Narrativa straniera Romanzi Il lottatore di sumo che non diventava grosso
 

Il lottatore di sumo che non diventava grosso Il lottatore di sumo che non diventava grosso

Il lottatore di sumo che non diventava grosso

Letteratura straniera

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Selvaggio, arrabbiato, Jun vaga coi suoi quindici anni per le strade di Tokyo, lontano da una famiglia della quale si rifiuta di parlare. Il suo incontro con un maestro di sumo che vede in lui un “grosso”, nonostante il suo fisico emaciato, lo coinvolge nella pratica della più misteriosa delle arti marziali. Con lui Jun scopre il mondo sconosciuto della forza, dell’intelligenza e dell’accettazione di sé. Ma come raggiungere lo zen quando non si è altro che dolore e violenza? Come diventare lottatore di sumo se non si riesce a diventare grossi? Nell’affollata metropoli giapponese l’anziano Shomintzu guiderà il ragazzo lungo un percorso iniziatico che mescolando infanzia e spiritualità accompagna anche noi alla sorgente del buddhismo.



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Il lottatore di sumo che non diventava grosso 2011-09-16 08:41:25 Lady Libro
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Lady Libro Opinione inserita da Lady Libro    16 Settembre, 2011
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"In te vedo un grosso"

Il titolo può certamente strappare un sorriso a chiunque lo legga, ma non è affatto un libro comico, anche se lo sembra.
Ambientata a Tokyo, la storia parla di Jun, un ragazzo di quindici anni misantropo che per sopravvivere conduce una vita "da barbone" vendendo oggetti che "si vergognerebbe a comprare" ed è in fuga dal suo passato di cui si rifiuta categoricamente di parlare.
La sua vita però cambia con l'incontro dell'anziano maestro Shomintsu, gestore di una scuola di sumo, che continua ad affermare ogni volta che gli passa davanti che "vede un grosso in lui" e gli propone più volte di assistere ad un incontro di sumo. Ma se all'inizio Jun pensava di avere a che fare con un vecchio pazzo, decide infine di assistere a quell'incontro di "uno degli sport più stupidi del mondo con due cotechini, degni di essere ricoverati all'ospedale, che tentano di buttarsi fuori da un cerchio". Durante la gara, però, Jun rimane completamente affascinato e attratto da quella lotta, comprendendo che non è solo una questione di forza e peso, ma anche di tattica, intelligenza, astuzia e percezione. In quell'istante tutti i suoi pregiudizi si annullano e Jun inizia l'allenamento per diventare a sua volta un lottatore di sumo, mettendoci impegno, passione e forza di volontà: ma se riesce a raggiungere l'altezza minima per combattere, non riesce ad ingrassare come dovrebbe e per risolvere questo problema, Jun scopre dal maestro Shomintsu che deve affrontare i demoni del suo passato e non pensare più a niente affidandosi al corpo del mondo e della natura...

E'una piccola ma intensa storia di saggezza, dolore, odio, pregiudizio, metamorfosi e rinascita. Un libro profondo e ricco di sentimento che afferra il cuore del lettore come una dolce tenaglia, svelando segreti che pieni di filosofia di vita ed esistenza.

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Il lottatore di sumo che non diventava grosso 2010-10-15 14:05:00 phoebe1976
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phoebe1976 Opinione inserita da phoebe1976    15 Ottobre, 2010
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Sumo e Zen

Piccola favola/novella di Eric-Emmanuel Schmitt che si candida a diventare velocemente uno dei miei scrittori preferiti. Dopo il bellissimo "Ulisse da Baghdad" mi sono incuriosita alla sua produzione letteraria e ho acquistato anche questo piccolissimo libro. Ambientato in Giappone, racconta la storia di un ragazzo di strada con semplicità e poche parole.
Con il suo stile in prima persona, Schmitt ci racconta una favola morale che lascia il lettore sereno con sè stesso.
Certo, € 9 per 100 pagine non è che sia il massimo...

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