Dettagli Recensione
Peccato per il camaleonte...
Il libro che mi ha stregato appena letto, ora è diventato per me un po' come la saga di Twilight: appena commercializzata ben bene ha perso l'interesse che aveva suscitato ai primi tempi dalla sfornata. Leo è un ragazzo che può senza dubbio rappresentare i dubbi e le convinzioni degli adolescenti come me. L'amore per una ragazza che soffre di leucemia lo migliora dentro, lo fortifica nel rapporto con lei e con il mondo che gli sta attorno e l'amica di sempre per lui rimarrà quasi sempre tale (fino agli ultimi colpi di scena), anche lei cerca qualcosa di più che un intenso rapporto di amicizia. Il professore, per quanto possa sembrare vero, non lo è. Sarebbe un sogno avere un prof per amico, e forse non tanto buono, perché una cosa è un professore e un'altra è l'amico. La fine è abbastanza prevedibile vista la malattia di Beatrice e data l'assenza di una pozione magica inventata dal camaleonte di turno per guarirla. Il mondo dei giovani è visto sicuramente con positività, sebbene i protagonisti siano troppo "dentro" per dare al lettore uno sguardo obiettivo. Un libro che va bene per le ragazze che come me, l'hanno letto a 12 anni (con tutto il rispetto di questa età).