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Lo scurnuso
 
Lo scurnuso 2013-02-02 17:07:14 silvia71
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    02 Febbraio, 2013
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Lo scurnuso

Leggere questo breve romanzo della Cibrario significa immergersi nella storia di Napoli dal '700 ad oggi.
Pennellate rapide ma incisive, ci regalano colori e odori della città di un tempo e di quella odierna.
Passeggiare per i suoi vicoli, ammirare scorci cittadini, respirare le fragranze che sprigiona l'aria, ascoltare il vocio degli abitanti, osservare costumi ed abitudini.

Oltre alla bellezza e alla poeticità descrittiva dei luoghi, il romanzo palpita di sentimenti e commozione.
La storia di una antica statuina del presepe, porta alla luce una storia di abbandono, di solitudine, di miseria, di dolore.
Una storia di altri tempi, dove la povertà e la malattia costringono gli uomini a scelte difficili, sacrificando ciò che hanno di più caro.
Un giovane orfano, negletto ma con un talento innato nelle mani ed un uomo derubato di tutto dalla vita, sono i protagonisti della prima parte romanzo, cui l'autrice riesce ad infondere cuore e anima; due figure incredibili capaci di coinvolgere il lettore in una galleria di immagini tenere e tristi, dove la durezza della vita sembra avere il sopravvento sulla fragilità umana.

Leggendo questo romanzo è percepibile quanto la penna della Cibrario sia cresciuta in intensità rispetto ai tempi del suo esordio letterario.
L'autrice elabora una trama in cui si intrecciano una serie di storie di ottima fattura, studiate ed equilibrate nel contenuto, ponendo un'attenzione particolare sui personaggi.
Personaggi che si stagliano vividi agli occhi del lettore, ritratti ciascuno nella quotidianità imposta dal ruolo sociale e dall'epoca, mossi da passioni o da necessità impellenti, vincitori sulle traversie della vita oppure vinti dalla forza di un destino avverso.
Ne nasce un romanzo in grado di trasmettere emozioni e di mantenere alto il coinvolgimento fino all'epilogo della storia.

Un ottimo tributo a Napoli e alle sue tradizioni, espresso da una penna legata a questa terra da un affetto profondo e percepibile.

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Commenti

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Grazie per la tua recensione molto bella!Grazie per averlo segnalato! Sicuramente lo comprerò!
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silvia71
02 Febbraio, 2013
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Grazie a te Sharma per avermi letto!
Dopo l'acerbo Rossovermiglio ho voluto dare una seconda possibilità a questa autrice e ne è valsa la pena!
Recensione molto sentita, complimenti a te Silvia.
Si percepisce anche un profumo di una bella tazzulell 'e café
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silvia71
02 Febbraio, 2013
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@syd : leggendo queste pagine ho fatto uno splendido viaggio a Napoli, tra sapori, odori e tradizioni!
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Sydbar
02 Febbraio, 2013
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Ho percepito tutte queste tue impresioni su quelli che dovrebbero i VERI luoghi comuni di una città meravigliosa.
Bravissima Silvia ... ci hai fatto sentire il cuore di Napoli.
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petra
02 Febbraio, 2013
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Grande Silvietta! Anche a me questo libro è parso intenso, più di Rossovermiglio che , a dispetto del nome, non mi aveva preso così tanto...Bellissima rece!:)

02 Febbraio, 2013
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Complimenti Silvia, sono reduce da una settimana di permanenza in questa città, e ho scoperto una città straordinaria, sia per i luoghi che per le persone...
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silvia71
02 Febbraio, 2013
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@ Fede: concordo pienamente su Rossovermiglio!

@Pia e Marcello : grazie! questo romanzo mi ha trasmesso tante sensazioni ed ho cercato di trasmetterle a chi lo dovesse scegliere.

02 Febbraio, 2013
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No,No, grazie a te Silvia,che ci regali sempre delle recensioni stupende!
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