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Più alto del mare
 
Più alto del mare 2012-06-24 18:18:20 ant
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
ant Opinione inserita da ant    24 Giugno, 2012
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L'Isola con la I maiuscola

Libro ambientato nel 1979 e che ha come protagonisti alcuni familiari di terroristi detenuti in un carcere di massima sicurezza.
Il 1979, ricordiamo per chi non ha vissuto quegli anni, è considerato il cuore buio di quel periodo, subito dopo il rapimento e l'uccisione di Moro e prima della strage di Bologna,Ustica etc
Mi hanno molto colpito di questo libro le pagine in cui la scrittrice sa far risaltare mirabilmente le caratterizzazioni psicologiche dei personaggi principali:
1) L'Isola sempre scritta in maiuscolo, l'autrice non dice mai esplicitamente che si tratta dell'Asinara, cmq il carcere di massima di sicurezza è quello. Il contrasto tra la bellezza della natura, gli asinelli, i profumi e i paesaggi con la storia triste del luogo arriva prepotentemente al lettore
2)Paolo un prof di filosofia al liceo, dilaniato interiormente dal fatto di aver un figlio in carcere accusato di delitti orrendi
3)Luisa contadina semplice e laboriosa che con 5 figli da crescere si macera l'animo nel pensare alle vicissitudini relative al marito 4)Il secondino Pierfrancesco cupo, taciturno apparentemente ostile e torvo che nasconde alla moglie tutte le cose che avvengono all'interno del carcere.
Una burrasca improvvisa fa sì che la nave con Luisa e Paolo a bordo debba restare un'altra notte all'Isola,
ed è in questo frangente che i personaggi principali del libro si aprono a livello confidenziale e vien fuori un gradevole spaccato di digressioni intimistiche, psicologiche e personali che porterà poi ognuno di loro ad affrontare tante situazioni della vita in maniera diversa.
Bello e interessante

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
libri che invogliano a sperare e credere che tutto possa cambiare in meglio
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Commenti

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09 Agosto, 2012
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L'isola penso fosse Pianosa, ma questo non cambia, i profumi sono gli stessi, ed io li sentivo leggendo.L'argomento è forte e inusuale,nessuno ci ha mai fatto vedere quegli anni dalla parte delle "altre vittime", i familiari di chi ha sparato,famiglie di terroristi . Il libro è fluido pur trattando un'argomento forte;la Melandri riesce con come nel precedente EVA DORME, a trasportarci in mondi e situazioni ai margini del comune lasciando ampi spunti di pensiero .
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