. Un giovane scrittore newyorchese s'innamora della figlia di un Premio Nobel per la letteratura. Questa relazione lo sconvolgerà a tal punto da pubblicare uno dei libri più venduti al mondo. Un anonimo funzionario di una compagnia di assicurazioni si occupa di sicurezza sul lavoro. Conosce una cameriera in un bordello nel ventre nero di Praga e, grazie a lei, troverà il suo modo per salvare l'umanità. Un romanzo corale che ci racconta i luoghi oscuri di quella società dello spettacolo diventata un incredibile e pirotecnico "Grande Show".



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Quando cadono le stelle 2016-10-04 01:06:56 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    04 Ottobre, 2016
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Dove vanno a finire le anatre quando il lago gela

Gian Paolo Serino: chi meglio di lui, che affonda le sue radici nella critica letteraria, poteva progettare un’opera che ritrae volti e corpi a raffigurare il disagio e l’infelicità degli interpreti del sogno americano e dello star system?
In “Quando cadono le stelle”, otto icone proclamano la propria identità prima e poi s’incontrano tutte insieme nel finale, in un’installazione di Maurizio Cattelan, a sfidare per sortilegio artistico le leggi dello spazio e del tempo.

Non voglio svelare quali siano i personaggi che rivivono nelle parole e nel creazionismo di Serino, preferisco fornire qualche indizio di alcuni personaggi ai quali viene assegnata la rappresentazione del “male di vivere”. Sarà facile riconoscerli…

Sotto l’eleganza e la bellezza di un attore, si nasconde un bambino che non ha saputo reagire alla sofferenza familiare (“Io sono Archibald Leach… Avevo nove anni quando è morta mia madre. Papà aveva detto che era partita per curarsi e che poi il cancro l’aveva uccisa”) se non con la violenza e l’alcol.

Un aspirante scrittore s’innamora della figlia di un premio Nobel per la letteratura (“Secondo te dove vanno a finire le anatre quando il lago gela, d’inverno?”): quando “il giovane…” si arruola e parte per l’Europa, lei non risponde più alle lettere, lui scoprirà che l’amata, forse affetta dal complesso di Elettra, è divenuta la moglie di Charlie Chaplin.

Il signor K. è un burocrate (“Impiegato all’Istituto di assicurazioni anti infortuni sul lavoro”), parla con l’insetto Gregor, frequenta le ragazze di madame Nediakina (“che scimmiottavano il Burlesque”) e nel postribolo si lascia conquistare da Hansi, vittima della violenza del padre. Ci sono tutte le premesse per fondere vita e letteratura…

Un altro grande scrittore (“Chiamatemi Ernestina”) cerca di esprimere in tutti i modi vitalità e virilità, ma alla fine soccombe schiacciato sotto il peso del passato (il padre suicida) e divorato dalla nevrosi (“Per tutta la vita ho cercato di uccidere Ernestina”).

Giudizio finale: ritrattistico, interpretativo, sincretistico.

Bruno Elpis

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... le opere di Tennessee Williams. O di Francis Scott Fitzgerald.
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