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Facebook in the Rain
 
Facebook in the Rain 2012-06-04 14:24:31 Viola03
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Viola03 Opinione inserita da Viola03    04 Giugno, 2012
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Cosa c'entra Facebook con la pioggia?

Adesso ditemi, cosa c’entra Facebook con la pioggia?
E che ci fa quello strano marchingegno costruito davanti alla casa della vedova Martella?

E’ con questi quesiti che si inizia questo piacevolissimo romanzo.

Siamo un paesino del centro Italia, di quelli un po’ dimenticati da Dio, ma a quanto pare non da Internet.
Qui vive Evandra Martella che è rimasta vedova, appunto.
Lei e il marito erano come due uccellini, sempre lì a cinguettarsi teneramente chissà cosa, sempre al bar insieme, al cinema insieme. Innamorati come non mai.

Poi un bel giorno lui era morto. Accasciato così su una sedia. L’ha lasciata sola, che più sola non si può.
Cosa fa ora Evandra?
Poco. O niente. Casalinga per far piacere al marito, le sue giornate sono lunghe come una quarantena.
Prima il suo Aurelio alle 5 lasciava il lavoro per tornare da lei, ma adesso? I pomeriggi non finiscono più.
Perciò su, ci si deve organizzare.
Suo marito non può più venire da lei? Allora è lei che si trasferisce da lui.
Evandra comincia così a passare le giornate al cimitero.
Seduta davanti alla tomba di Aurelio, gli parla, gli sistema i fiori, stringe amicizia con le altre signore venute a visitare i loro cari; si imbastiscono veri e propri tornei di scopa e si festeggia il Natale con panettone e spumante.

Va avanti così per qualche anno, finché non arriva la pioggia.
O meglio, Evandra comincia a chiedersi cosa fare quando piove. Al cimitero non può andare ed è stufa di rigirarsi le dita seduta in casa.
Chiede perciò consiglio alla sua amica Rosalena, che è una donna in carriera, lei sì che sa come occupare il tempo. E Rosalena le dice “Beh, vai su Facebook”.

Evandra neanche sa accendere il computer figuriamoci se sa cosa sia Facebook, perciò dai con le lezioni accelerate di informatica gentilmente offerte dal sig. Gesualdo detto Baldo, uomo solitario dall’animo gentile.
Poco dopo, ormai padrona della rete e di Facebook, Evandra si affaccia su un mondo tutto nuovo, dove la pioggia, la noia e la solitudine non fanno più paura.
O forse è solo un’illusione?

Una scrittura lieve e delicata, per una storia dolce, moderna e con una nota d’altri tempi, che racchiude tanti temi: la solitudine, la nostalgia, il ricordo, l’amore, internet e le sue trappole.
Un romanzo breve, che si legge velocemente ma che sa lasciare tante note positive, tanti spunti per riflettere.

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