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La violenta tempesta dopo la tediosa quiete
Confinato nel paesino di Lucon dopo essere stato sfiduciato dai suoi superiori parigini, il Commissario Maigret ha il morale sotto i tacchi, ed è talmente rassegnato che la noia, la flemma e il piattismo del paesino lo annichiliscono sempre più ogni giorno che passa. Un copione scontato e inesorabile, almeno fino all'arrivo di Didine Hulot, un'anziana estremamente ficcanaso che, accompagnata dall'altrettanto eccentrico marito, denuncia al detective la presenza di un cadavere nella casa del giudice Forlacroix: una vera e propria 'manna dal cielo' per il protagonista, che decide subitaneamente di gettarsi a capofitto nello spinoso caso, sia per fare luce sul mistero sia per ritrovare se stesso e 'sentirsi rivivere'.
Un romanzo dalla trama complessa e articolata, costruita in mezzo ai liquidi villaggi della Vandea, straordinariamente incolumi e slegati dal continuo (tra)scorrere del tempo. Uno scenario inedito e sconosciuto che cozza tremendamente con il 'futurista' e mai domo Maigret, impegnato nella ricerca di un malfattore che ben si nasconde fra gli introversi e ritrosi paesani, eufemisticamente 'poco disponibili con i forestieri'.
Il tutto circondato da un ritmo lineare e un registro linguistico informale e privo di raffinatezze, che rendono il testo di facile lettura e amabile comprensione.
Un giallo, dunque, piacevole, intrigante e adatto praticamente a tutti. L'ideale per sgombrare un po' la mente e svicolare dalla opprimente calura estiva.