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Morire di memoria Morire di memoria

Morire di memoria

Letteratura straniera

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Un uomo si sveglia di soprassalto nel suo letto tormentato da una domanda: cosa ho sognato che mi ha fatto svegliare per chiedermi chi sono? Da quell’istante diventa testimone inconsapevole della sua tragedia. Le immagini si affastellano nella sua testa e tra tutte ne spicca una: lingue di fuoco che si alzano verso il cielo. Il protagonista si chiede se “come il fuoco che non rilascia calore, ma al contrario si limita a concentrarlo sottraendolo alle cose circostanti”, allo stesso modo lui concentri dentro di sé la vita di suo fratello, della sua ex moglie, dei suoi cani e di tutti quegli oggetti che occupano lo spazio che lo circonda. E fonde tutto ciò nella sua memoria per trovare, vicino a sé, qualcosa che gli spieghi chi è e, soprattutto, perché è.



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Morire di memoria 2012-04-19 17:27:01 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    19 Aprile, 2012
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Fusione di ricordi

Tre ore sono il tempo della narrazione di questo romanzo. Tre ore di ricordi, di memoria, tre ore che si dilatano nella mente del protagonista e nella percezione del lettore. E' un romanzo molto difficile da leggere e da capire, con uno stile molto particolare, una scrittura che è poesia e prosa assieme e che sicuramente non mi ha permesso di capire tante cose che l'autore ha voluto esprimere. E' un romanzo che racconta un'assenza, con passato e presente che si fondono, istantanee che si sovrappongono, intrecciano, mescolano. Dando origine a una fusione di ricordi che però il lettore percepisce come una grande nebulosa in cui è difficiole orientarsi. La memoria irrompe, lacerando il presente. Ed alcuni particolari ricorrono: il canarino, le ciabatte, la sigaretta, il fuoco. Romanzo affascinante, ma tremendamente difficile.

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