Silvinia Silvinia

Silvinia

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Un gruppo di bambine di nazionalità diversa, a Idrisia, paese della Sicilia orientale, trasporta nottetempo bisacce di farina fin dentro il cono di un vulcano spento. Lì, nelle viscere della terra, ci sono i panettieri occupati a impastare il pane fragrante che, all'alba, le fornarine porteranno in ogni angolo delle terre di Idrisia. Bonaviri rievoca così le radici ancestrali della propria memoria siciliana, sviluppando una narrazione cruda e dolente che si dipana nella storia di Silvinia, la più bella e gentile delle fornarine, scomparsa, forse in mare, o forse rapita durante una festa sul litorale. Ma ogni desolazione è comunque riscattata dall'umorismo di Bonaviri, ora ilare e giocoso, ora nero, ma sempre avvolto nella luminosità di una lingua simile a certe nuvole cavalcate, in primavera, da un sole iridescente.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Silvinia 2013-02-14 15:33:34 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    14 Febbraio, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Nulla è più presente del passato

Giuseppe Bonaviri, romanzo dopo romanzo, non finisce di stupirmi, mai uguale pur nell’ambito di un itinerario logico che ha accompagnato nel tempo la sua produzione. Se si parte dalla prima opera, Il sarto della strada lunga, edito nel 1954, e che può essere considerata di stampo naturalistico, quasi nel filone verghiano pur evidenziando a sprazzi quei riferimenti onirici più accentuati in lavori successivi, e si procede nel tempo si arriva a La divina foresta, del 1969, quasi un poema, la cui scrittura immaginativa prende definitivamente corpo e svincola da quello che può essere un’osservazione di stampo realistico per confluire magmaticamente in una trascendenza delle cose, in particolare della natura, le cui sensazioni, elaborate inconsciamente e metabolizzate, si esplicitano in un fantasmagorico caleidoscopio di immagini quasi surreali.
Negli anni successivi questi ricordi infantili, che con il susseguirsi delle età dell’autore inevitabilmente sfumano, diventano più sostanza del loro significato che figure, paesaggi e storie relative. Poco a poco risultano il frutto di una proiezione onirica, di un mondo lontano mescolato fra la fantasia di un bimbo e quella più creativa di un adulto. E’ così che fioriscono metamorfosi e allegorie, un segno distintivo dello scrittore di Mineo, sempre più incline a mediare la realtà oggettiva con le soggettive sensazioni della stessa.
Ed é questo anche il caso di Silvinia, romanzo pubblicato nel 1997, che rievoca la dolorosa epopea dei nostri emigranti, in particolare di quelli siciliani, dall’Etna a Manhattan, alla ricerca della piccola Silvinia. Lei è una fornaia che porta insieme ad altre bimbe la farina in fornerie site in un vulcano spento, da cui escono pani fragranti, che vengono riportati e distribuiti fra le genti dell’isola. Sparisce, non si sa dove sia finita, tutti la cercano, in particolare il padre fornaio Salvatore Casaccio che si reca perfino in America, nel caso sia là (si noti che questi è un personaggio reale, nonno materno di Giuseppe Bonaviri).
Il viaggio per mare è un’ulteriore occasione per dare sfogo alla grande fantasia dell’autore con immagini che ricordano le illustrazioni della Divina Commedia di Doré, o che rievocano atmosfere melvilliane, in un crescendo proprio dell’opera sinfonica che trova il suo naturale e definitivo acuto in una Manhattan allegorica, brulicante di immigrati riuniti per commemorare il quinto anniversario della scomparsa di Silvinia e dove il funerale dello stesso Salvatore Casaccio assume una ridondanza creativa che vede partecipi il sindaco Fiorello La Guardia, Charlie Chaplin che veste i panni di Charlot, celebri protagonisti dei cartoni animati, quali Paperino, la Bella addormentata e perfino un attore come James Stewart, in un caos e una sarabanda infernali, che visivamente possiamo ritrovare solo in certe pellicole di Federico Fellini.
La nozione di tempo viene ad essere così annullata, passato e presente diventano un unicum e il corso della vita è visto da un adulto con gli occhi di un bambino. Nulla è dovuto al caso, siamo un istante nell’eternità e il candore di quest’uomo lo spinge a raccontare con altrettanta apertura d’animo una storia che può essere vista come la metafora dell’esistenza, di quella inutile ricerca di se stessi a cui mai si approda se non quando si lascia il mondo.
Comunque le interpretazioni possono essere e probabilmente sono molteplici, perché quel discorso della farina che diventa pane, per poi essere distribuito, ricorda tanto l’eucaristia, qui forse vista non sotto l’aspetto propriamente religioso, ma come partecipazione di ognuno all’umanità a cui tutti dovrebbero dare per poter ricevere, insomma al di là della fantasmagoria che balza agli occhi ci sono messaggi ben più profondi, occasioni di riflessione, di ritorni sulle pagine, di soste più o meno prolungate, in ogni caso indifferibili, se si vuol cercare di entrare in sintonia con questo grandissimo scrittore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Tutti i libri scritti da Giuseppe Bonaviri.
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante