Narrativa italiana Romanzi Scarpette bianche
 

Scarpette bianche Scarpette bianche

Scarpette bianche

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Personaggi equivoci e grotteschi si aggirano in Abruzzo, in quel luglio del 1943. Tante domande sovrastano il paesino abruzzese, così come le lettere anonime che improvvisamente cominciano a essere recapitate. La notte in cui i tedeschi giungono da invasori e non più da alleati, una fragile vecchina viene uccisa. Sembra il delitto compiuto da un ladro occasionale, ma la vecchina non era né fragile, né indifesa. Custodiva importanti segreti a cui tutti i personaggi del romanzo danno la caccia. Solo uno, però, riuscirà a capirne l’essenza. Lo stesso che inseguirà l’Amore, quello che non si cura di chiedere la nazionalità e il credo politico di chi incontra. Quell’Amore che avrà ragione del gioco delle parti e ridonerà la giusta dimensione a un mondo sconquassato dalla guerra e dall’odio.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Scarpette bianche 2013-07-24 04:01:41 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    24 Luglio, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una spy story italiana

Scarpette bianche, il nuovo romanzo di Arturo Bernava, è sostanzialmente una spy story italiana, ma giocata nell’ambito di un grande conflitto (la seconda guerra mondiale) e circoscritta per buona parte delle pagine alla realtà di un piccolo paese, prossimo a Chieti, città che fa da palcoscenico nell’ultima parte dell’opera. La tensione c’è, c’è pure un morto ammazzato, una vecchina dall’apparenza innocente, ma odiata da molti per i suoi sporchi intrallazzi. Poi ci sono un prete molisano, dalle mani grosse come pale, un maresciallo dei carabinieri, esautorato di fatto dagli occupanti tedeschi e che desidera onorare la sua divisa, due medici, uomo e donna, che dapprima si guarderanno in cagnesco e poi finiranno con lo stimarsi e anche più…; figurano inoltre un capitano delle SS, freddo, glaciale, colto, amante dell’Italia, ma non degli italiani, un bambino orfano, all’apparenza schizofrenico, un gerarchetto fascista invaghitosi di una giovane vedova illibata, pronto a condurla all’altare - ma il matrimonio non si farà, perché non si può fare -, una bambina che ama la nonna paterna e che la cura con la massima dedizione e c’è questa nonna, dal comportamento enigmatico, che alterna momenti di lucidità a lunghi periodi di assenza.
Ci sono poi le scarpette bianche, che appaiono sporadicamente, pur dando il titolo all’intera opera, ma che sono importantissime, come chi, leggendo, capirà.
E infine (siamo nel periodo dal luglio 1943 al giugno 1944) ci sono tanti che cercano dei documenti importantissimi, spariti durante la fuga del re dopo l’8 settembre. Si tratta del famoso carteggio Churchill – Mussolini, di primaria importanza per tutti i paesi in conflitto.
A prima vista sembrerebbe uno di quei romanzi oggi in voga, fatto di inseguimenti, di tranelli, di sparatorie, ma non è cosi, anzi la vicenda della ricerca di questi documenti, pur non secondaria, fa da filo conduttore alla storia di un paese martoriato dalla guerra, all’insensatezza di uomini privi della benché minima pietà, ai ritratti puntuali e vivi di personaggi che a loro modo, e senza saperlo, sono degli eroi; non manca poi l’amore, un’antica molla che fra tante rovine permette di risorgere, di ritrovare una speranza di vita che l’abbrutimento quotidiano aveva sepolto.
E sta in ciò l’autentico valore dell’opera, sta anche nelle contrapposizioni di figure, nelle descrizioni, assai efficaci, di tanta povera gente in fuga dalla guerra. Poi c’è anche la tensione della vicenda spionistica che prende corpo dapprima lentamente e poi quasi esplode nelle ultime pagine.
Bernava riesce a manovrare con perizia i non pochi personaggi, a farli incrociare, narrando talora con ironia, a volte con malinconica pietà, in un italiano sempre corretto e assai scorrevole.
Credetemi, questo libro non attrae solo per la bella copertina, un riuscitissimo fotomontaggio di Vincenzo Bosica, ma per l’equilibrio generale, il ritmo costante senza cadute, per la simpatia di alcuni protagonisti e l’antipatia di altri, per una vicenda tinta di giallo che avvince e che si risolve con un finale logico e convincente.
Di conseguenza, la lettura è più che raccomandabile.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante