Narrativa straniera Romanzi La scatola nera
 

La scatola nera La scatola nera

La scatola nera

Letteratura straniera

Classificazione
Autore

Editore

Casa editrice

La trama e le recensioni di La scatola nera, romanzo di Amos Oz edito da Feltrinelli. Alec e Ilana non si parlano da sette anni. Il divorzio è stato brutto, le emozioni in gioco crudeli. Lui si è trasferito negli Stati Uniti ed è diventato famoso per i suoi studi sul fanatismo religioso; lei è rimasta in Israele e si è risposata con un ortodosso. Alec e Ilana hanno un figlio, Boaz, disconosciuto dal padre per un’estrema offesa verso la moglie. Boaz ormai è un adolescente irrequieto, chiama la madre “puttana” e, dopo ripetuti scatti di violenza, si fa buttare fuori da scuola. Ilana, dopo anni di silenzio, scrive ad Alec per chiedergli aiuto. Come nella scatola nera che contiene le spiegazioni dei disastri aerei, così nelle lettere scambiate tra i diversi personaggi si trovano le ragioni della loro catastrofe.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La scatola nera 2011-07-04 07:34:40 Fucina CHI
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Fucina CHI Opinione inserita da Fucina CHI    04 Luglio, 2011
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Romanzo di corrispondenza

“Mauro, hai mai letto niente scritto da un autore israeliano?”
“No, perché?”
“Dovresti, hanno una rara sensibilità…”
“Dici? E chi mi consigli?”
“Amos Oz. È bravissimo.”
“E una vita che ne sento parlare, è davvero così bravo?”
“Sì, decisamente lo è.”
“Ottimo! E con quale suo libro inizio?”
“Leggi La scatola nera.”

Poche settimane dopo aver avuto questa conversazione con un mio amico, ho comperato il libro e l’ho messo sul comodino, in attesa di finire un altro libro che avevo iniziato da tempo. Appena terminato il favoloso Marcovaldo di Italo Calvino, ho iniziato La scatola nera.
C’ho messo 3 giorni.

È un libro incredibile, scritto con rara sensibilità e poi… ha una struttura molto, molto originale.
Aperto il libro, ho visto che iniziava con una lettera.
“Che inizio interessante, raramente ho visto libri che iniziano in questo modo.”
Curioso ho proseguito, ma alla prima lettera seguiva un’altra. E poi un’altra. E poi un’altra ancora, fino alla fine.

I personaggi, questi ricchi, mai decifrabili, umani personaggi non si confrontano nel racconto, lo fanno a distanza. Il tempo nel romanzo passa, improvvisamente è passato un mese e il lettore viene a sapere solo a posteriori cos’è successo, come a volte la situazione è cambiata interamente.
La vicenda è semplice: una donna, ovvero una madre, e due uomini, di cui uno vuol essere padre e l’altro ha rifiutato il ruolo. Sono le loro le lettere più ricche e appassionate, ma non di minore interesse tutte le altre lettere dei personaggi di contorno, a volte descritti alla perfezione con due righe.

Come dicevo, la trama è semplice, sviluppata in modo molto originale e già questo basterebbe a renderlo un bel libro. Ma vi è di più. Oz mette la sua chiara impronta in molte lettere, trascinando il lettore in visioni del mondo particolari e filosofeggianti, in cui l’istinto si alterna alla dolcezza, all’odio e alla filosofia.

Lo sfondo è fatto di passione, di sensualità e carne, ma anche passione religiosa; le due passioni si affrontano, come in un gioco di scacchi, ognuno facente le sue mosse e Oz queste mosse le descrive con umana brillantezza.

I personaggi sono dei normali esseri umani, con le loro debolezze e con una grande forza: una rara, profonda sensibilità. Ma come tutti gli esseri umani subiscono cambiamenti e non sono statici, non possono permettersi di esserlo questi personaggi così pieni di passioni.

Non vi dirò altro della trama di questo libro, un libro pieno di meravigliose sorprese.
Buona scoperta.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Antonio Tabucchi
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra
Lezioni di chimica