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La società letteraria di Guernsey La società letteraria di Guernsey

La società letteraria di Guernsey

Letteratura straniera

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Gennaio 1946. In una Londra fredda e grigia, dove gli abitanti si aggirano come fantasmi fra edifici distrutti, credendo comunque in un futuro migliore, Juliet Ashton, giovane scrittrice di successo, sta cercando il soggetto per il suo nuovo romanzo. Inaspettato, lo spunto nasce da una lettera di Dawsey Adams, fattore dell'isola di Guernsey, che ha trovato il suo indirizzo su un vecchio libro usato. I due iniziano una fitta corrispondenza e lei comincia a immaginare il mondo in cui vivono quest'uomo e i suoi tanti amici, un mondo meravigliosamente eccentrico. È Dawsey a svelare a Juliet la storia della Società Letteraria di Guernsey, nata per sfuggire al coprifuoco tedesco durante l'occupazione dell'isola. Da quel fatidico momento, un gruppo di persone che fino ad allora si era limitato alle Sacre Scritture, ai cataloghi di sementi e alla Gazzetta del Porcaro scopre un genere diverso di lettura: Shakespeare, Marco Aurelio, Jane Eyre, i grandi classici. Da semplice pretesto, la lettura diventa un vero e proprio piacere, tanto che il circolo continua a esistere a e prosperare anche a guerra finita. A poco a poco Juliet amplia il cerchio dei suoi 'amici di penna' e, sempre più affascinata dalle storie degli abitanti dell'isola, dalle loro vite straordinarie, da come l'amore per i libri li abbia aiutati a superare gli orrori della guerra, decide di partire. E proprio a Guernsey riuscirà a trovare non solo l'ispirazione per il suo lavoro, ma qualcosa che cambierà per sempre il corso della sua vita.



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La società letteraria di Guernsey 2019-10-03 13:06:37 Endlesslybooks
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Endlesslybooks Opinione inserita da Endlesslybooks    03 Ottobre, 2019
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Libri, amore, resistenza, amicizia

SPOILER

Questo libro ha un nuovo titolo "Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey", un titolo bizzarro e insolito che subito incuriosisce. Guernsey è un posto che realmente esiste: è un' isola del Canale della Manica in cui la Shaffer, per ragioni oscure, vi ha messo piede. Pare un locus amoenus in cui il lettore vorrebbe perdersi. La narrazione non è altro che un romanzo epistolare tra la protagonista Juliet e gli altri personaggi. Sono le parole di queste lettere intime che danno vita al racconto, che fanno sentire il lettore ancora più legato alla storia. L'epoca storica di riferimento è il 1946, un tempo in cui la guerra è un ricordo lontano ma gli effetti sulle persone sono ancora visibili nella società. Juliet è una giornalista-scrittrice e comunica al suo editore e caro amico Sidney riguardo al tour per la presentazione del suo ultimo libro e del fatto che è in una fase di blocco per il suo nuovo lavoro: nessun'idea pare confortarla. La narrazione prende una svolta dalla solita routine della protagonista nel momento in cui riceve una lettera da uno sconosciuto proveniente da un'isola: Dawsey Adams. Pare che un libro di Juliet sull' autore Charles Lamb sia finito tra le sue mani. L'uomo le chiede consigli sull'autore e se può darle un indirizzo di una libreria visto che a Guernsey non ce ne sono da tempo. E' così che inizia una corrispondenza intima e sincera sull'amore per la lettura e sulla propria vita. Dawsey cita il "Club del libro e della torta di bucce di patata" che attira subito la curiosità della donna. Di lettera in lettera verranno rivelati dettagli sull'esistenza del Club e di come sono riusciti a sopravvivere durante l'Occupazione tedesca. Il Club è nato grazie a un maiale arrosto che i membri della comunità erano riusciti a mangiare di nascosto dai nazisti. Ma quando furono scoperti, a Elizabeth venne in mente la scusa del Club. E' proprio questo personaggio ad essere il collante della storia delle avventure avvenute a Guernsey. Lettera dopo lettera, viene a galla l'eroismo, la gentilezza di una persona che Juliet sente vicina senza mai averla conosciuta. Lei è stata portata chissà dove dai nazisti dopo essersi ribellata per l'ennesima volta alle loro regole, dopo aver tentato di nascondere un innocente prigioniero. La parte della torta di bucce di patata è legata strettamente al cibo che potevano permettersi.A quell'epoca si potevano mangiare solo patate e uno dei membri del Club decise di deliziare gli ospiti con una torta di questo tipo. Juliet rimane sempre più curiosa e affascinata da questa storia tant'è che vorrebbe interagire con gli altri. Il romanzo diventa un via vai di lettere confidenziali che raccontano episodi personali del periodo occupazionale e ovviamente di libri. In ogni racconto la figura di Elizabeth persiste ed è sempre in primo piano. La protagonista entra a contatto con un tipo di vita più semplice, primordiale, lontano dal caos londinese. Isola Pribby rivela a Juliet di Kit, la figlia di Elizabeth (che poi si scoprirà, avuta da un soldato tedesco). Clovis Fossey si appassiona alla poesia per conquistare una donna che poi diventerà sua moglie. Eben Ramsey racconta del nipote Eli e di quando i bambini vennero fatti andare nel continente per salvarli dal clima bellico, la difficile scelta di lasciarli andare o farli rimanere, il dolore del distacco. In tutta l'isola si parla dell'interesse di Juliet per questa vicenda, poiché ne vorrebbe scrivere un libro. Ecco quindi che tra la posta della giornalista appaiono lettere che disprezzano alcuni membri del Club, soprattutto la sua fondatrice. Jhon Booker, ex cameriere di una casata nobiliare, racconta di come è riuscito a salvarsi momentaneamente dai tedeschi spacciandosi per il padrone di casa. Fu Elizabeth ad avvisarlo, proprio perché sapeva delle origini ebraiche dell'uomo. Ma una volta scoperto, finì in un campo di concentramento. Emerge tutta la sofferenza, la disperazione, la fame, la mancanza di speranza che gli uomini lì dentro hanno vissuto. Dawsey le confida dell'amore tra Elizabeth e il soldato Christian. Nonostante la loro diversità culturale, erano due persone simili, contrarie alla guerra che sognavano un futuro insieme e pieno d'amore per la vita. Non tutti i soldati erano fieri di ciò che stavano facendo e alcuni rischiarono persino la vita pur di aiutare con piccoli gesti gli isolani.Amelia narra della morte del figlio in guerra, del suo dolore e delle pessime condizioni di vita di coloro che dovevano vivere ai lavori forzati per il Kommandant e i suoi soldati. Gli isolani li aiutarono come poterono, ma molti morirono di stenti e di fame. C'era un tentativo di rendere più umana una condizione totalmente all'opposto. Juliet, su invito dei nuovi amici decide di andare a Guernsey per scovare altro materiale per il libro e per conoscere la comunità di persona. Durante questo periodo la donna viene corteggiata da un ricco editor americano: Markham. Lei rimane con molti dubbi fino a quando, sull'isola, capisce che non è l'uomo giusto per lei: privo di valori, si crogiola nei suoi successi coi suoi soldi. Col tempo si renderà conto che l'uomo per cui prova dei sentimenti è proprio Dawsey al quale proporrà il matrimonio dopo diverse incomprensioni. Juliet inoltre vivrà nella vecchia casa di Elizabeth, la sente una sua cara amica, un'estensione di sè, sarà proprio lei la chiave del suo romanzo. Tutta l'isola riceve una brutta notizia da una sua vecchia compagna di sventure: la giovane è stata fucilata, ancora una volta, punita per una buona azione. Ha tentato di salvare una donna maltrattata, prendendo a botte una guardia. Un po' per questo motivo, un po' per senso materno la scrittrice sente un affetto sincero e profondo nei confronti di Kit che vorrebbe adottare.
Il libro è ricco di fatti storici documentati riportati alla luce grazie a personaggi inventati. Credo che dalle pagine emerga molto bene la vita di quel tempo specifico. I casi narrati sono eventi che le persone vivevano quotidianamente e che ancora oggi dovrebbero fare riflettere. Il Club del libro nacque come una forma di resistenza, per passare il tempo in compagnia durante un periodo oscuro della storia, queste persone si sono date forza e si sono anche appassionate alla lettura fino a poi stringere una solida amicizia. Sarebbe bello se esistesse una Guernsey per ognuno di noi, un luogo dove trovare la pace che a volte serve.


"Spero almeno che questi personaggi e le loro storie portino un po' di luce sulle sofferenze e la forza della gente delle Isole del Canale durante l'Occupazione tedesca. Spero anche che queste pagine illustrino la mia convinzione che l'amore per l'arte-sia essa poesia, narrativa, pittura, scultura o musica- mette le persone in condizione di trascendere qualunque barriera l'uomo riesca a escogitare".

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La società letteraria di Guernsey 2018-04-13 21:49:45 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    13 Aprile, 2018
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I LIBRI SALVANO LE PERSONE

Ho aspettato un po’ di tempo prima di scrivere questa recensione, non riuscivo a decidermi e non trovavo le parole giuste.
Il motivo principale di questo mio tentennamento è stato perché il libro mi è piaciuto moltissimo, forse troppo.
Mi ha colpito molto questo titolo così lungo e così particolare e dopo aver finito di leggere il romanzo, sono rimasta esterrefatta e piacevolmente sorpresa.
Juliet, è la protagonista della storia, è una scrittrice ed una giornalista che vive a Londra, il libro inizia nel 1946, pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale. La città inglese e i suoi abitanti non sono più gli stessi, tutto è cambiato dopo il conflitto e tutto sembra completamente distrutto, le strade, gli edifici ma soprattutto le persone.
Questo è un romanzo epistolare, i personaggi sono moltissimi e a volte il lettore si potrebbe perdere, ma ho apprezzare il fatto che le autrici siano riuscite a mantenere l’equilibrio della storia e a renderla interessante.
Dietro il romanzo ci sono sempre delle persone e la storia di Mary Ann Shaffer è molto particolare e mi ha toccato molto, anche se l’autrice è scomparsa voglio fare questa nota e ringraziarla perché in questo testo sono riuscita a trovare dei sentimenti veri e soprattutto l’amore per i libri.
Juliet, incarna sicuramente un nuovo modello di donna molto moderna, vive da sola, ha un suo lavoro e soprattutto non si vuole sposare solo per sistemarsi. La ragazza ha trentadue anni e per l’epoca una donna di quell’età doveva essere già sistemata e avere almeno un paio di figli, mentre, per Juliet le cose sono diverse e nel corso della storia lei è sempre stata coerente con se stessa e non ha mai rinnegato i suoi principi.
Un giorno per caso la donna riceve una lettera da Dawsey Adams, che vive nella fattoria di St. Martin’s Parish a Guesney, lui sta leggendo un libro che una volta era appartenuto a Juliet ed è lì che ha trovato il suo indirizzo.
E’ proprio un libro che cambierà la vita di questa ragazza,che lettera dopo lettera, scoprirà l’esistenza del “Club del libro e della torta delle bucce di patata di Guesney” , un nome così particolare che stimola la curiosità della donna.
Qui inizia una corrispondenza tra la donna e i membri del club del libro che a tratti la sconvolgerà e a volte la farà sorridere, ad un certo punto Juliet si propone di scrivere un libro sulla loro storia e sul loro club letterario.
I libri sono riusciti a salvare dalla guerra alcuni degli abitanti dell’isola e li hanno tenuti uniti.
Guesney è stata occupata dalle truppe tedesche nel 1940 e la vita per queste persone non è stata più la stessa, tutte le comunicazioni telefoniche e telegrafiche furono interrotte, il cibo era scarso come gli indumenti, le scarpe e la carne era una cosa molto rara da trovare.
Il club nasce una sera, quando Amelia Maugery riesce a nascondere un maiale e invita alcuni abitanti del paese a mangiare e tra un bicchiere di vino e una chiacchiera non si accorgono di essere andati oltre l’orario previsto per il coprifuoco, così cercano di attraversare i campi e di tornare a casa.
Ma vengono scoperti ed è Elizabeth McKenna ad inventarsi l’esistenza del club letterario ed è così che poi iniziano gli incontri tra i membri del club.
La torta di bucce di patata nasce perché non avevano chissà quali ingredienti per fare un dolce e quindi hanno improvvisato facendo il ripieno di purè di barbabietole e la crosta con le bucce di patata.
Tra i vari personaggi, un po’ tutti mi sono rimasti nel cuore, ma vorrei soffermarmi su Elizabeth, l’unica del club che non scriverà a Juliet, la sua storia è molto particolare e non vi svelo nient’altro sul suo conto ma posso dire che è la vera eroina della storia.
E’ quella che tiene le redimi del club letterario, che cerca nel suo piccolo di fare qualcosa per combattere quella terribile guerra e non sappiamo molto di lei o del suo destino fino a quando non leggeremo le ultime pagine del romanzo.
Juliet e Elizabeth, seppur diverse, hanno una forza interiore incredibile , i loro personaggi diventano cari al lettore, che si appassiona alla loro storia.
Tutti noi vorremmo far parte del club e parlare di libri.
La storia di questo romanzo ti emoziona, ti spiazza, ti spacca in due, ti fa sorridere, piangere e ridere e penso che la terrò sempre nel mio cuore, un’opera che non pensavo fosse così coinvolgente e che mi ha sconvolta.
Un romanzo epistolare che vorrei che leggessero tutti per rendersi conto di quanto sia forte il valore dell’amicizia e della lealtà e quanto i libri possano veramente salvare le persone o almeno regalare dei momenti di spensieratezza.
La scelta di scrivere questo libro attraverso delle lettere rende sicuramente il testo più interessante e pieno di suspense e ho trovato che lo stile delle autrici fosse molto curato e particolarmente incisivo nelle parti dove si voleva porre l’attenzione.
I personaggi sono molti ma devo dire che ognuno ha la sua storia e il suo vissuto, ognuno ha qualche aneddoto legato alla guerra ma alcuni sono piuttosto restii a parlarne, perché le ferite non si sono rimarginate e forse non lo saranno mai.
In alcuni momenti mi sono immaginata a vivere in quel tempo, magari ad essere amica di Juliet e a ricevere quelle meravigliose lettere e nonostante in quegli anni si vivesse peggio, oggi non c’è più la stessa magia sia nei rapporti amorosi che nell’amicizia.
Un romanzo che non ti aspetti,che ti sorprende, che ti strappa un sorriso e una lacrima e che diffonde l’amore per i libri.
I libri salvano sempre, anch’io sono stata salvata da loro.

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