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Il male dentro
 
Il male dentro 2013-10-04 04:27:20 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    04 Ottobre, 2013
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UN PUGNO IN PIENO VISO


Amici, questo libro è un treno in corsa che si abbatte con tutta la sua potenza, contro la nostra mente, il nostro, cuore, le nostre emozioni, le nostre convinzioni.
E’ un romanzo, siamo d’accordo, ma permettetemi di dire, potrebbe essere uno spaccato veritiero della realtà, potrebbe essere la storia di vita di tanti.
Entriamo insieme a Barbara Giustini, chirurga, all’interno di un istituto oncologico all’avanguardia, dove ha deciso di prendere la Specializzazione. Barbara sa solo che il suo grande desiderio è il lavoro in sala operatoria, dove risulta essere già molto in gamba, non è convinta che la permanenza in Oncologia sia il suo futuro, in qualche modo teme il rapporto Medico-paziente che viene ad instaurarsi in particolari condizioni.
“Certo non sarà semplice adattarsi a un centro oncologico. Uno può prepararsi quanto vuole, la teoria, non rende l’idea. Lavorare in un istituto come il nostro crea inevitabilmente legami,si vedono passare le persone e si sentono le loro storie. Ci si affeziona, ci si commuove.”
Barbara con sensibilità e dolcezza viene accompagnata dal pull di Medici che operano nel Centro, c’è Anna dottoressa che non entra in sala Operatoria, si preoccupa principalmente della gestione dell’ambulatorio, ed ha una sensibilità tale, da stabilire rapporti stretti con pazienti e familiari, arrivando ad accompagnare molte volte le persone alla morte. Convinta che al fianco della Medicina tradizionale, possano coadiuvare i trattamenti, anche tutte le forme di Medicina alternativa.
C’è il Professor Stefano Solda responsabile dell’Unità Chirurgica senologica, uomo con una sensibilità ed attenzione verso le sue pazienti rara ed encomiabile, sposato, con un matrimonio non felice.
C’è Luc Van Reijn chirurgo toracico al quale verrà diagnosticato un aggressivo tumore al panceas,
e poi ci sono le pazienti: Giulia , Rosa con le loro storie, con la loro giovane età, con speranze ed aspettative verso il futuro; e parecchi altri personaggi secondari.
Vivremo con questi fantastici personaggi tratteggiati dall’autrice ( il fatto che sia Medico e comunicatore scientifico all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha dato la giusta prospettiva al romanzo), soffriremo con loro, capiremo tanti atteggiamenti e comportamenti, posti in essere solo per non sgretolarsi di fronte alla crudezza di certe storie.
Ho pianto, ho respirato nuovamente l’atmosfera ospedaliera che ricordo con rimpianto, ho riconosciuto molte sensazioni derivanti dalla diagnosi di un cancro, ai vari step, quali intervento chirurgico, radioterapia, chemioterapia, terapia ormonale, controlli periodici.
Leggendo ho rivissuto riga dopo riga, quello che il cancro compie, non solo nel fisico, ma nel cuore e nella mente degli individui coinvolti in prima persona, ma anche nel cuore e nella mente di familiari, amici, fidanzati…
E’ una lettura che fa male, che racchiude una dolcezza non comune. E’ una lettura che porta a conoscere da vicino la morte e la sofferenza, come parte integrante della vita. E’ un libro che parla di cancro ,senza veli, a tinte forti, che mette in primo piano il paziente che non è più un numero, ma una persona che viene accolta e curata nel corpo e nell’anima da veri angeli , che con passione e dedizione affidano la loro vita e le loro capacità ad altre persone sofferenti.
Il “sentire” la fa da padrone, sentire inteso come emozione, sentimento, che può manifestarsi nei modi più inaspettati.
La scrittura è scorrevole, in alcuni punti la sua crudezza ferisce come una luce accecante puntata improvvisamente negli occhi,e lascia, una volta allontanata, una cecità improvvisa, una sorta di stordimento.
Si entra in un altro mondo, non fantastico, ma quanto mai vero e doloroso.
L’unico avvertimento che in coscienza mi sento di fare è quello di sconsigliare la lettura a chi emotivamente non riesce a confrontarsi con la realtà delle malattie neoplastiche, perché ne uscirebbe davvero devastato.
In cuor mio ne sono uscita arricchita, sono 264 pagine che racchiudono non la morte, ma la vita.

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Trasuda empatia la tua recensione, non fa per me, comunque bel commento.
BELLISSIMA RECENZIONE MA CREDO CHE NON LEGGERO' MAI QUESTO LIBRO. LA REALTA' CON QUESTA MALATTIA L'HO VISSUTA, PIù DI UNA VOLTA E CREDIMI è DEVASTANTE SIA PER CHI LA SUBISCE SIA PER CHI GLI STA ACCANTO.
NON VOGLIO RIVIVERE PIù QUELLE EMOZIONI, FANNO TROPPO MALE E TI SEGNANO PER SEMPRE ECCO PERCHè CERCO LETTURE PIù LEGGERE.
COMUNQUE TI REPUTO CORAGGIOSISSIMA.
Magnifica recensione...ma non mi avrà mai! Io vi ammiro in molti, per i libri che riuscite a leggere. Io non ce la fo :( a volte mi è capitato di costringermi a leggere storie che richiamo la sofferenza reale delle persone e ci sono stata male per giorni :(
Grazie Cub, Betti ed Eva per i vostri commenti... Rispetto la vostra posizione,e la comprendo, io sono "senza speranza", nel senso che per lavoro e direttamente, sono quotidianamente a contatto con la malattia quindi per me è diventata "normalità", desidero nel profondo del cuore curare e seguire la persona malata.... un grande abbraccio a tutte voi.
SARY
04 Ottobre, 2013
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Bel commento. Ti ringrazio per la segnalazione finale, non reggerei.
La recensione è stupenda e si sente che è fatta con l'amore e la passione che metti nella tua vita di tutti i giorni, ma io passo...in ogni caso bravissima.
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Pia Sgarbossa
04 Ottobre, 2013
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Mamma mia che segnalazione e che forte tu! Un bell'esempio da ammirare...unica Francesca, sei una gran donna...
Pia
In risposta ad un precedente commento
gracy
04 Ottobre, 2013
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Io penso che è un libro interessante che merita essere letto, il tuo giudizio è un motivo che spinge alla lettura e alla riflessione, un modo per non arrivare impreparati davanti a certe diagnosi che non guardano in faccia nessuno.
In risposta ad un precedente commento
GLICINE
04 Ottobre, 2013
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Sary, Amrilly,Pia,Gracy vi ringrazio tantissimo per le parole che avete scritto, mi hanno profondamente toccata e commossa, anche se,devo ammettere, mi sento proprio una persona che si autodefinisce:" nulla di che ....!!!"
Gracy è questo libro che vorrei leggessi.... Ci stai?
Una recensione forte per un argomento forte....
complimenti!!!!
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