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Il segreto del bosco vecchio
 
Il segreto del bosco vecchio 2011-01-06 19:36:48 Jan
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Jan Opinione inserita da Jan    06 Gennaio, 2011
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La tristezza di Procolo

Tempo fa, a Trieste, ascoltai alcuni passi trascelti da questo libro letti da un attore che, chissà perché, forse perché mezzo istriano, mi è sempre piaciuto: Giulio Brogi.
All'epoca non aveva ancora girato il film ispirato a questo piccolo capolavoro, ma si notava in lui una tensione particolare.
Comprai il libro e lo lessi.
Strano, Barbara mi perdonerà se ho aspettato a recensire, ma il personaggio che mi rimane più affine, forse, è proprio il colonnello Procolo.
La tristezza di Buzzati.
Certo, il vento Matteo, il piccolo, il culto quasi panteistico del Bosco Vecchio (in Croazia ne abbiamo uno)...tutto è meraviglioso.
Ma il terribile, caustico, borbottante Procolo, a mio avviso, ha un nome: Dino Buzzati.
C'è un pezzo del libro, non mi ricordo bene dove sinceramente, in cui Procolo parla alla sua ombra.
Immaginatevi un uomo, colonnello, professore, maestro, ingegnere, tutto o niente, re o mendicante...un uomo, dicevo, che è costretto per sua stessa solitudine a parlare con la sua ombra.
No, il piccolo Benvenuto, il vento Matteo, il concerto dei venti fra gli alberi...tutto bellissimo.
Ma Procolo è solo.
Con la sua ombra.
Così solo che,a pensarci bene, assomiglia un po' a noi...a me che, proprio in questo momento, sto scrivendo come se parlassi.
Alla mia ombra.

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Commenti

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06 Gennaio, 2011
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Jan.......,non ho parole.....
In risposta ad un precedente commento

07 Gennaio, 2011
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Grazie di cuore, Marcello.
Ciao Jan,
il momento in cui parla con la propria ombra è quando questa decide di lasciarlo: Benvenuto sta male e Procolo è appena stato processato e condannato dagli animali del bosco. L'ombra decide di lasciarlo perché il colonnello ha "seminato ovunque il gelo"....
Procolo è solo perché lui ha deciso così, con i suoi atteggiamenti e le sue decisioni. L'ombra ritorna quando decide di chiedere aiuto ai Geni per Benvenuto, aprendo uno spiraglio nella sua corazza.
In questo libro ho sentito non tanto la tristezza del colonnello, quanto la sua grettezza.

ma in fondo il bello dei libri è proprio il fatto che le stesse parole scritte fanno vibrare l'anima in modo diverso, ognuno a suo modo...
Ciao Jan
salutami la tua ombra ;)
In risposta ad un precedente commento

07 Gennaio, 2011
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Con tutto il rispetto, Barbara, io credo che dietro ad ogni "gretto" ci sia un giardino incantato.
Buzzati era un depresso, il depresso semina "gelo ovunque".
Procolo credo vada oltre la decisione di essere lasciato solo.
Saluterò la mia ombra se tu saluterai la tua.
Jan
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