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Marina bellezza
 
Marina bellezza 2013-09-29 08:37:01 silvia71
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    29 Settembre, 2013
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Le scelte di Marina

Dopo avere esordito con “Acciaio” nel 2010, Silvia Avallone è alla sua seconda prova con il romanzo di recente pubblicazione “Marina Bellezza”.

Anche questo è un romanzo dedicato ai giovani, evidenziando l'intento dell'autrice di fotografare la generazione dei ventenni e trentenni di oggi.
Marina è la giovane protagonista del racconto, fragile e forte, determinata e insicura, figlia di una situazione familiare complessa, attratta come una falena dallo sfavillante mondo dello spettacolo.
Marina sembra essere il paradigma di tutte le contraddizioni; sembra anelare ad un affetto profondo e saldo, sembra essere mossa talora da sentimenti sinceri, sembra voler credere nell'amore e nell'amicizia, ma quando giunge il momento della scelta e dell'affidabilità, crollano le certezze e prevale la fuga dagli impegni e dalle responsabilità.

In antitesi alla figura della protagonista, l'autrice propone due giovani capaci di scegliere la propria strada con dedizione ed impegno, forse due sognatori, attaccati alla propria terra natale, tanto da progettare un ritorno ad antichi mestieri, ripopolando territori abbandonati a favore degli assembramenti urbani.

Le figure che popolano il romanzo sono ben delineate nei loro ruoli e vivaci sotto il profilo psicologico, donando all'autrice una discreta dote nella costruzione del personaggio.
Sull'elaborazione del contenuto proposto, l'autrice scivola su temi già sviscerati in letteratura nell'ultimo decennio, rappresentando l'idea del mitico e vagheggiato ambito televisivo, mondo che calamita l'attenzione delle ragazzine come un “El Dorado” cui bramare per ottenere fama, denaro e successo. Sicuramente si tratta di una realtà sociale che si è consolidata negli ultimi tempi, creando falsi miti e sconvolgendo i valori e la morale, ma la narrazione pecca di originalità e di spunti genuini che riescano ad evadere da rappresentazioni ovvie.

Silvia Avallone è una penna ancora giovane, cui concediamo la possibilità di crescere sotto il profilo contenutistico e stilistico, affinando le sue doti e limando certe incompletezze e nebulosità, lavorando su un registro linguistico che possa associare modernità a bellezza e forza espressiva.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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gracy
29 Settembre, 2013
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Voglio leggerlo! Acciaio l'avevo promosso..ma sbaglio o questo profuma di flop?
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
29 Settembre, 2013
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Diciamo un NI. O un SO .
Giusto ?
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
29 Settembre, 2013
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Bellissima recensione che porta a delle buone e importanti riflessioni...complimenti cara Silvia!
Pia
Bella recensione, complimentissimi :-)
sono una sostenitrice della letteratura italiana e leggo sempre con enorme interesse gli autori più giovani.
ciò premesso credo che la Avallone sia un'autrice che predilige concentrare le sue forze sul contenuto per affidare ai suoi romanzi il proprio messaggio, a scapito dello stile di scrittura, un po' acerbo
In risposta ad un precedente commento

17 Febbraio, 2014
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A me è piaciuto molto più che acciaio, nonostante la disomogeneità di alcune parti, perché i personaggi li ho trovati molto reali e riconsocibili per le pulsioni che li animano e le storie personali. Inoltre chi vive in provincia può riconoscere quest'ultima come un personaggio importante che permea il racconto. Infine l'ho apprezzato perché è una storia ambientata nel presente, ciascuno può riconoscere nelle azioni dei protagonisti la storia di quest'ultimo biennio.
Secondo me ha avuto meno successo perchè la scena iniziale, un po' troppo cruda e non necessaria, può far passare la voglia di continuare.

07 Aprile, 2014
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IL LIBRO E' SCRITTO IN MODO INCALZANTE, SENZA TREGUA. DIVORI UNA PAGINA DOPO L'ALTRA ANCHE SE E' ABBASTANZA SCONTATO. IL FINALE E' ASSOLUTAMENTE IMPREVEDIBILE ED INACCETTABILE. NON CREDO CHE M.B. RIESCA A VIVERE CON ANDREA IN QUEI MONTI ANCHE SE SONO LE RADICI DI ENTRAMBI.
FORSE L'AUTRICE VUOLE RISCATTARE L'OVVIETA' DEL TESTO? COMUNQUE, AVANTI COSI' ABBIAMO BISOGNO DI GIOVANI AUTORI.
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