Dettagli Recensione

 
Il commissario Soneri e la mano di Dio
 
Il commissario Soneri e la mano di Dio 2013-08-29 10:06:43 catcarlo
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    29 Agosto, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il commissario Soneri e la mano di Dio

Un cadavere spaggiato sotto al Ponte di Mezzo allontana il commissario Soneri, sul margine di una crisi della mezza età, da Parma portandolo in un piccolo paese di montagna che, chiuso sotto tutti i punti di vista, si rivela ben presto un posto dai mille segreti dove si combattono il desiderio di modernità e la salvaguardia dell’ambiente naturale. Il ritmo dell’investigazione (e del libro) sembra adattarsi all’ambientazione, in cui la vita scorre tranquilla, quasi immobile, nelle giornate brevi di un inverno che continua a scaricare neve dal cielo: il poliziotto procede a piccoli passi, girando anche un po’ a vuoto, e per riuscire a tirare tutti i fili deve dar fondo alla sua pazienza e dar retta più di una volta alla voce della compagna Angela che lo ha rocambolescamente raggiunto. Se non si può dire che la soluzione del mistero sorprenda davvero – già il titolo aiuta parecchio – lo svolgimento della storia coinvolge il lettore con il suo andamento lento e quasi ipnotico, come i fiocchi che cadono lenti e il silenzio della montagna innevata. Non che il libro sia esente da difetti, con qualche personaggio ai limiti della forzatura, come lo spiritato Don Pino e il famelico gruppo che annovera fra le sue fila i ‘cattivi’ della vicenda, per non parlare della creazione fuori fuoco (si potrebbe anzi dire decisamente troppo lontana dalla realtà) della comunità dei Fauni: le conseguenze si notano soprattutto in qualche momento un po’ forzato e in un eccesso di prediche sull’avidità del giorno d’oggi in contrasto alla sacralità di montagne e boschi. Malgrado ciò, il libro resta comunque un buon giallo che si legge con piacere e che incontrerà il gusto di chi apprezza le storie che avanzano solo poco alla volta, ingabbiando il lettore come Monteripa fa con Soneri: i frettolosi, invece, è meglio che si astengano, prima di perdere la pazienza quando il commissario comincia di nuovo a rimuginare su se stesso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ricordatemi come vi pare
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
T
T
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
I giorni di Vetro
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
Ti ricordi Mattie Lantry
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
3.1 (4)
Ambos mundos
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Il mantello dell'invisibilità
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Chi dice e chi tace
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene