Narrativa straniera Romanzi Quanto vale un uomo
 

Quanto vale un uomo Quanto vale un uomo

Quanto vale un uomo

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Il racconto di una vita trascorsa nel Gulag staliniano ci pone di fronte a una realtà raccapricciante che tutto sommato ci sembra di avere già conosciuto attraverso testimonianze altrettanto drammatiche. Ma Evfrosinija Kersnovskaja riesce a creare quell’impatto che fa tornare in mente, a lettura finita, innumerevoli episodi, volti, voci, con un procedimento che all’inizio del Terzo Millennio appare di stupefacente novità. Raramente le vittime di un regime totalitario hanno raccontato la loro esperienza con il gusto della narrazione e con una sensibilità estetica che non vengono meno di fronte all’orrore e all’abbrutimento. La lettura di queste pagine, illustrate dagli straordinari disegni dell’autrice, cattura la nostra attenzione per l’azione in sé e per il ritmo infuso dalla vitalità della protagonista.



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Quanto vale un uomo 2009-02-11 17:07:34 loreley
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Opinione inserita da loreley    11 Febbraio, 2009

Quanto vale un uomo

La lettura è scorrevole, piacevole, ma gli orrori di cui si racconta sono tanti e nonostante la tristezza e lo sconforto, il tono dell'autrice sprona il lettore a leggere tutto fino in fondo, facendo leva sulla forza interiore e sulla speranza che non si deve perdere per non soccombere.

Il ritmo serrato e i disegni colorati rendono più lieve l'impatto con la realtà di una storia che si ripete in tutti i luoghi del mondo: la cattiveria degli uomini è infinita, la fame e le torture abbrutiscono le persone, tranne qualche rara eccezione.

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