Narrativa straniera Romanzi Sputerò sulle vostre tombe
 

Sputerò sulle vostre tombe Sputerò sulle vostre tombe

Sputerò sulle vostre tombe

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Un libro scabroso, dalle tinte forti, che mescola pulp ed erotismo e che valse al suo autore celebrità e scandalo. Nascosto sotto l'identità dello scrittore immaginario Vernon Sullivan, autore nero censurato in America a causa del razzismo, Vian ci racconta in queste pagine la vicenda di Lee Anderson, nero dalla pelle bianca che, per vendicare la morte del fratello, si fa prima ammettere all'interno di una cerchia "bene" di bianchi e poi progetta di sedurre, insieme all'amico Dex, le sorelle Asquith, tanto belle quanto fredde e inavvicinabili.



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Sputerò sulle vostre tombe 2012-12-07 16:10:15 Sharma
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Sharma Opinione inserita da Sharma    07 Dicembre, 2012
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Il bianco e il nero

Quasi sempre è consigliabile, se si intraprende una lettura di un qualsiasi libro, conoscere per somme righe l'autore e lo sfondo storico entro cui ha vissuto, vi garantisco che la comprensione del libro sarà quasi totale e senza troppe sbavature.
Per Boris Vian è stata una strada obbligata, personalità complessa e articolata oltre ad essere stato un'ingegnere fu un'artista poliedrico, si occupò di romanzi come di musica – vicino ai più grandi del jazz come Miles Davis e Charlie Parker - suonava la tromba, scriveva per la rivista di Jean-Paul Sartre, frequentava salotti letterari con la presenza di Simone de Beauvoir, per poi criticarli e canzonarli. Non c'è nulla che Vian nella sua breve vita non abbia fatto o detto, e di sicuro tra tutte queste cose una cosa non gli mancava “ il coraggio”, seguitemi e capirete perchè. Boris Vian scrive “Sputerò sulle vostre tombe” per una scommessa fatta con l'editore, riuscire a scrivere un romanzo ambientato in America, meglio di un americano ma scritto da un francese. Prenderà uno pseudonimo, si farà passare per un afroamericano e scriverà in soli quindici giorni questo romanzo. Mal gli colse, ebbe talmente successo che furono pubblicate migliaia di copie e nacque il caso e lo scandalo, venne accusato dagli americani per “offesa alla pubblica morale”, dovette rivelare il suo nome e iniziò a essere bandito e additato. A causa di questo romanzo, già malato di cuore da quando era piccolo, ne morirà. Lui conviverà con l'ombra della morte per tutta la vita, di certo non lo spaventa, tutto con naturalezza e con nitidezza. Il romanzo come il titolo sono provocatori, gli serviranno per mettere in mostra e in evidenza un problema , che da esistenzialista, il quale era, non poteva ignorare, il razzismo. Un bianco nero di nome Lee, tema ripreso da Philip Roth nella “Macchia umana”, decide che l'assassinio del fratello non debba passare inosservato, ci troviamo alla fine degli anni '40 in America con segregazioni, linciaggi, soprusi e semi schiavitù dilaganti nella mente degli uomini. Il protagonista del libro decide di vendicare il fratello, grazie alla sua pelle bianca riesce ad entrare nella società “bene” e ovviamente bianca di una piccola cittadina e qui adocchia due sorelle molto ricche, loro saranno il suo capro espiatorio. Le vuole uccidere, ma non prima di averle fatte innamorare, esserci andato a letto ed aver detto loro che lui era un nero. Voleva scatenare la ripulsa, l'orrore e il disgusto nella loro faccia prima di vederle lentamente morire e quindi ucciderle. Ma come tutti i piani nessuno e perfetto e purtroppo anche quello di Lee non lo era, riesce ad uccidere le ragazze ma la fine non è come quella che lui si era immaginato. Ebbene questo libro viene additato come trasgressivo, troppe scene di sesso esplicito, erotico, atti di pedofilia, eccessivamente violento con scene di sangue che schizzano in ogni dove, un vero e proprio pulp. Ma al di là dell'apparenza scenografica del romanzo ( che a onor del vero, oggi , personalmente, non mi ha fatto muovere un solo capello) il messaggio che Vian invia è puramente esistenzialista, la non accettazione delle condizioni tremende dei neri d'America e di tutto il mondo, è stato un moto di ribellione che ha pagato molto caro, ma quanto coraggio ha dovuto avere! Non dobbiamo immaginarcelo ora dove tutto e stato abolito, le posizioni chiarite e ristabilite, dove oggi abbiamo un Presidente degli Stati Uniti nero, collochiamolo in quei tempi dove la segregazione e l'apartheid erano impressi nella cultura di ogni uomo bianco e donna bianca. Non si può etichettare questo romanzo per l'apparenza, non si possono etichettare le persone per le loro caratteristiche fisiognomiche, è una preghiera, andiamo oltre, sappiamo leggere tra le righe vi assicuro che è molto più semplice e gratificante che leggere le righe.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La macchia umana di Roth, ma consigliato sinceramente a tutti.
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