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La settimana bianca
 
La settimana bianca 2018-10-26 19:03:12 topodibiblioteca
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    26 Ottobre, 2018
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Una settimana bianca da dimenticare

Avevo buone aspettative su questo romanzo ma a lettura ultimata credo di sentirmi parzialmente deluso. Non tanto dalla trama di per sè, che rimane la cosa migliore direi, grazie anche all'ottima idea di lasciare al lettore la possibilità di comprendere da solo l'intera vicenda senza dare spiegazioni dirette, ma piuttosto dal contorno troppo poco sviluppato, nonostante il potenziale a disposizione di Carrère.... a cui va comunque il merito di averci pensato.
Certe situazioni così interessanti da portare avanti infatti sono state appena accennate, lasciando un po' di amaro in bocca nel lettore (almeno a mio avviso). Mi riferisco in particolare ad alcuni temi di straordinaria importanza e così attuali ancora oggi ahinoi, come gli episodi di bullismo ai danni di Nicolas (a proposito veramente spaventosa la scena del "solo contro tutti" nella prima notte passata nella camerata con gli altri compagni di scuola nel cottage di montagna) , oppure sempre per rimanere in argomento, alla figura del ragazzino "capobranco" carismatico che lascerebbe così ben promettere e che poi si perde strada facendo, sfociando nel "gioco del detective" a cui si presterà, lasciandosi conquistare dalla fantasia galoppante dello stesso Nicolas.
Proprio la fantasia di Nicolas, la sua capacità di elaborare storie per sfuggire ai drammi del quotidiano ed ai problemi familiari così evidenti, sebbene assolutamente giustificate e coerenti come si potrà ben intuire al termine del racconto, hanno però il difetto di allungare un po' troppo il brodo, facendo perdere quel pathos, quel senso di inquietudine che invece una narrazione meno singhiozzante riuscirebbe a comunicare.

In definitiva però rimane una lettura gradevole, ultimata la quale ci si può interrogare sul perché Carrère, nel corso degli anni, abbia abbandonato questo filone romanzesco per dedicarsi invece a tutt'altro genere.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi ama i racconti del mistero, che lasciano addosso un senso di inquietudine.
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Commenti

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Gabriele, tu sei stato parzialmente deluso da questo libro. Io ho letto un solo libro di Carrere, "Il Regno", con un tema importante. La mia delusione è stata fortissima , allibito da tanta superficialità e sciocco autobiografismo (?) , con una bruttissima scrittura , penso anche colpa della pessima traduzione.
Ciao Emilio! Si ricordo la tua recensione sul Regno che ho letto anche io. Il personaggio Carrere in effetti è piuttosto particolare con tendenza all'autocelebrazione:) ...A me il Regno nel complesso non mi era dispiaciuto ma cmq non avevo aspettative particolarmente elevate.
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