Dettagli Recensione

 
Il ranch della Giumenta perduta
 
Il ranch della Giumenta perduta 2015-07-25 16:05:59 topodibiblioteca
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    25 Luglio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'importanza dell'amicizia

Nella lunga e prolifica carriera di Simenon poteva forse mancare un romanzo con un'ambientazione western? La risposta ovviamente è no. Ecco che in due e due quattro, durante il suo soggiorno americano del 1947 giustificato dalla necessità di “cambiare aria” e lasciare temporaneamente l'Europa viste le le errate accuse di collaborazionismo con i nazisti, nasce “Il ranch della giumenta perduta”. Come ampiamente noto Simenon è versatile ed eclettico, riesce a ricreare qualsiasi location con grande semplicità, pertanto quello che descrive ci appare assolutamente credibile e familiare: l'Arizona, i rancheros allevatori di cavalli, le miniere di rame, il gioco d'azzardo, le pistole e le imboscate. Proprio il tema del tradimento e delle imboscate sono alla base di questa storia che ha come presupposto la grande amicizia giovanile che unisce tra loro due ragazzi, Andy Spencer e Curly John, arrivati in Arizona per cercare fortuna. La fortuna sembra arrivare, i due fondano un ranch, ma all'improvviso una brutta vicenda, un tentativo di omicidio, poi fallito, da parte di un sicario nei confronti di Curly John crea un'insanabile frattura tra i due. Tutti gli indizi infatti parrebbero convergere verso Andy Spencer quale mandante. Curly John tronca qualsiasi rapporto con l'ormai ex amico, lo accusa di averlo voluto eliminare per impossessarsi della sua proprietà, l'astio ed il senso di tradimento continuano a roderlo dentro per anni ed anni, fino a quando una lettera ritrovata casualmente comincia a svelare retroscena inaspettati ed a cambiare le carte in tavola.

A mio avviso questa è una delle migliori storie di Simenon di sempre. Rispetto ai soliti standard infatti ho trovato un qualcosa in più. Oltre alla classica analisi introspettiva dei personaggi ed ai loro tormenti interiori, oltre alle debolezze umane spesso presenti nelle realtà di provincia così ben descritte, l'autore da fine conoscitore dei meccanismi del romanzo giallo-noir accompagna il lettore mostrandogli una realtà che progressivamente muta, facendo crollare, metaforicamente parlando, il terreno delle certezze consolidatesi negli anni nella mente del protagonista. Curly John a tratti sembra più un Maigret ed un Poirot, un detective indagatore piuttosto che un ranchero allevatore di cavalli.
Sopra a tutto infine, Simenon ci vuole comunicare il valore e l'importanza dell'amicizia che mai come in questo caso avvalora il famoso proverbio che ricorda come chi trova un amico trova un tesoro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Simenon
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

questo proprio mi mancava!!!!
non immaginavo che Simenon fosse arrivato fin là....
invece si:)
Ciao, bel commento ma ho una domanda, cosa intendi con questa frase: "oltre alle debolezze umane spesso presenti nelle realtà di provincia così ben descritte"?
Ciao! Provo a spiegarmi meglio:)....molto spesso le storie di Simenon sono ambientate in piccoli paesi e le debolezze umane sono quelle situazioni del tipo "il paese è piccolo e la gente mormora": pettegolezzi, illazioni, falsità. Tutti quegli atteggiamenti provinciali insomma che fanno tanto male a coloro che sono vittima di queste "attenzioni"... oltre a questo romanzo mi viene in mente ad es. "Il piccolo libraio di Arkangelsk".
Mi ha fatto piacere la tua osservazione, vuol dire che hai letto la recensione. Spesso infatti ho la sensazione che si tenda a mettere "mi piace" senza leggerla veramente...
In risposta ad un precedente commento
SARY
28 Luglio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Vivendo in un paese minuscolo, mi sono sentita punta sul vivo e mi sono detta: cosa mai vorrà dire? Grazie mille del chiarimento! Effettivamente era così, ma negli ultimi anni mi sembra che le piccole realtà siano cambiate, c'è più privacy e apertura mentale. Come ambientazione, in un libro, il paesino con poche anime, magari sperduto chissà dove, è sempre d'effetto. Ciao.
Meno male se le cose stanno cambiando:)
A presto!
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Un animale selvaggio
Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Perché hai paura
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino