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E' solo l'inizio, commissario Soneri
 
E' solo l'inizio, commissario Soneri 2011-10-10 11:31:19 gcavalca
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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gcavalca Opinione inserita da gcavalca    10 Ottobre, 2011
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Parma è in Liguria?

Anche questa volta le ambientazioni di Varesi sono fredde e nebbiose come solo la “bassa” può esserlo. Il Commissario Soneri sembra voglia insegnarci lo stradario di Parma tanto sono dettagliate le descrizioni dei suoi spostamenti in città e quelle dei suoi molteplici viaggi verso il mare. C’è una continua alternanza di atmosfere nebbiose della valle e di larghi spazi sul mare ligure. L’intreccio è, come sempre, originale e complesso ma lascia da subito intuire come il passato di questo “ribelle” degli anni ’70 si ripresenterà alla fine per chiedere il conto. Altro è il continuo rimuginio del protagonista su tempi andati, tradizioni scomparse, pessima edilizia e via discorrendo. Soneri è sempre più chiuso in un passato che talvolta non ha neanche vissuto ma sfrutta tutte le possibilità che il denigrato presente offre. Sempre intelligente e profondo nelle indagini per un omicidio che finisce per collegarsi ad un suicidio, diventa uno stereotipo quando cerca “i bei tempi andati” nella cucina, nelle case di Parma, persino sull’autostrada. Come stereotipati sembrano alcuni personaggi, il vecchio poliziotto fascista degli anni di piombo, il questore che vuole fare carriera tramite i media, i vecchi sessantottini che vivono ancorati al loro passato credendolo presente. Ovviamente è un libro da leggere, anche solo per smentire le mie impressioni.

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Commenti

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Ho letto il libro e, dopo, le impressioni sopra riportate,,, non solo le confermo ma le rafforzo!
Sto leggendo alcuni "giallisti" italiani e ne sono molto, molto delusa.
Non penso sia utile riempire le pagine con viaggi a vuoto tra Parma e paesini liguri, la nebbia che avvolge la città e la galaverna che cristallizza gli alberi...
La trama è piuttosto banale, specie il finale; troppi personaggi raccontano troppe cose inerenti la vittima; i dialoghi sono lunghi e sembrano gli esempi usati nei corsi di scrittura creativa per spiegare "così non va, non funziona, non si fa". Le motivazioni del suicidio sono flebili, l'intreccio... non l'ho trovato!
Inoltre sarebbe ora di finirla con 'sta storia di fascisti e comunisti che nel '68 e negli anni successivi si scontravano... non c'è un'analisi dell'epoca, ci sono tanti luoghi comuni che mi hanno annoiata.
Il libro non mi è piaciuto (forse si è capito!) ... se la narrativa gialla italiana è questa... che tristezza!
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