Dettagli Recensione

 
Joyland
 
Joyland 2015-12-06 01:20:06 Vita93
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vita93 Opinione inserita da Vita93    06 Dicembre, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Prime dolci, nostalgiche, volte

Heaven’s Bay, località fittizia della Carolina del Nord. Estate 1973.
Devin Jones ha 21 anni, è uno studente universitario e per permettersi di iscriversi ad un altro anno accademico decide di trascorrere l’estate lavorando a Joyland. È un parco giochi vecchio stile, lontano dalla mondanità dell’emergente fenomeno Disney World, inaugurato ad Orlando nel 1971, ma ancora in grado di assicurare tanto divertimento.
Mentre la fidanzata, di cui è ingenuamente innamorato, si trasferisce a Boston per quella che ha tutta l’aria di essere una fuga più che un trasferimento, Devin si immerge nel magico mondo di Joyland tra nuove amicizie e bizzarri colleghi di lavoro.
Due anni prima il parco giochi era diventato tristemente famoso per essere stato teatro di un omicidio di una giovane ragazza, Linda Gray. Secondo la leggenda, il fantasma della vittima è rimasto intrappolato nel famigerato Castello del Brivido.

Leggendo la trama di “Joyland”, si rischia di aspettarsi un certo tipo di genere letterario. Il romanzo, al contrario, offre tutt’altro. La componente horror è marginale rispetto a quello che è l’obiettivo di King, ovvero raccontare una storia. Più precisamente una storia di formazione. Quella di un ragazzo ventunenne che nel corso di un’estate diventa un uomo.
E a raccontarcela è lo stesso Devin, nel 2012, in una sorta di diario che ripercorre la magia di quell’estate indimenticabile del 1973.
Nostalgica e struggente è la descrizione degli anni ‘70 della costa Est degli Stati Uniti, tra jeans sdruciti, telefoni a gettoni, i The Doors e i Pink Floyd sulla cresta dell’onda, i parchi giochi e le fiere itineranti che attiravano ancora una moltitudine di pubblico. È una storia di prime volte, tenere e dolci.
Il primo incarico lavorativo, la prima impagabile sensazione di indipendenza, le prime vere esperienze con l’universo femminile.
Nelle retrovie, come un’ombra minacciosa, il fantasma di Linda Gray che chiede giustizia.

Anche per me la lettura di questo romanzo ha rappresentato una sorta di prima volta. È stato infatti il mio primo libro di Stephen King.
E se da un lato la componente horror non sfrutta a dovere le potenzialità che un’ambientazione come Joyland poteva offrire, dall’altro ho divorato le 350 pagine, apprezzandole per la delicatezza e le tante sfumature che King dimostra di saper trasmettere quando scrive storie di formazione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Un animale selvaggio
Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Perché hai paura
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino