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Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde
 
Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde 2012-12-24 09:14:43 cuspide84
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    24 Dicembre, 2012
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L’INDIVISIBILITA’ DEL BENE E DEL MALE

Londra, XIX secolo.

C’è una casa in una via della città, che ha due porte, una maestosa e rispettabile, dà su una piazza di passaggio ed è ben visibile a tutti; l’altra, la porticina di un laboratorio, è sporca e si affaccia su un vicolo buio e nascosto allo sguardo della gente. Chi vi abita è il Dottor Jekyll, una persona affabile ma misteriosa, la sua compagnia è piacevole, almeno fino a quando pare ammalarsi.

La storia del Dottor Jekyll e di Mister Hyde è nota a tutti, siamo stati bombardati da film di ogni tipo che hanno preso spunto o hanno raccontato le vicende narrate in questo libricino; ma, come spesso accade, i film non danno merito allo scritto, allo stile narrativo utilizzato, alla narrazione affidata a più personaggi, che se all'inizio può confondere il lettore, alla fine lo porta ad una comprensione della storia da molteplici punti di vista.

Pensate che questo racconto horror nasce da una vicenda alquanto bizzarra: Stevenson fece uno strano sogno mentre si trovava a letto in balia dei farmaci che gli dovevano curare una serie di emorragie polmonari; un medico dell’epoca vittoriana, per effetto di una pozione da lui stesso preparata, era in grado di trasformarsi in un individuo senza freni inibitori, che viveva dando sfogo ai suoi istinti peggiori, non più controllati dalla sua coscienza; grazie alla stessa pozione poteva tornare in sé a suo piacimento, almeno fino a quando una serie di accadimenti non previsti, resero lo sdoppiamento irreversibile.

In ognuno di noi male e bene convivono, pensieri buoni e pensieri cattivi sono insiti in ogni coscienza; sta all'uomo saper frenare quegli istinti che spesso si manifestano apparentemente senza un motivo e far si che la ragione vinca sui biechi istinti; in fondo quello che ci differenzia dagli animali è, o dovrebbe essere, il libero arbitrio.

Un classico senza tempo che non può mancare nella vostra libreria: buona lettura!

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Commenti

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I classici intramontabili !
bella Vale :-)
In risposta ad un precedente commento
gracy
24 Dicembre, 2012
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Bel commento...e l'invisibilità del bene e del male sempre più visibile!!
Le emorragie polmonari a quell'epoca erano sicuramente una bella tubercolosi... Per quanto riguarda la filmografia sull'argomento mi viene sempre in mente "Dottor Jekyll e gentile signora" con Paolo Villaggio e la Fenech. Quando è cattivo ha l'accento tedesco e quando è buono parla veneto....Unico
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