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Io sono leggenda
 
Io sono leggenda 2013-10-28 09:02:10 Donatello92
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Donatello92 Opinione inserita da Donatello92    28 Ottobre, 2013
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Io sono leggenda ! Si, ma perchè ... ?

Ho affrontato questa lettura senza prima contaminarla con le trasposizioni\trasfigurazioni cinematografiche (è intollerabile trovarsi in copertina Will Smith in un'opera col protagonista tutto occhi azzurri e capelli biondi) e ritenendo Matheson, nonostante il gran successo, uno degli autori più sottovalutati del filone a cui appartiene. Tuttavia non ho sottovalutato il mito di questo "io sono leggenda" che sembra proprio, in tutte le sue forme, non poter far storcere il naso a nessuno.
Ebbene il mio si è storto, talvolta in negativo, talvolta in positivo.
La trama è scontata ma interessante con qualche risvolto distopico che la allontana dai soliti hack'n'slash versione zombie della letteratura moderna e non: l'ultimo uomo rimasto sulla terra deve combattere con la propria agonia e con la minaccia delle creature aliene che hanno sostituito la nostra razza, riempendo le pagine di massacri e commenti sulla deviazione umana che renderebbero questa apocalisse quasi giustificata. Ma andiamo con ordine...
Stilisticamente l'opera contribuisce ad una lettura rapida e coinvolgente, affannosa, turbolenta, riuscendo nel difficile compito di non annoiare col susseguirsi delle giornate alcoliche del protagonista Robert Neville. I compiti da rispettare sono quasi sempre gli stessi intervallati da ricordi e speranze infrante che troncano i brevi capitoli in maniera spesso ingiustificata. Quel che non ho gradito, invece, è il declinare verso un'abbandono quasi forzato della retorica e degli obblighi grammaticali, rendendo spesso difficile distinguere un pensiero da un monologo, un urlo da un sussurro, una pausa del suono da un caos di verbi e parole. Questo non va bene in un'opera che punta tutto sul piccolo mondo del protagonista (che, tuttavia, Matheson riesce ad esplicitare in maniera coinvolgente).
Non v'è bisogno di spoilers per commentare la trama che, come accennato, si distacca giusto in tempo dalla monotonia con un finale mozzafiato ed alcuni capitoli di puro genio: da dove sono sorti questi nemici epidemici che hanno preso il controllo di un mondo che non volevano? E se ci fossero sempre stati, sin dalle epopee epiche dell'antichità, passando per le battaglie della storia tanto note quanto vinte in maniera ambigua? E com'è possibile che la religione coinvolga in maniera così forte le masse da renderle febbrilmente maniacali?
Neanche il lettore più annoiato riuscirà a prendere sottogamba questi quesiti di carattere generico che contribuiscono ad un'integrazione di metateatro con il protagonista stesso senza mai distaccarlo dal filo rosso dell'opera intera. Tuttavia, ancora una volta, il naso storce verso il negativo: Neville ci insegnerà che se esci fuori dal tuo quartiere magicamente ti si blocca l'orologio, che non c'è bisogno di una laurea in biologia per comprare un libro ed imparare a studiare i virus e i batteri, che da soli si può costruire praticamente qualsiasi cosa, che decine di secoli fa, quando usavano i paletti di legno, ne avevano perfettamente presente le implicazioni di carattere medico e scientifico e, soprattutto, che se decine di creature ogni notte circondano la vostra casa per eliminarvi, state sicuri che non penseranno mai di bruciarla o di rompervi il generatore della corrente, a meno che non gli diate le chiavi, ma preferiranno lanciarvi le pietre sulla finestra.
Nel complesso ho trovato questo romanzo rapido e godibile, interessante ed intelligente per alcuni istanti, ma scritto con troppa foga di farlo diventare "leggenda", al punto da domandarsi come abbia fatto ad ottenere questo successo in un circondario di opere novecentesche fantastiche e, soprattutto, qual genere di masterpiece avremmo ottenuto se fosse stata attribuita tanta attenzione alle pagine centrali quanto a quelle della fine.
Nel complesso, però, forse "io sono leggenda" è proprio questo: un rapido viaggio all'interno del proprio io che prende il nome di Robert Neville, una descrizione del mondo che ci circonda stirato fino all'apocalisse, con numerose imperfezioni ed altri spunti di genialità. Ma, dopotutto, l'essere umano è anche questo.

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Commenti

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gracy
29 Ottobre, 2013
Ultimo aggiornamento:
29 Ottobre, 2013
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Hai ragione..Will Smith in copertina è un'estorsione. Libro grandioso
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