Dettagli Recensione

 
Joyland
 
Joyland 2014-05-22 09:19:54 Donnie*Darko
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    22 Mag, 2014
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Devin cresce al sinistro luna park

In molti hanno accolto con entusiasmo questo nuovo romanzo del Re facendomi ben sperare, considerata la mia accorata militanza da fan di vecchia data.
Purtroppo mi sono trovato ben presto ad accogliere con decrescente trepidazione le peripezie del giovane Devin. La tensione è molto discontinua e il percorso di maturazione del protagonista poggia su basi che lo scrittore ha già sviscerato (e molto meglio) in altri suoi romanzi.
Comunque resta una lettura piacevole e agile, con figure amabili, a tratti anche commoventi, ed un' ambientazione stereotipata forse ma non utilizzata banalmente, in cui il macabro e l'allegro da sempre si fondono in qualcosa di magicamente ambiguo..
King riesce a plasmare secondo le sue regole narrative questo (non) luogo in un habitat quasi onirico, in cui sogni e incubi si affastellano senza soluzione di continuità, mettendo per la prima volta il protagonista davanti alle bellezze della vita, miscelate a quelle inevitabili paure più o meno giustificate.
In questo caso tutto inizia con un omicidio perpetrato anni prima, da cui poi si è generata quella che secondo opinione comune è solo una leggenda, Devin scoprirà suo malgrado che ogni leggenda ha il suo carico di verità. E dovrà rischiare parecchio per venire a capo del dilemma ben sospeso tra ghost-story e thriller classico.
Un King nostalgico come solo lui sa essere, anche ricattatorio ma in maniera mai sgradevole. Prende per il cuore il lettore, lo porta in spazi a lui congegnali e tra rimpianti, occasioni colte e sprecate, stille di vita assorbite fino in fondo e una consapevolezza quasi fatalista davanti all'imponderabile costruisce una storia disponendola secondo uno schema a lui più che congeniale, in cui sguazza che è un piacere.
Storia tutto sommato gradevole ma priva di folgoranti lampi di classe, ottima per il lettore neofita un po' meno per chi il buon Stephen lo segue da più di vent'anni conoscendone ogni malizia.

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Commenti

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Anche da non neofita a me non è dispiaciuto :D
Anche a me, tutto sommato non sono stato troppo severo nella votazione :)
Dopo Lansdale anche King, bene!
In risposta ad un precedente commento
gracy
26 Mag, 2014
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Si..mi pare che abbiamo molte affinità libresche :D
Già, già, ora magari anche Koch..chissà! :D
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