La casa del giudice La casa del giudice

La casa del giudice

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Maigret è stato allontanato da Parigi. E' caduto in disgrazia agli occhi di alcuni superiori che hanno deciso di confinarlo in Vandea, nel paesino di Lucon. I giorni sembrano non passare mai, la noia e la gente del villaggio lo stanno lentamente consumando, fino alla mattina in cui un'anziana signora di nome Didine si presenta in commissariato. Didine é risoluta e decisa a parlare solo con l'ispettore Maigret. Lei e il mariito ritengono infatti di essere gli unici testimoni oculari di un crimine efferato avvenuto addirittura nella casa del giudice Forlacroix. Naturalmente, il dubbio che Didine e il marito, un ex doganiere, abbiamo lasciato libero sfogo alla fantasia è molto consistente. Tuttavia, la speranza di potersi nuovamente imbattere in un'indagine per omicidio è ancora più forte.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (4)
Contenuto 
 
4.0  (4)
Piacevolezza 
 
4.0  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La casa del giudice 2018-11-24 12:19:25 catcarlo
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    24 Novembre, 2018
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

In Vandea

Non si sa bene cosa abbia combinato a Parigi, ma ritroviamo Maigret confinato in Vandea ad annoiarsi finchè un’anziana donna, Didine, non denuncia un crimine nella casa del giudice che le abita vicino. Lei e il marito sono due incalliti spioni nonché pettegoli – benchè sgradevole, il ritratto della vecchia impicciona che sa tutto di tutti in paese è riuscitissimo – ma alla notizia il nostro sente nuova vita rifluire in sè come il sergente delle Sturmtruppen e si mette a indagare anche se ufficialmente non ci sono né vittima né delitto. La faccenda implica il trasferimento a L’Aguillon, ennesimo borgo marinaro per Simenon in cui raccontare di un porto e di pescatori che si alzano all’alba (qui con l’aggiunta degli allevatori di cozze): appena arrivato si apposta e sorprende il giudice Forlacroix nell'atto di trascinare un cadavere fuori dalla sua casa per sbarazzarsene in mare. Tra i due uomini si instaura subito una corrente di simpatia, ma Maigret, seppur piacevolmente avvolto dall’ospitalità ricevuta, indaga partendo dalla famiglia, ovvero i figli Lise, malata di mente e affetta da ninfomania, e Albert che suggerisce all'investigatore di volgere la sua attenzione su Marcel Airaud, ingenuo e rozzo pescatore, padre del figlio della cameriera dell’albergo nonché amante di Lisa. Se i sospetti cadono sul magistrato, questi si proclama innocente confessando in cambio l’omicidio, perpetrato anni prima a Versailles, di uno dei numerosi amanti della moglie. Uno di essi è il vero genitore di Albert mentre la paternità di Lise resta incerta: l’antica tragedia c’entra però poco con la banale quotidianità del nuovo fattaccio, la verità sul quale il commissario porta a galla seguendo una successione di complicati incroci interpersonali (si spiega pure la fissazione di Didine per il benestante vicino di casa) che rivelano come le situazioni siano ingarbugliate e come ognuno abbia qualche segreto da nascondere. Pieno di figure che compaiono per poche pagine eppure si dimostrano indimenticabili - oltre a Forlacroix almeno la cameriera Therese, l’imbrillantinato e mediocre ispettore Mèjat, il codazzo di notabili che segue il giudice istruttore – il romanzo che vede il suo protagonisti risolvere due omicidi al prezzo di uno si fa apprezzare come uno dei migliori della serie anche perché il po’ po’ di roba sopra descritto sta in centocinquanta facciate scarse.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
La casa del giudice 2017-02-18 09:54:14 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    18 Febbraio, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una piacevole lettura

Questo giallo è del tutto atipico e in questa peculiarità rivela l’attenzione di Simenon a cercare sempre qualche cosa di nuovo affinché un personaggio così amato come Maigret non venga a noia. Prima di tutto il celebre commissario non è più di stanza a Parigi, ma è stato relegato in un oscuro paese della Vandea perché caduto in disgrazia e senza che se ne sappiano i motivi. Lì soffocherebbe nella noia se non ricevesse la visita di una vecchietta tanto minuta quanto intraprendente e che gli accenna a un cadavere che da qualche giorno è disteso sul pavimento di una stanza del villino di un suo vicino, un giudice di pace in pensione. Ecco l’occasione per risvegliare dal torpore il commissario e fargli avviare un’indagine che, dopo le prime fasi piuttosto lente, diventa un susseguirsi di colpi di scena con un ritmo incalzante e crescente, quasi si trattasse di un lavoro scritto sull’onda delle note del celebre Bolero di Ravel. Una piccola comunità, dove tutti si conoscono o credono di conoscersi, una stagione che alterna sole a pioggia, la vita regolata dal movimento delle maree che si riflette sul lavoro dei mitilicultori, insomma una provincia francese non rurale, ma marittima e che Simenon descrive con la consueta sorprendente abilità. Maigret giganteggia su tutti, non solo per la sua mole, a tratti sembra il gatto che gioca con il topo, ma non c’è nessuna ferocia in lui, c’è quel senso di pietà che spesso lo caratterizza e che lo porta ad avere compassione nei confronti di certi assassini. La vicenda può apparire forse piuttosto intricata,ma il gomitolo si sbroglia progressivamente in itinere e la conclusione è come al solito logica e plausibile.
Di sicuro la lettura di La casa del giudice consentirà di trascorrere in modo veramente piacevole alcune ore, il che non è poco; le indubbie qualità letterarie, inoltre, contribuiscono a rendere questo romanzo meritevole di attenzione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
La casa del giudice 2015-08-27 09:56:07 Melantha
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Melantha Opinione inserita da Melantha    27 Agosto, 2015
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Lettura poco impegnativa ma piacevole

Il Commissario Maigret è stato allontanato da Parigi, nel piovoso paese di Luçon. Demoralizzato e rassegnato, il Commissario riceve però la visita della signora Didine, moglie di una sua vecchia conoscenza, un doganiere guercio; la stramba e pettegola signora denuncerà un omicidio avvenuto proprio, come da titolo, nela casa del giudice. Maigret partirà, quindi, alla volta di L’Aiguillon, un apparente tranquillo paese di mitilicultori. Qui le indagini si svolgeranno, gravitando attorno alla famiglia del giudice, portando a alla luce anfratti oscuri che nessuno avrebbe mai creduto possibili.

“La casa del giudice” è un piacevole romanzo giallo, di tipico stampo simenoniano. Lo stile è asciutto, le descrizioni sono essenziali ed i dialoghi abbondanti, intervallati da pause allusive che stuzzicano la mente del lettore, incentivandolo a completare le ipotesi del famosissimo Commissario.

La trama è ben sviluppata, piacevole da leggere e spinge inevitabilmente colui che legge a risolvere il caso assieme all’ardito poliziotto. Mi sono divertita a stilare mentalmente l’elenco dei moventi dei diversi personaggi implicati nella vicenda (stranamente, anche sfiorando quello corretto).

Lo consiglierei? Sì. Sebbene si tratti di una lettura poco pretenziosa, atta a svagarsi e rilassarsi, si è rivelata davvero piacevole ed adatta a tutti.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
La casa del giudice 2015-07-27 07:30:12 AndCor
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
AndCor Opinione inserita da AndCor    27 Luglio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La violenta tempesta dopo la tediosa quiete

Confinato nel paesino di Lucon dopo essere stato sfiduciato dai suoi superiori parigini, il Commissario Maigret ha il morale sotto i tacchi, ed è talmente rassegnato che la noia, la flemma e il piattismo del paesino lo annichiliscono sempre più ogni giorno che passa. Un copione scontato e inesorabile, almeno fino all'arrivo di Didine Hulot, un'anziana estremamente ficcanaso che, accompagnata dall'altrettanto eccentrico marito, denuncia al detective la presenza di un cadavere nella casa del giudice Forlacroix: una vera e propria 'manna dal cielo' per il protagonista, che decide subitaneamente di gettarsi a capofitto nello spinoso caso, sia per fare luce sul mistero sia per ritrovare se stesso e 'sentirsi rivivere'.

Un romanzo dalla trama complessa e articolata, costruita in mezzo ai liquidi villaggi della Vandea, straordinariamente incolumi e slegati dal continuo (tra)scorrere del tempo. Uno scenario inedito e sconosciuto che cozza tremendamente con il 'futurista' e mai domo Maigret, impegnato nella ricerca di un malfattore che ben si nasconde fra gli introversi e ritrosi paesani, eufemisticamente 'poco disponibili con i forestieri'.
Il tutto circondato da un ritmo lineare e un registro linguistico informale e privo di raffinatezze, che rendono il testo di facile lettura e amabile comprensione.

Un giallo, dunque, piacevole, intrigante e adatto praticamente a tutti. L'ideale per sgombrare un po' la mente e svicolare dalla opprimente calura estiva.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Un animale selvaggio
Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Perché hai paura
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino